Fango biliare e dolore al fianco dx
Gentili dottori, vi scrivo questo consulto perché non riesco a capire l’origine dei miei sintomi nonostante tutti gli accertamenti fatti.
Comprendo che a distanza non sia possibile effettuare diagnosi, ma siccome sono abbastanza in ansia, magari potreste consigliarmi cosa fare o tranquillizzare mie paure magari irrazionali.
Parto con il dire che soffro di RCU e il 4 agosto sono andata in PS per un dolore prolungato nei giorni al fianco dx, temendo appendicite o altri disturbi del pancreas/fegato.
Lì mi vengono eseguiti delle analisi del sangue e vi riporto unicamente i valori fuori range: Glucosio 102*mg/dL (74-100); Bilirubina diretta 0, 52*mg/dL (fino a 0, 3); Potassio 3, 4* mEq/L (3, 5 - 5, 2); Leucociti: 12, 28* 10^3/ L (4, 00-10, 00); Anisocitosi eritrocitaria (RDW-SD) 36, 8*fL (37, 0-54, 0); Linfociti: 4, 06* 10^ 3/uL (1, 00-4, 00).
Bilirubina totale ok, idem AST/GOT, idem ALT/GPT e GGT.
Tutto ok in amilasi totale, lipasi.
Anche PCR perfetta.
(Ci sono tanti altri valori ma non li cito perché non penso dispensabili, ma se desiderate riporto tutto).
Mi eseguono TC senza MDC ed emerge solo Abbondante coprostasi in sede cecale, del colon ascendente e del sigma e poi Colecisti distesa, che mostra fango biliare, priva di formazioni litiasiche evidenziabili con la metodica.
VBI non dilatate.
Il medico di base mi prescrive Deursil 300mg 2 volte al gg dopo i pasti che assumo dal 5 agosto (il giorno dopo del PS).
Il dolore continua ed eseguo 2 eco a distanza: Colecisti a pareti regolari, alitiasica (09/08), Colecisti distesa, a contenuto corpuscolato, pareti conservate, alitiasica
Non dilatate le vie biliari (23/08).
In fine una TC con MDC che evidenzia: Lieve ispessimento di apparente significato flogistico delle pareti dell’emicolon traverso di destra, esteso LL per circa 28mm ed associato ad aspetto fibrillare del tessuto adiposo circostante.
Colecisti a pareti sottili alitiastica e via biliari non dilatate. (24/08)
Non vi ho scritto tutto perché sarebbe stato troppo lungo, ma se desiderate ve lo riporto successivamente.
I dolori dopo un po’ di giorni passarono e i medici li attribuirono ad una infiammazione del colon data dalla RCU.
Ora i dolori sono tornati ma ciò che mi preoccupa è che partono dalla parte alta dell’addome dx sotto le costole, fino alla parte bassa dell’addome e si irradia anche dietro la schiena alta e bassa.
Inoltre in due evacuazioni ho notato feci formate ma verde scuro e poi nelle successive erano marroni con qualche pallina verde (non avevo assunto verdure o altro). Ho paura che siano sintomi dettati da un problema alla colecisti e non al colon.
È possibile che in così breve tempo mi si siano magari formati dei calcoli nonostante la terapia con Deursil seguita correttamente?
Inoltre i medici ritengono che la formazione di questo fango biliare sia dovuta al mio dimagrimento (da 100kg a 63kg in un anno) e quindi a una dieta povera, di grassi soprattutto.
È così?
Dovrei attendere che passi il dolore o indagare di nuovo?
Vi ringrazio.
Comprendo che a distanza non sia possibile effettuare diagnosi, ma siccome sono abbastanza in ansia, magari potreste consigliarmi cosa fare o tranquillizzare mie paure magari irrazionali.
Parto con il dire che soffro di RCU e il 4 agosto sono andata in PS per un dolore prolungato nei giorni al fianco dx, temendo appendicite o altri disturbi del pancreas/fegato.
Lì mi vengono eseguiti delle analisi del sangue e vi riporto unicamente i valori fuori range: Glucosio 102*mg/dL (74-100); Bilirubina diretta 0, 52*mg/dL (fino a 0, 3); Potassio 3, 4* mEq/L (3, 5 - 5, 2); Leucociti: 12, 28* 10^3/ L (4, 00-10, 00); Anisocitosi eritrocitaria (RDW-SD) 36, 8*fL (37, 0-54, 0); Linfociti: 4, 06* 10^ 3/uL (1, 00-4, 00).
Bilirubina totale ok, idem AST/GOT, idem ALT/GPT e GGT.
Tutto ok in amilasi totale, lipasi.
Anche PCR perfetta.
(Ci sono tanti altri valori ma non li cito perché non penso dispensabili, ma se desiderate riporto tutto).
Mi eseguono TC senza MDC ed emerge solo Abbondante coprostasi in sede cecale, del colon ascendente e del sigma e poi Colecisti distesa, che mostra fango biliare, priva di formazioni litiasiche evidenziabili con la metodica.
VBI non dilatate.
Il medico di base mi prescrive Deursil 300mg 2 volte al gg dopo i pasti che assumo dal 5 agosto (il giorno dopo del PS).
Il dolore continua ed eseguo 2 eco a distanza: Colecisti a pareti regolari, alitiasica (09/08), Colecisti distesa, a contenuto corpuscolato, pareti conservate, alitiasica
Non dilatate le vie biliari (23/08).
In fine una TC con MDC che evidenzia: Lieve ispessimento di apparente significato flogistico delle pareti dell’emicolon traverso di destra, esteso LL per circa 28mm ed associato ad aspetto fibrillare del tessuto adiposo circostante.
Colecisti a pareti sottili alitiastica e via biliari non dilatate. (24/08)
Non vi ho scritto tutto perché sarebbe stato troppo lungo, ma se desiderate ve lo riporto successivamente.
I dolori dopo un po’ di giorni passarono e i medici li attribuirono ad una infiammazione del colon data dalla RCU.
Ora i dolori sono tornati ma ciò che mi preoccupa è che partono dalla parte alta dell’addome dx sotto le costole, fino alla parte bassa dell’addome e si irradia anche dietro la schiena alta e bassa.
Inoltre in due evacuazioni ho notato feci formate ma verde scuro e poi nelle successive erano marroni con qualche pallina verde (non avevo assunto verdure o altro). Ho paura che siano sintomi dettati da un problema alla colecisti e non al colon.
È possibile che in così breve tempo mi si siano magari formati dei calcoli nonostante la terapia con Deursil seguita correttamente?
Inoltre i medici ritengono che la formazione di questo fango biliare sia dovuta al mio dimagrimento (da 100kg a 63kg in un anno) e quindi a una dieta povera, di grassi soprattutto.
È così?
Dovrei attendere che passi il dolore o indagare di nuovo?
Vi ringrazio.
[#1]
Il dimagramento rapido si può associare alla formazione di calcoli della colecisti, ma le indagini che ha praticato li escludono. La presenza di "fango biliare" può far pensare a una alterazione di motilità delle vie biliari (discinesia) che può provocare sintomatologia dolorosa spastica intestinale. Tuttavia, considerata la diagnosi di colite ulcerosa e la descrizione alla TC, è opportuno procedere con colonscopia per una corretta valutazione dello stato della mucosa del colon in vista di adeguamento/revisione della terapia farmacologica (suppongo che stia assumendo mesalazina 2,4 g/die).
La lieve leucocitosi fa pensare a situazione infiammatoria non perfettamente controllata; da rivedere PCR, elettroforesi delle proteine e la determinazione della calprotectina fecale.
Ovviamente è necessario che la situazione complessiva sia monitorata dal gastroenterologo che la segue per il follow up della colite.
La lieve leucocitosi fa pensare a situazione infiammatoria non perfettamente controllata; da rivedere PCR, elettroforesi delle proteine e la determinazione della calprotectina fecale.
Ovviamente è necessario che la situazione complessiva sia monitorata dal gastroenterologo che la segue per il follow up della colite.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la celere risposta. Per quanto riguarda la lieve leucocitosi, non so quanto possa essere correlato ma due giorni dopo queste analisi ho iniziato ad avere febbre, mal di gola, tosse, dolori muscolari ecc avrò preso un’influenza se non proprio covid in quanto è durata parecchio. La PCR quel giorno era a 0,6mg/L (fino a 5,00). L’ultima calprotectina fecale eseguita a Marzo di quest’anno era di 13,9mg/Kg (fino a 50). A Maggio invece l’elettroforesi delle Sieroproteine erano tutte ok. Purtroppo vengo seguita al Gemelli di Roma in quanto in precedenza ero al Bambino Gesù di Roma e io sono della Puglia. Se tutto va bene dovrei andare da loro a Novembre anche se da loro in sede non mi fanno fare accertamenti o indagini diagnostiche, spero mi programmeranno a questo punto una colon. Quindi per finire, secondo lei non devo preoccuparmi per la mia colecisti? Comunque assumo Asacol 6 compresse da 400mg al di (ho difficoltà a deglutire quelle da 800mg).
[#3]
La posologia della terapia è quella consueta.
I parametri biochimici non sembrano indicare una riacutizzazione del processo infiammatorio.
Penso che la colonscopia sia opportuna per definire l'estensione della patologia, ma è corretto che a stabilirlo sia lo specialista che la segue.
I parametri biochimici non sembrano indicare una riacutizzazione del processo infiammatorio.
Penso che la colonscopia sia opportuna per definire l'estensione della patologia, ma è corretto che a stabilirlo sia lo specialista che la segue.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#4]
Ex utente
La ringrazio ancora una volta dottore per la sua gentilezza, non voglio essere ripetitiva, ma quindi secondo lei questi miei dolori che ho al fianco dx sia in parte alta che bassa, sono riferibili alla mia patologia? Oppure dovrei ricontrollare la mia cistifellea nonostante nell’ultima TC con MDC effettuata il 24 Agosto non ha assolutamente rilevato nulla, neanche il fango biliare? A proposito, perché nella prima TC senza MDC fatta il 04/08 ha dimostrato fango biliare, poi l’eco del 09/08 no, poi l’eco del 23/08 si ma solo una seconda volta che mi ha passato il macchinario perché mi ha fatto girare da un fianco all’altro (infatti mi ha spiegato che muovendomi si è spostata questa sabbiolina ) e poi nella TC con MDC del 24/08 non stava assolutamente niente?
[#5]
La variabilità del "fango biliare" dipende dal fatto che si tratta di una soluzione biliare con concentrazione più elevata che diventa più evidente alle indagini in alcune circostanze e non in altre (se fossero calcoli minimi, sarebbero non mutevoli); le motivazioni sono molteplici (alimentari, microbiologiche, discinetiche, infiammatorie intestinali...).
Comunque in un soggetto con diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale i sintomi addominali devono essere inquadrati innanzitutto in questo contesto; ecco perché è necessaria la visita specialistica del programma di follow up. La opportunità di "controllare" la componente biliare con terapia farmacologica deve essere subordinata al pieno controllo dei parametri relativi alla IBD.
Comunque in un soggetto con diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale i sintomi addominali devono essere inquadrati innanzitutto in questo contesto; ecco perché è necessaria la visita specialistica del programma di follow up. La opportunità di "controllare" la componente biliare con terapia farmacologica deve essere subordinata al pieno controllo dei parametri relativi alla IBD.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 403 visite dal 03/10/2024.
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