Reflusso gastrico e disfagia

Buonasera,

Da diversi anni soffro sporadicamente di bruciore allo stomaco, in corrispondenza dell’esofago, soprattutto alla sera.
Ho sempre liquidato il problema con un po’ di gaviscon e via.

Negli ultimi tempi il problema si é però fatto più frequente, ed oltre al succitato problema di bruciore, ho iniziato ad avere altri problemi, come sensazione di bruciore anche al passaggio del cibo, durante i pasti, e disfagia, in genere con cibo solido, secco e duro, come il pane, magari non stando attento alla masticazione e mandando giù un boccone troppo grosso, é capitato anche che il cibo si fermasse proprio in corrispondenza dell’esofago per qualche minuto.

Infine qualche giorno fa ho avuto un rigurgito acido notturno, dopo il quale ha iniziato a bruciarmi la gola, mai avuto prima.


Da due giorni prendo reflux control dopo i pasti (pranzo e cena) e prima di andare a letto.
Il medico mi ha detto che se i sintomi passano in questo modo allora non c’é da preoccuparsi, in caso contrario sarebbe da fare una gastroscopia.


Effettivamente il bruciore mi è passato completamente, sia durante i pasti sia alla sera.

Non mi é più capitato che il cibo si bloccasse nello sterno, ma quando mando giù bocconi un po’ più grossi sento comunque il cibo che scende lentamente e preme contro le pareti dello sterno, anche se senza dolore.


Aggiungo che ho molta aria, rutto spesso, soprattutto durante il pasto (quando mi é capitato che il cibo si bloccasse, poi ruttavo subito dopo che il cibo scendesse giù, come se fosse l’aria a non far scendere il bolo).


Considerando che il bruciore mi é passato, posso star tranquillo come dice il mio medico, o sarebbe per lo meno il caso di fare una visita gastroenterologica da uno specialista?


Non essendo entusiasta all’idea di fare una gastroscopia (e chi lo é) esistono altri esami sostitutivi?


Grazie in anticipo.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.1k 214 67
È corretto l'approccio del suo medico.
Se il sintomo persiste è indicata la gastroscopia.
No, non ci sono alternative a questa indagine strumentale.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.