Metaplasia al 15% con lieve displasia

In seguito a dolori addominali, 18 mesi fa mi sono rivolto a un gastroenterologo.
La prima diagnosi è stata di MRGE e infezione da Helicobacter.


Estirpato l'HB, e dopo qualche ciclo di Peptazol, i sintomi non sono migliorati e si ripresentano periodicamente in maniera molto fastidiosa e preoccupante.


Mi sono pertanto sottoposto ad altri esami:
Ecografie, negative
Colonscopia, negativa
Esami ematici, nella norma tranne creatinina e amilasi leggermente alte e globuli bianchi un po' bassi.

TAC addome, negativa.


Un mese fa mi sono sottoposto a gastroscopia, che ha rilevato un'ulcera cicatrizzata nell'area atriale nei pressi del piloro con lieve atrofia, metaplasia al 15% e lieve displasia.

Riporto qui sotto i referti endoscopico e istologico:

MOTIVO ESAME: MRGE con sintomi ricorrenti con pirosi ed epigastralgia
ESOFAGO: regolare per calibro, decorso e mucosa.
Linea Z a circa 38 cm dall'AD nella norma (valutata anche con NBI).

CARDIAS: in sede, incontinente
STOMACO: regolare per forma e volume.
Peristalsi presente.
Mucosa del corpo iperemica: biopsie.
In antro si reperta mucosa iperemica in regione peripilorica con esito cicatriziale regolare, di pregressa lesione ulcerativa, sul versante anteriore: biopsie.
In retroversione al fondo si evidenzia incompetenza cardiale tipo II sec.
Hill.

DUODENO: DI e DII nella norma.


CONCLUSIONI: incompetenza cardiale tipo II sec.
Hill.
Gastropatia in attesa di istologia (con biopsie anche su esito cicatriziale di pregressa lesione ulcerativa).



ESAME ISTOLOGICO:
RAPPORTO MACROSCOPICO: biopsia endoscopica multipla.

A) Antro: frammenti che in piano misurano cm 0, 5x0, 5
B) Corpo: frammenti che in piano misurano cm 0, 4x0, 2
RAPPORTO MICROSCOPICO:
A) Frammenti bioptici di mucosa gastrica di tipo antro con atrofia ghiandolare di grado lieve.
Sono presenti aree di metaplasia intestinale (circa 15%) associata a lievi modificazioni displastiche.
La tonaca propria è sede di un infiltrato infiammatorio cronico lieve.

B) Frammenti bioptici di mucosa gastrica tipo corpo sede di una minima flogosi cronica a carico della tonaca propria.

Su ambedue i campioni è stata effettuata colorazione con Giemsa che non ha evidenziato contaminazione batterica tipo Helicobacter-Pylori.

CONCLUSIONI: reperto morfologico complessivo di lieve flogosi cronica a livello dell'antro, minima al corpo, con presenza di lieve atrofia e di metaplasia intestinale (circa 15%) a livello dell'antro.

Mi è stata assegnata una terapia a base di Peptazol 40mg per un mese (lo sto già prendendo da un mese) seguito da Peptazol 20mg per un altro mese, e poi al bisogno, e di Medireflux e Peridonatural Forte per 5 mesi.

Consigliato follow-up endoscopico a un anno.

Sono molto preoccupato per la displasia, anche perché i sintomi non accennano a calmarsi e ho timore che mantenendo questo stato infiammatorio la displasia possa evolvere in qualcosa di peggio.

Grazie infinite per l'attenzione, confido in un vostro riscontro!
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.1k 230
Nonostante la descrizione endoscopica, nella relazione istologica non vedo che si parli di displasia, ma di metaplasia intestinale della mucosa dell'antro.
Il quadro suggerisce una condizione di reflusso duodeno-gastrico che aggredisce la mucosa dello stomaco. La terapia con pantoprazolo, anche in virtù della presenza di lieve atrofia, è bene che sia limitata nel tempo. L'utilizzo del farmaco come sintomatico successivamente non ha nessun senso.
L'uso di procinetici per facilitare lo svuotamento gastrico è consigliabile. Così come è utilile l'assunzione di agenti protettivi della mucosa (alginato, poliprotect) a dosaggio pieno.
Ovviamente se fumatore dovrà tassativamente smettere.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Gentilissimo Dott. Scuotto, la ringrazio molto per la risposta.

In effetti la relazione istologica parla di displasia nel rapporto microscopico ("Sono presenti aree di metaplasia intestinale (circa 15%) associata a lievi modificazioni displastiche") ma non nelle conclusioni ("reperto morfologico complessivo di lieve flogosi cronica a livello dell'antro, minima al corpo, con presenza di lieve atrofia e di metaplasia intestinale (circa 15%) a livello dell'antro").

Svista/refuso del medico forse? "Lievi modificazioni displastiche" non equivale a "displasia lieve"? Nella mia interpretazione sì!

Quando parla di reflusso duodeno-gastrico immagino si riferisca a reflusso di bile, esatto? In effetti la terapia con il pantoprazolo non sembra essere di grande aiuto. Ho sintomi significativi di giorno, mentre mi sembra di avere migliori risultati con l'uso serale di procinetici e gastroprotettori a base di alginato.

Mi è stato detto che la displasia può recedere una volta che si inibiscono le cause dell'infiammazione (helicobacter eradicato, ulcera cicatrizzata). È vero?
Il problema è che i miei sintomi sono talmente forti in questo periodo da farmi pensare che la displasia sia destinata a crescere piuttosto che a regredire.

La ringrazio ancora sentitamente per l'attenzione.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.1k 230
L'intensità della sintomatologia è scollegata dalla presenza o meno di displasia o di metaplasia, ma dipende dalla sensibilità viscerale e dalle alterazioni delle motilità. Ragion per cui il consiglio terapeutico resta quello già esposto.
Il consiglio che le è stato dato del follow up endoscopico a un anno è stato probabilmente suggerito dalla relazione istologica per valutare nel tempo la possibile regressione.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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