Lieve gastrite antrale e nausea

Salve,

Ho eseguito una gastroscopia in quanto negli ultimi ormai 2 anni ho sintomi intermittenti che mi portano dispnea ed ogni tanto problemi gastrici.

Negli ultimi due mesi dopo aver riferito al mio mmg un fastidio a petto/schiena durante la giornata con dispnea e palpitazioni, mi ha prescritto Lucen per un mese per sospetta esofagite da reflusso, ho dovuto sospendere dopo una settimana in quanto è comparsa una forte nausea, sempre sotto consiglio del medico l'ho successivamente ripresa per 2 settimane di fila quando però la nausea si è ripresentata.


Ho quindi sospeso di nuovo Lucen per fare una gastroscopia con conclusioni "lieve gastrite antrale non erosiva", sto attendendo al momento i risultati dell'istologico per Helicobacter Pylori.


Ho già una visita dal gastroenterologo nei prossimi giorni, però non mi dispiacerebbe sentire anche un altro parere.

È possibile che questa nausea (ed eventuale dispnea che però attualmente non si è ripresentata) siano effetti di questa lieve gastrite?

Sempre questa lieve gastrite, potrebbe essere la causa di anche problemi all'intestino?
(Aerofagia, stipsi ecc...)

Ringrazio il medico in anticipo
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.8k 221
I sintomi esposti non sono uno causa dell'altro, ma sono concomitanti e si amplificano. In particolare la presenza di eccesso di aria nel tratto gastroenterico può essere responsabile e/o causare ritardo di svuotamento gastrico e la sensazione di nausea. In alcune persone la presenza di stitichezza peggiora i sintomi.
Se la gastrite è "lieve" non è necessaria una terapia aggressiva con PPI (esomeprazolo e simili), ma è utile l'assunzione di agenti protettivi della mucosa (poliprotect, alginato, ecc.) a dosaggio pieno + un farmaco (o integratore) procinetico per un periodo più limitato di tempo (2-3 settimane).
Da quanto ha riportato non mi sembra che ci sia, ma se la risposta istologica della biopsia dovesse evidenziare positività per infezione da Helicobacter, allora sarebbe necessaria una terapia antibiotica appropriata.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, è stato molto esaustivo
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.8k 221
Prego

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
Utente
Utente
Buonasera,

Dopo aver eseguito la visita con lo specialista, questo mi ha supposto che dall'ultima infezione COVID, esso mi avesse colpito lo stomaco (cosa vera, in quanto ho vomitato il primo giorno di malattia) e che non si fosse ancora stabilizzato.
Mi ha prescritto una terapia composta dalla maggior parte integratori, supponendo anche un eventuale sindrome del colon irritabile.

È arrivato da poco il risultato della biopsia dello stomaco, risultato negativo a tutto, presento un quadro di gastrite cronica (da quanto ho potuto leggere su internet, non dovrebbe presentare risvolti clinici).
In questi giorni sto ancora male, specialmente verso sera mi si gonfia l'intestino di aria, mi fa male ed ho crampi.
È anche tornata la nausea che si fa sentire durante la giornata in momenti alterni.

Vorrei escludere la sintomatologia psicosomatica in quanto in questi giorni sono stato in assoluta tranquillità, nei pochi momenti di "agitazione" avevo tutt'altri sintomi, tranne la nausea.

È forse meglio chiedere un altro consulto allo specialista? Non so più come muovermi, lo stomaco apparentemente è sano, ma comunque quasi ogni giorno sto male e la situazione sta iniziando a farsi pesante.

La ringrazio in anticipo per la disponibilità
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.8k 221
L'accumulo di aria nel tubo digerente è per lo più legato a ingestione involontaria durante la deglutizione. È necessario non avere frettolosità nell'assunzione dei pasti e praticare una masticazione adeguata del cibo. L'assunzione di un tensioattivo (simeticone) dopo i pasti può essere di giovamento.
Una ulteriore osservazione medica è consigliabile per gestire al meglio la terapia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.