Diarrea continua

Gentili dottori,
ho sempre avuto problemi intestinali sin da quando portavo il pannolino.
Evacuavo dopo in media una settimana di costipazione con forti dolori addominali e scariche di diarrea che mi impegnavano in bagno per diverse ore finché non mi svuotavo del tutto. La diagnosi fu di dolicocolon per il quale non potevo farci niente se non prendere lassativi o clisteri per evacuare con maggiore frequenza.
Nel 2020 la stipsi è peggiorata al punto da rendermi totalmente dipendente da clisteri e da lassativi che si usano per effettuare la colonscopia.
Dolori insopportabili! L'anno scorso ho avuto un ulteriore peggioramento per cui nemmeno clisteri e lassativi potevano aiutarmi. Facendo altre analisi la diagnosi finale è stata di dolicocolon, dissinergia del pavimento pelvico (assenza di stimolo) e transito intestinale lento: stipsi cronica. Come terapia, a parte farmaci palliativi, bere tanta acqua. All'ospedale i medici sono ricorsi alle sonde. Da dicembre 2023 dopo un paio di mesi scarsi di antidepressivo per disturbi d'ansia ho cominciato ad andare regolarmente in bagno, tutti i giorni e con feci normoconformate. È durato fino a inizio agosto di quest'anno. Da allora diarrea tutti i giorni o quasi, con una strana sensazione costante alla pancia e cibo intero nelle feci.
Ho un appuntamento con un nutrizionista a breve. Cosa fare? Ho girato tutti i gastroenterologi della regione e sto sempre peggio.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Utile l'esame delle feci con coprocoltura, esame parassitologico, calprotectina e sangue occulto.
Inoltre esami sull'assorbimento (amilasi pancreatica, lipasi, emocromo, sideremia, ferritina, transferrina; vit B12, folatemia).
È probabile che dopo le vicissitudini del passato si sia realizzato uno squilibrio del patrimonio batterico intestinale.
Intanto, oltre a evitare alimenti potenzialmente irritanti (latte e derivati, ...), può essere utile assumere probiotici contenenti Saccharomyces boulardi per 7-10 giorni.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Grazie infinite per la risposta, provvederò quanto prima. Ho dimenticato di dire che per quattro anni circa, dal 2013 al 2017, ho seguito una dieta vegana piuttosto rigida andando a eliminare totalmente gli zuccheri artificiali e riducendo l'apporto di glutine: l'intestino era migliorato molto.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Non è il caso attualmente di operare una forte restrizione alimentare preventiva, ma se ci sono relazioni costanti tra un particolare tipo di alimenti e la comparsa (o l'aggravamento) dei sintomi, è bene evitarne il consumo per qualche settimana.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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