Steatorrea (?)
Salve dottori
È da circa un anno che spesso ho qualche crampo addominale, ogni giorno faccio feci scarsamente formate di colore marroncino chiaro ma sulla carta completamente gialle e puzzolenti.
Vado una volta al giorno in bagno, qualche volta anche 3 al di con feci sempre scarsamente formate (no diarrea)
Sono risultato anche intollerante al lattosio e seguo una dieta priva di lattosio + dieta foddmap
Ho fatto diversi esami tra cui eco per anse intestinali dove si osserva un leggero ispessimento.
Volevo sapere se l’eco per anse intestinali è un esame utile anche per la diagnosi di Celiachia...?
Per la Celiachia ho fatto gli esami del sangue e sono negativi, bisogna escluderla completamente?
Pcr e Calprocretina fecale ripetuti 3 volte sempre negativi
Emocromo nella norma, ferritina e potassio basso
Naturalmente mi sono rivolto a diversi specialisti ma ognuno dice la sua in maniera diversa
È da circa un anno che spesso ho qualche crampo addominale, ogni giorno faccio feci scarsamente formate di colore marroncino chiaro ma sulla carta completamente gialle e puzzolenti.
Vado una volta al giorno in bagno, qualche volta anche 3 al di con feci sempre scarsamente formate (no diarrea)
Sono risultato anche intollerante al lattosio e seguo una dieta priva di lattosio + dieta foddmap
Ho fatto diversi esami tra cui eco per anse intestinali dove si osserva un leggero ispessimento.
Volevo sapere se l’eco per anse intestinali è un esame utile anche per la diagnosi di Celiachia...?
Per la Celiachia ho fatto gli esami del sangue e sono negativi, bisogna escluderla completamente?
Pcr e Calprocretina fecale ripetuti 3 volte sempre negativi
Emocromo nella norma, ferritina e potassio basso
Naturalmente mi sono rivolto a diversi specialisti ma ognuno dice la sua in maniera diversa
[#1]
L'ecografia delle anse intestinali è un esame inutile nel contesto della celiachia.
La determinazione di IgA anti-transglutaminasi risultata negativa (in coincidenza con IgA totali nella norma) è attendibile per escludere la celiachia.
La negatività della calprotectina esclude ragionevolmente processi infiammatori gastrointestinali.
Resta da esplorare soltanto la funzionalità pancreatica: amilasemia pancreatica, lipasi e esame delle feci (elastasi) per escludere patologie organiche. Se ciò è nella norma bisogna considerare l'ipotesi diagnostica di un disturbo funzionale (sindrome intestino irritabile).
La determinazione di IgA anti-transglutaminasi risultata negativa (in coincidenza con IgA totali nella norma) è attendibile per escludere la celiachia.
La negatività della calprotectina esclude ragionevolmente processi infiammatori gastrointestinali.
Resta da esplorare soltanto la funzionalità pancreatica: amilasemia pancreatica, lipasi e esame delle feci (elastasi) per escludere patologie organiche. Se ciò è nella norma bisogna considerare l'ipotesi diagnostica di un disturbo funzionale (sindrome intestino irritabile).
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
In realtà io ho fatto anche una colon con istologico,sia colon che ileo risulta una flogosi cronica attiva o diagnosi differenziale con enterocolite
Ma visibilmente la colon risulta perfetta
Mi chiedo se fosse il crohn come mi ha detto il Gastr è possibile mai che la proteina C reattiva e la calprocrettina ripetute più volte risulti sempre nella norma. ..?
Addirittura calpro 7
Grazie in anticipo
Ma visibilmente la colon risulta perfetta
Mi chiedo se fosse il crohn come mi ha detto il Gastr è possibile mai che la proteina C reattiva e la calprocrettina ripetute più volte risulti sempre nella norma. ..?
Addirittura calpro 7
Grazie in anticipo
[#3]
Per la diagnosi di m. di Crohn, in assenza di quadro istologico conclamato e tipico della malattia, bisogna correlare le condizioni endoscopiche/istologiche con il quadro clinico complessivo (sierologia, sintomi, radiologia). Il medico che ha potuto visitarla ha ovviamente un complesso di informazioni migliore e può indirizzarsi verso la diagnosi, il consulto online ha dei limiti ovvi.
Per quel che riguarda la calprotectina fecale, è indice - come già scritto - di infiammazione attiva della mucosa gastroenterica e nella situazione di m. di Crohn in remissione è nella norma.
Per quel che riguarda la calprotectina fecale, è indice - come già scritto - di infiammazione attiva della mucosa gastroenterica e nella situazione di m. di Crohn in remissione è nella norma.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#4]
Utente
Dottore ho capito che la PCR e la Calprocretina fecale indica solo l’inffiammazione, ma se le ripeto più volte in un anno e risultano SEMPRE negative è da escludere il crohn?
Magari è stata fatta una diagnosi sbagliata anche perché dalla colon non si è visto niente visibilmente
Capisco la remissione, ma non penso che se ripeto 100 volte PCR e Calprocretina risultano sempre negative
Magari è stata fatta una diagnosi sbagliata anche perché dalla colon non si è visto niente visibilmente
Capisco la remissione, ma non penso che se ripeto 100 volte PCR e Calprocretina risultano sempre negative
[#5]
Dagli elementi che mi fornisce non si può diagnosticare m. di Crohn, ma la calprotectina - ribadisco ancora una volta - non serve a fare diagnosi, ma a stabilire la presenza e l'intensità di infiammazione (è elevata anche in altre malattie infiammatorie).
Quando la m. di Crohn è in remissione clinica è ancor più difficile fare diagnosi, quindi - poiché io non posso visitarla perché siamo in un consulto online - devo presumere che la diagnosi di m. di Crohn, fatta dal medico che l'ha visitata, si fondi su comprovati aspetti clinici che correlino con i dati endoscopici (non inequivocabili di per sé).
Il quesito che ha aperto questo consulto era relativo alla sintomatologia clinica in assenza di elementi positivi strumentali e la mia opinione su quel quadro è di tipo "funzionale"; poi lei ha aggiunto il risultato di una indagine endoscopica/istologica con le conclusioni di "flogosi cronica attiva" in ileo e devo dirle che questo quadro è suggestivo per m. di Crohn, ma non è "sicuramente" diagnostico. La diagnosi espressa dal suo medico è ragionevole, ma non autorizza una terapia aggressiva perché i parametri infiammatori sono irrilevanti e non sono presenti complicanza. In conclusione la terapia - a mio avviso - dovrà essere fondamentalmente sintomatica (a meno che non stia prendendo farmaci e non me lo abbia segnalato).
Quando la m. di Crohn è in remissione clinica è ancor più difficile fare diagnosi, quindi - poiché io non posso visitarla perché siamo in un consulto online - devo presumere che la diagnosi di m. di Crohn, fatta dal medico che l'ha visitata, si fondi su comprovati aspetti clinici che correlino con i dati endoscopici (non inequivocabili di per sé).
Il quesito che ha aperto questo consulto era relativo alla sintomatologia clinica in assenza di elementi positivi strumentali e la mia opinione su quel quadro è di tipo "funzionale"; poi lei ha aggiunto il risultato di una indagine endoscopica/istologica con le conclusioni di "flogosi cronica attiva" in ileo e devo dirle che questo quadro è suggestivo per m. di Crohn, ma non è "sicuramente" diagnostico. La diagnosi espressa dal suo medico è ragionevole, ma non autorizza una terapia aggressiva perché i parametri infiammatori sono irrilevanti e non sono presenti complicanza. In conclusione la terapia - a mio avviso - dovrà essere fondamentalmente sintomatica (a meno che non stia prendendo farmaci e non me lo abbia segnalato).
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 740 visite dal 07/09/2024.
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