Appendicite o no?

Salve, sono una ragazza di 20 anni e sono stata al pronto soccorso per un dolore localizzato nella fossa iliaca destra, che si estende anche verso la schiena in zona lombare.
Premetto che soffro di rettocolite ulcerosa (RCU) e come terapia assumo Asacol Mesalazina.
Questo dolore mi ha preoccupato, anche se non ho avuto febbre né vomito, solo un po’ di nausea, che attribuisco forse all’ansia.
In pronto soccorso mi hanno effettuato un esame del sangue completo e, in considerazione dei risultati, intendevano dimettermi senza ulteriori approfondimenti, poiché le analisi erano perfette e la PCR era bassissima, escludendo secondo loro appendicite (di cui io sospettavo e temevo).
Tuttavia, poiché il dolore persisteva ho insistito per una TAC senza mezzo di contrasto, di cui riporto il referto:
- Esame eseguito senza somministrazione ev di mdc in regime di urgenza.

- Non si evidenzia aria libera in addome.

- Non si riscontrano versamenti endo né retroaddominali.

- L'appendice vermiforme non è distinguibile.

- Abbondante coprostasi in sede cecale, del colon ascendente e del sigma, in assenza di livelli idroaerei significativi.

- Compatibilmente con un esame eseguito senza somministrazione di mdc, gli organi parenchimali addominali (fegato, pancreas, milza, surreni) appaiono nella norma per morfovolumetria.

- Colecisti distesa, con fango biliare, priva di formazioni litiasiche evidenziabili con la metodica.
VBI non dilatate.

- Reni in sede, con rapporto cortico-midollare conservato.

- Vescica moderatamente distesa a profili regolari.

- Non si riscontrano linfonodi patologici lungo il decorso dei principali vasi retroperitoneali ed in sede otturatoria ed inguinale.

- Formazione cistica annessiale destra di dimensioni centimetriche.
Questa mattina ho consultato il mio medico curante.
Anche lui ha confermato che il dolore è dovuto all’abbondante coprostasi in sede cecale.
Tuttavia, il fatto che l’appendice non sia stata visibile nella TAC mi preoccupa.
Dovrei approfondire ulteriormente?

Riporto qui sotto i valori ematici fuori range:
- Glucosio: 102 mg/dL (range: 74-100 mg/dL)
- Bilirubina diretta: 0, 52 mg/dL (range: fino a 0, 3 mg/dL)
- Potassio: 3, 4 mEq/L (range: 3, 5-5, 2 mEq/L)
- SG-Esame Emocromocitometrico: 12, 28 (range: 4, 00-10, 00)
- Anisocitosi eritrocitaria (RDW-SD): 36, 8 (range: 37, 0-54, 0)
- Linfociti: 4, 06 (range: 1, 00-4, 00)
Il mio medico curante mi ha inoltre prescritto acido ursodesossicolico per il fango biliare.
Il pronto soccorso mi ha dimessa con una terapia a base di Movicol (che ho già assunto in passato per problemi di stitichezza, prescrittomi dal centro che mi segue per la RCU) e con l'indicazione di mantenere un'abbondante idratazione.
La diagnosi è stata: stipsi, non specificata.
Questo dolore è davvero attribuibile a questo, come mi hanno detto in pronto soccorso e il medico curante?
Vi ringrazio in anticipo per le vostre delucidazioni e consigli.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
La procedura diagnostica è corretta e non c'è motivo di pensare a un'appendicite.
L'impostazione terapeutica del suo medico è condivisibile.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Dottore la ringrazio per la sua celere risposta.
L’unica cosa che non mi spiego è come mai questo dolore persiste, spero si risolva una volta evacuate queste feci di troppo . Questa cosa mi lascia altresì interdetta perché non mi sembra di avere avuto problemi di evacuazione nell’ultimo mese, in passato nei mesi precedenti si, ma nel mese di Luglio no.
Comunque avviserò anche il centro che mi segue per RCU.
Cordialmente.
[#3]
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Comunque tra i risultati delle analisi fuori range ho sbagliato a scrivere un valore, ho i leucociti a 12,38 (4,00-10,00).
[#4]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
La leucocitosi è modesta, la PCR è nella norma e la clinica non è indicativa per una appendicite acuta. Comunque è certamente una ottima decisione quella di avvisare gli specialisti che la seguono per la colite ulcerosa.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#5]
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Salve dottore, mi perdoni se scrivo ancora ma spero lei mi risponderà.
Nonostante io stia assumendo lassativi e stia andando in bagno, sento ancora dolore, sempre nella parte destra in basso dell’addome che si irradia alla zona lombare e a volte mi prende anche la gamba. Io mi sto davvero preoccupando, anche se la tac non ha evidenziato nulla di anomalo, mi chiedo se il fatto che io avessi molte feci possa influenzare la qualità dell’immagine della tac e quindi non si sono viste neoplasie o altro. Sto davvero impazzendo e non so quali accertamenti fare, ho davvero paura possa essere qualcosa di grave e di non prenderlo in tempo . La ringrazio in anticipo
[#6]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Non deve pensare lei a quali accertamenti fare, altrimenti l'ansia aumenta.
Come aveva scritto, consulti i medici che la seguono già per la colite ulcerosa e potranno indirizzarla al meglio.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#7]
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
Purtroppo io sono della Puglia e il centro che mi segue è a Roma. Li ho contattati per e-mail mandando referto del PS e chiedendo cosa avrei potuto fare, e mi hanno risposto: Non provvedimenti specifici sulla
Base della documentazione di Ps.
Se ci manda impegnativa per Visita Gastroenterologica, le prenotiamo un controllo a breve . Magari chiederò se posso fare anche qui qualche esame diagnostico oppure concordo di farlo da loro, perché affrontare un viaggio per una semplice visita non vale la pena
[#8]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Io penso che lei non debba fare "qualche esame diagnostico", ma se vuole affrontare correttamente il problema è necessario che sia seguita dallo specialista gastroenterologo nella località in cui si trova o che le è facile raggiungere. La visita medica non è "una semplice visita", ma fa parte del follow up nel caso di malattie croniche e serve proprio per chiarire qual è la procedura diagnostica e terapeutica da seguire in caso di insorgenza di sintomi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.