Aiutoooo ho una disbiosi intestinale non so come uscirne fuori
Salve dottori.
Da circa tre mesi e più soffro di colon irritabile ormai credo proprio sia cronico.
Ho una disbiosi, alla quale sto curando con un alimentazione sana e adeguata per il mio tipo di problema.
Purtroppo sto iniziando a manifestare disturbi dell’umore soprattutto ansia e depressione non posso mangiare nulla di ciò che piace, cioccolato, qualche salume, salsiccia, salame, e salse e kebab.
Sì sono a conoscenza che si trattano di cibi irritanti, però credetemi non posso stare un intera vita senza divertirmi rifiutare le feste e gli inviti, rischio di perdere pure la mia vita sociale.
Rispetto alimentazione a modo ma noto che se introduco qualcosa nel mio stomaco che amo mangiare si scatena l’inferno totale.
Non so più cosa fare, assumere psicofarmaci non se ne parla proprio, li ho già assunti in passato Fanno mangiare almeno 15 volte al giorno senza pietà, aumentando i problemi intestinali.
Adesso sono arrivato a 25 anni e non so come comportarmi.
Penso che tutti noi compresi anche i medici e non abbiamo il diritto ogni tanto ad avere dei piccoli sgarri e divertirsi magari nei fine settimana.
Ma io purtroppo mi sento ormai un bidone della spazzatura, non riesco a mangiare nulla, mangio solo pasta in bianco, petto di pollo, cereali, mele, e qualche pezzo di pane al massimo con una semplice fetta di prosciutto.
Appena mangio qualcosa un po’ più elaborato si scatena, bruciore forte intestinale, forti crampi e soprattutto un fortissimo meteorismo intestinale da non espellere aria.
Inoltre non assumo più latte da più di tre mesi circa con carenza di calcio.
Non so veramente cosa fare.
Mi sento come se ormai la mia vita è finita e che non c’è niente da fare.
Non voglio rivolgermi a psichiatri perché ripeto i farmaci distruggono tutto organi intestino aumentano la fame e pure la glicemia significa peggiorare il problema.
Non so cosa voi specialisti consigliate di fare in questi casi.
Ma io sono veramente disperato.
Per favore datemi dei consigli
Cordiali saluti.
Da circa tre mesi e più soffro di colon irritabile ormai credo proprio sia cronico.
Ho una disbiosi, alla quale sto curando con un alimentazione sana e adeguata per il mio tipo di problema.
Purtroppo sto iniziando a manifestare disturbi dell’umore soprattutto ansia e depressione non posso mangiare nulla di ciò che piace, cioccolato, qualche salume, salsiccia, salame, e salse e kebab.
Sì sono a conoscenza che si trattano di cibi irritanti, però credetemi non posso stare un intera vita senza divertirmi rifiutare le feste e gli inviti, rischio di perdere pure la mia vita sociale.
Rispetto alimentazione a modo ma noto che se introduco qualcosa nel mio stomaco che amo mangiare si scatena l’inferno totale.
Non so più cosa fare, assumere psicofarmaci non se ne parla proprio, li ho già assunti in passato Fanno mangiare almeno 15 volte al giorno senza pietà, aumentando i problemi intestinali.
Adesso sono arrivato a 25 anni e non so come comportarmi.
Penso che tutti noi compresi anche i medici e non abbiamo il diritto ogni tanto ad avere dei piccoli sgarri e divertirsi magari nei fine settimana.
Ma io purtroppo mi sento ormai un bidone della spazzatura, non riesco a mangiare nulla, mangio solo pasta in bianco, petto di pollo, cereali, mele, e qualche pezzo di pane al massimo con una semplice fetta di prosciutto.
Appena mangio qualcosa un po’ più elaborato si scatena, bruciore forte intestinale, forti crampi e soprattutto un fortissimo meteorismo intestinale da non espellere aria.
Inoltre non assumo più latte da più di tre mesi circa con carenza di calcio.
Non so veramente cosa fare.
Mi sento come se ormai la mia vita è finita e che non c’è niente da fare.
Non voglio rivolgermi a psichiatri perché ripeto i farmaci distruggono tutto organi intestino aumentano la fame e pure la glicemia significa peggiorare il problema.
Non so cosa voi specialisti consigliate di fare in questi casi.
Ma io sono veramente disperato.
Per favore datemi dei consigli
Cordiali saluti.
Considerando quanto ha esposto, la prima cosa sensata da fare è quella che dichiara di non voler fare: rivolgersi a uno psichiatra.
Dovrà rivedere, con l'aiuto di un medico, la serie di pregiudizi e false informazioni su farmaci e alimenti che ha espresso e successivamente si potrà procedere per gradi a intervenire sulle abitudini intestinali.
Dovrà rivedere, con l'aiuto di un medico, la serie di pregiudizi e false informazioni su farmaci e alimenti che ha espresso e successivamente si potrà procedere per gradi a intervenire sulle abitudini intestinali.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Utente
Salve dottore, le posso assicurare che le mie informazioni riguardanti gli psicofarmaci non sono per niente false lo sanno tutti compresso io in prima persona, visto che lo assunti per svariati anni che gli antipsicotici e gli stabilizzanti dell’umore e gli antidepressivi fanno mangiare tantissimo e fanno anche gonfiare, non lo sto decidendo io in quanto purtroppo sono i principi attivi dei farmaci che creano questo spiacevole effetto collaterale D’altronde, basta anche vedere medictalia, tutti i pazienti che assumono questi farmaci hanno e manifestano tutti lo stesso problema, cioè obesità, aumento smodato dell’appetito e gonfiore a non finire mai tutto ciò che è accaduto a me in prima persona con gli antipsicotici e gli stabilizzanti dell’umore e le posso assicurare ripeto che non sono assolutamente informazioni false Non riesco a capire per quale motivo una persona dovrebbe farcirsi a farmaci quando non ha problemi di psicosi o problemi gravi della personalità in quanto l’ansia è la depressione possono essere tenute a bada anche con gli integratori molto utili per il tipo di problema la causa in questione che gli integratori per l’ansia e le crisi depressive ne esistono svariati e bisogna cercare secondo me, anche di vedere tramite uno specialista, quale potrebbe essere quello più adeguato. Per quanto riguarda la glicemia, beh è assodato purtroppo sia gli anticonvulsivanti in particolar modo il litio e gli antipsicotici sia di prima generazione e i neurolettici hanno questo spiacevole effetto collaterale aumento della glicemia e far passare del tempo fino a trasformarsi in diabete. Non sono semplicemente pensieri miei, ma tutto ciò provato sulla mia pelle in quanto dopo la sospensione dei farmaci, guarda caso tutti questi problemi sono spariti e l’obesità che avevo accumulato di 22 kg in due anni è sparita dopo tre mesi dalla sospensione di questi farmaci quindi non capisco per quale motivo molto spesso i medici, anziché dire le cose per come stanno e confermare che questi farmaci provocano questi effetti collaterali ho notato che c’è una grande collaborazione nei medici nel difendere e coprire questi farmaci al fine di rassicurare il paziente e farli assumere ed è quello che è accaduto a me personalmente con uno psichiatra, dicendomi di assumere un antipsicotico a bassissimo dosaggio e io ho seguito alla lettera ciò che mi ha detto il medico lui mi aveva rassicurato che non mi sarebbe successo nulla invece sono ingrassato di 22 kg con altri e altri effetti collaterali di cui non voglio descrivere.
Saluti.
Saluti.
Comprendo la sua difficoltà, ma in un consulto online la problematica non ha modo di avere soluzione. È necessario che affronti da vicino la situazione con un medico di sua fiducia.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Utente
Salve dottore, sì ha ragione ed è quello che voglio fare. Voglio consultare un medico ma principalmente uno psicoterapeuta è un gastroenterologo per migliorare ancora di più il mio disturbo. Colgo l’occasione per farle una domanda. Ho la vitamina D da molti e dico molti mesi a 10 quando il valore normale dovrebbe essere 30 e inoltre ho un deficit di vitamina B9 secondo lei potrebbe incidere o alterare la flora batterica e il malassorbimento grazie mille saluti
È più probabile il contrario.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.

Utente
Salve dottore, grazie mille molto gentile. La ringrazio per essere stato molto esaustivo. Spero di ritornare qui e informarvi che tutto si sia risolto anche se purtroppo mi sembra alquanto improbabile visto che purtroppo ho capito che il 99% delle patologie fisiche o psichiche sono praticamente croniche e persistenti comunque Cercherò di risolvere il problema affidandomi a degli specialisti e spero tanto di poter riscrivere a lei qui in questo portale e aggiornarla in maniera positiva del mio status di salute, grazie mille buon lavoro. Saluti
Prego.
Ancora una precisazione:
non è vero che "il 99% delle patologie fisiche o psichiche sono praticamente croniche e persistenti". Si tratta di una affermazione pervasiva e permanente che serve soltanto ad alimentare un atteggiamento pessimistico. La percentuale è di gran lunga inferiore.
Comunque anche le patologie croniche hanno possibilità di cura e in una gran parte di esse, proprio per le cure, la sintomatologia non è persistente, ma può essere indotta in remissione.
Ancora una precisazione:
non è vero che "il 99% delle patologie fisiche o psichiche sono praticamente croniche e persistenti". Si tratta di una affermazione pervasiva e permanente che serve soltanto ad alimentare un atteggiamento pessimistico. La percentuale è di gran lunga inferiore.
Comunque anche le patologie croniche hanno possibilità di cura e in una gran parte di esse, proprio per le cure, la sintomatologia non è persistente, ma può essere indotta in remissione.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 428 visite dal 28/01/2025.
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