Gastroenterologo
Da anni ho un reflusso gastroesofageo severo secondo diagnosi del gastroenterologo che causa erosioni all’esofago visibili con gastroscopia associato a cardias incontinente.
Dopo l’esame mi era stata prescritta una cura con gastroprotettori la cui assunzione non sono più riuscito a sospendere.
Da anni assumo quasi quotidianamente gastroprotettore da 20mg mentre nei cambi stagione anche da 40 mg (quest’ultimo dosaggio solo per brevi periodi).
Premetto che con la terapia e una dieta abbastanza controllata sto’ benissimo e i sintomi sono nulli.
Ho provato più volte a sospendere il farmaco anche gradualmente (sempre sotto controllo medico) ma dopo qualche giorno i sintomi sono tornati e a volte anche più forti (dolore/bruciore epigastrico).
Alla mia perplessità di un’assunzione costante Il medico mi ha rassicurato sull’uso del gastroprotettore sia per quanto riguarda il dosaggio relativamente basso ma soprattutto (nel mio caso) al grande beneficio di tale assunzione rispetto ai rischi che correrei se non lo prendessi e cioè il peggioramento significativo del quadro clinico.
Non so più cosa fare.
Dopo l’esame mi era stata prescritta una cura con gastroprotettori la cui assunzione non sono più riuscito a sospendere.
Da anni assumo quasi quotidianamente gastroprotettore da 20mg mentre nei cambi stagione anche da 40 mg (quest’ultimo dosaggio solo per brevi periodi).
Premetto che con la terapia e una dieta abbastanza controllata sto’ benissimo e i sintomi sono nulli.
Ho provato più volte a sospendere il farmaco anche gradualmente (sempre sotto controllo medico) ma dopo qualche giorno i sintomi sono tornati e a volte anche più forti (dolore/bruciore epigastrico).
Alla mia perplessità di un’assunzione costante Il medico mi ha rassicurato sull’uso del gastroprotettore sia per quanto riguarda il dosaggio relativamente basso ma soprattutto (nel mio caso) al grande beneficio di tale assunzione rispetto ai rischi che correrei se non lo prendessi e cioè il peggioramento significativo del quadro clinico.
Non so più cosa fare.
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La terapia con farmaci inibitori di pompa protonica (omeprazolo e simili) ha un tempo di terapia intorno alle 6-8 settimane. Un utilizzo prolungato ha senso soltanto in casi eccezionali e per patologie molto particolari.
Per sospendere il farmaco dopo uso prolungato è preferibile effettuare visita specialistica gastroenterologica allo scopo di evitare un effetto rebound sulla sintomatologia, coadiuvando la sospensione con l'impiego di agenti protettivi della mucosa (alginato, magaldrato, poliprotect) a dosaggio pieno per alcune settimane.
Tutto ciò se non è fumatore.
Per sospendere il farmaco dopo uso prolungato è preferibile effettuare visita specialistica gastroenterologica allo scopo di evitare un effetto rebound sulla sintomatologia, coadiuvando la sospensione con l'impiego di agenti protettivi della mucosa (alginato, magaldrato, poliprotect) a dosaggio pieno per alcune settimane.
Tutto ciò se non è fumatore.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 117 visite dal 20/09/2024.
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