Sindrome dell'intestino irritabile (?)
Carissimi dottori,
sono una giovane donna e sono qui oggi a chiedere un vs parere.
Sono ormai anni (dal 2017) che ho un problema che tormenta le mie giornate.
Tutto è cominciato un'estate durante una vacanza, ho sofferto di problemi intestinali imputabili a un virus (o piccola intossicazione alimentare), tant'è che, non soffrendo affatto nella mia vita precedente di problematiche simili, mi sono subito allarmata.
Da quel giorno, fino ad oggi, talvolta mi capita di essere colta improvvisamente da attacchi di dissenteria.
Ora, direte voi, ha effettuato dovuti esami in merito a questa situazione?
Ovviamente ho fatto diversi esami e hanno sempre dato esito negativo.
A memoria posso riportare brevemente i più recenti, effettuati nell'arco dell'anno:
calprotectina fecale
Esame per la celiachia
Esame delle feci
Esami del sangue
Anno scorso ho anche effettuato ecografia addominale, risultata nella norma anche questa.
Io trovo assurdo che devo, almeno una volta a settimana, combattere con questo disturbo così imbarazzante e invalidante per certi versi (mi capita sempre quando sono a lavoro, perché mi coglie al mattino o subito dopo pranzo, mai la notte).
Dopo tanti anni ho attuato un rimedio che so bene non essere risolutivo, ma almeno mi permette di affrontare le giornate no: assumo 4 Imodium a settimana (a volte anche 8 nei casi estremi), tutti nell'arco di una sola giornata.
Fortunatamente ad oggi non mi ha mai dato effetti collaterali, anzi mi aiuta a rallentare il transito, tanto che se nella giornata precedente ho assunto il farmaco, la giornata successiva o al massimo 2 giorni dopo, l'evacuazione si regolarizza.
Cari dottori, io sinceramente non ci capisco niente, ma sono sicura che dietro a questo disturbo ci sia qualcosa di più di un colon che decide di fare i capricci a piacimento.
A livello alimentare, anche lì... vado a tentativi.
Un periodo mi dà fastidio il latte e lo elimino, poi passo ai legumi e li elimino, poi la volta del pomodoro e dei peperoni... e così via fino a ridurmi nelle giornate peggiori a digiunare letteralmente.
Chiedo vs prezioso consiglio su come muovermi al meglio a questo punto.
Premetto che l'unico vero periodo in cui non ho sofferto di questo disturbo è quando ho avuto la mia gravidanza, in cui potevo mangiare tutto e non avere mai sorprese.
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungata oltre modo e per aver omesso in caso particolari importanti.
Cordialmente saluto nella speranza di vs gentile risposta.
sono una giovane donna e sono qui oggi a chiedere un vs parere.
Sono ormai anni (dal 2017) che ho un problema che tormenta le mie giornate.
Tutto è cominciato un'estate durante una vacanza, ho sofferto di problemi intestinali imputabili a un virus (o piccola intossicazione alimentare), tant'è che, non soffrendo affatto nella mia vita precedente di problematiche simili, mi sono subito allarmata.
Da quel giorno, fino ad oggi, talvolta mi capita di essere colta improvvisamente da attacchi di dissenteria.
Ora, direte voi, ha effettuato dovuti esami in merito a questa situazione?
Ovviamente ho fatto diversi esami e hanno sempre dato esito negativo.
A memoria posso riportare brevemente i più recenti, effettuati nell'arco dell'anno:
calprotectina fecale
Esame per la celiachia
Esame delle feci
Esami del sangue
Anno scorso ho anche effettuato ecografia addominale, risultata nella norma anche questa.
Io trovo assurdo che devo, almeno una volta a settimana, combattere con questo disturbo così imbarazzante e invalidante per certi versi (mi capita sempre quando sono a lavoro, perché mi coglie al mattino o subito dopo pranzo, mai la notte).
Dopo tanti anni ho attuato un rimedio che so bene non essere risolutivo, ma almeno mi permette di affrontare le giornate no: assumo 4 Imodium a settimana (a volte anche 8 nei casi estremi), tutti nell'arco di una sola giornata.
Fortunatamente ad oggi non mi ha mai dato effetti collaterali, anzi mi aiuta a rallentare il transito, tanto che se nella giornata precedente ho assunto il farmaco, la giornata successiva o al massimo 2 giorni dopo, l'evacuazione si regolarizza.
Cari dottori, io sinceramente non ci capisco niente, ma sono sicura che dietro a questo disturbo ci sia qualcosa di più di un colon che decide di fare i capricci a piacimento.
A livello alimentare, anche lì... vado a tentativi.
Un periodo mi dà fastidio il latte e lo elimino, poi passo ai legumi e li elimino, poi la volta del pomodoro e dei peperoni... e così via fino a ridurmi nelle giornate peggiori a digiunare letteralmente.
Chiedo vs prezioso consiglio su come muovermi al meglio a questo punto.
Premetto che l'unico vero periodo in cui non ho sofferto di questo disturbo è quando ho avuto la mia gravidanza, in cui potevo mangiare tutto e non avere mai sorprese.
Mi scuso anticipatamente per essermi dilungata oltre modo e per aver omesso in caso particolari importanti.
Cordialmente saluto nella speranza di vs gentile risposta.
[#1]
Gentile utente,
ritengo, datando il problema dal 2017, del tutto improbabile se non impossibile dire che
’’dietro a questo disturbo ci sia qualcosa di più di un colon che decide di fare i capricci a piacimento’’.
Una qualunque patologia enterica avrebbe dato altri segni di se.
Purtroppo il colon irritabile è imprevedibile per qualità, quantità e durata dei sintomi.
Cordialità
ritengo, datando il problema dal 2017, del tutto improbabile se non impossibile dire che
’’dietro a questo disturbo ci sia qualcosa di più di un colon che decide di fare i capricci a piacimento’’.
Una qualunque patologia enterica avrebbe dato altri segni di se.
Purtroppo il colon irritabile è imprevedibile per qualità, quantità e durata dei sintomi.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Carissimo dottor Quatraro,
la ringrazio intanto per la gentile risposta.
Quanto lei riporta è proprio ciò che sostiene anche il mio curante...tuttavia, talvolta, la qualità della vita di un paziente affetto da questa sindrome può essere complicata e spesso si è portati a pensare che debba necessariamente esserci qualcosa di più difficile e grave a monte. Mi rincuora in un certo senso sapere anche da lei che non vi sono cause pericolose per la mia salute.
Purtroppo il difficile è capire come convivere con il disturbo per impedirgli di condizionare la nostra quotidianità.
Ad oggi non credo di aver trovato la formula giusta.
Per la sua esperienza, saprebbe quanto meno consigliarmi se e come correggere eventuali comportamenti alimentari o nello stile di vita?
Prendo già regolarmente probiotici (quotidianamente) e mantengo uno stile di vita e un'alimentazione sana, anche se ammetto di fare poco movimento fisico.
Grazie ancora se vorrà e potrà dedicarmi quale minuto del suo tempo.
la ringrazio intanto per la gentile risposta.
Quanto lei riporta è proprio ciò che sostiene anche il mio curante...tuttavia, talvolta, la qualità della vita di un paziente affetto da questa sindrome può essere complicata e spesso si è portati a pensare che debba necessariamente esserci qualcosa di più difficile e grave a monte. Mi rincuora in un certo senso sapere anche da lei che non vi sono cause pericolose per la mia salute.
Purtroppo il difficile è capire come convivere con il disturbo per impedirgli di condizionare la nostra quotidianità.
Ad oggi non credo di aver trovato la formula giusta.
Per la sua esperienza, saprebbe quanto meno consigliarmi se e come correggere eventuali comportamenti alimentari o nello stile di vita?
Prendo già regolarmente probiotici (quotidianamente) e mantengo uno stile di vita e un'alimentazione sana, anche se ammetto di fare poco movimento fisico.
Grazie ancora se vorrà e potrà dedicarmi quale minuto del suo tempo.
[#3]
Premetto che i probiotici non sono il ''toccasana'' dell'intestino irritabile,
putroppo vengono usati troppo spesso e spesso a sproposito.
Come sempre il problema è trovare il ''medico giusto''!
Le fornisco i link di due miei articoli che certamente potranno tornarle utili.
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1847-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-quali-le-cause-e-come-fare-la-diagnosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1848-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs-quale-terapia-e-quale-dieta-seguire.html
putroppo vengono usati troppo spesso e spesso a sproposito.
Come sempre il problema è trovare il ''medico giusto''!
Le fornisco i link di due miei articoli che certamente potranno tornarle utili.
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1847-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-quali-le-cause-e-come-fare-la-diagnosi.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1848-colon-irritabile-o-sindrome-dell-intestino-irritabile-ibs-quale-terapia-e-quale-dieta-seguire.html
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 575 visite dal 20/10/2024.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.