Calcoli biliari e dieta

Buonasera a tutti, sono un uomo di 36 anni e spero di ricevere un parere utile da parte vostra.
Il 16 dicembre scorso, a seguito di una colica addominale molto intensa durata ben 16 ore, mi è stata diagnosticata la presenza di calcoli alla colecisti.
Da quel momento ho iniziato a seguire una dieta rigorosa, che ho rispettato anche durante le feste natalizie, senza concedermi nemmeno uno sgarro.

A breve dovrò sottopormi a un'altra ecografia addominale per valutare la natura di questi calcoli.
È molto probabile che dovrò affrontare una colecistectomia e, pur avendo un po' di timore, in realtà non vedo l'ora che l'intervento venga programmato.
È la prima volta che dovrò affrontare un'operazione di questo tipo e, sebbene sia normale sentirsi ansiosi, la situazione mi sta creando non pochi disagi.

Il problema principale è che, molto probabilmente, l'intervento verrà fissato chissà quando e io sto letteralmente impazzendo perché non la dieta prescritta dalla dottoressa che mi ha visitato in pronto soccorso prevede esclusivamente pasta integrale e non quella normale.
Questo mi sta causando una forte nausea e, sinceramente, sto arrivando al punto di non mangiare più niente.
Ho notato una significativa perdita di peso e mi sento anche molto stanco, soprattutto perché frequento la palestra quattro giorni a settimana.
Ieri, per esempio, ho avuto dei capogiri quando mi sono alzato dalla pressa, proprio perché non sto introducendo i nutrienti necessari per mantenere le mie energie.

Detto ciò, non mi interessa mangiare cioccolato, patatine, insaccati o dolci vari non me ne frega affatto! Tuttavia, vi chiedo con sincerità: posso mangiare almeno un bel piatto di pasta normale al sugo?
Le coliche mi sono state scatenate da una cioccolata calda e una fetta di torta con ricotta e limone, ma quando ad esempio mangiavo una pizza o un piatto di pasta dolori non me ne venivano! La situazione è davvero difficile per me; mi sta venendo una sorta di depressione, poiché sono così nauseato dalla pasta integrale e dal pollo con verdure bollite che sto quasi preferendo non mangiare affatto, e infatti spesso sto saltando i pasti.

Spero possiate rispondermi e darmi qualche consiglio utile.

Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.

Cordialmente.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.2k 1.1k
In attesa dell'intervento, in linea di massima, deve solo limitare i grassi (uova, fritti, insaccati, formaggi).
Il resto non ha senso limitarlo.
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
La ringrazio sinceramente per la sua cortese risposta, che mi ha tranquillizzato e mi consentirà almeno di consumare un po’ di pasta normale. Avrei però un’ulteriore domanda da sottoporle: che tipo di vita mi aspetta dopo l’intervento? Mi spiego meglio: il mio medico mi ha riferito, testualmente, che vivere senza cistifellea è una seccatura . Certamente sarebbe preferibile vivere con una cistifellea sana e funzionante, ma considerato che la mia è malata, immagino che già ora non svolga correttamente la sua funzione.
Vorrei capire meglio cosa si intenda per seccatura . Purtroppo, non ho potuto approfondire la questione con il mio medico, poiché, mentre pronunciava questa frase, mi ha praticamente accompagnato alla porta, essendo sempre di fretta.
Tengo a precisare che non sono una persona che si rivolge al medico di continuo. Anzi, mi affido a voi solo quando ho un problema reale, quindi non ritengo di essere un ipocondriaco. In passato ero forse più ansioso, ma con il tempo ho imparato a gestire meglio le mie emozioni.
La mia preoccupazione principale è sapere se, dopo la rimozione di questo organo, potrò condurre la stessa vita di sempre, in particolare per quanto riguarda la palestra, che rappresenta la mia attività preferita.
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione e disponibilità.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.2k 1.1k
Potrebbe avere qualche fastidio tipo gonfiore addominale o digestione laboriosa dei cibi grassi.
È pur vero che un notevole numero di persone senza colecisti non avverte alcun sintomo.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#4]
Utente
Utente
Capisco, credo che valuterò con il chirurgo cosa fare, capire se sarà il caso di operare o conviverci stando semplicemente attento all’alimentazione. Per adesso comunque, da quell’episodio nessun sintomo doloroso (mangiando come consigliatomi) ma stanotte un piatto di pasta al sugo credo lo mangerò!
Lei è stato davvero molto gentile, le auguro una buona serata dottore, grazie.
Cordialmente