Terapia seguita per curare sibo/imo

Salve,
ho fatto un primo ciclo di 15 giorni di:

-vagilen 250 mg cps --> 2 compresse tre volte al giorno per 2 settimane
-ciproxin 500 mg-->1 compressa ogni 12 ore lontano dai pasti per 2 settimane


dopo aver verificato che la sibo era stata debellata, 4 settimane dalla fine della terapia di eradicazione, il medico mi ha dato una terapia di mantenimento a base di:

- normix 8 capsule al giorno per 14 giorni
-relaxcol compresse --> 1 cpressa dopo pranzo e cena per un mese


dopo 15 giorni dalla fine dell'assunzione di normix
- di nuovo normix 8 capsule al giorno per 14 giorni

Dopo la fase di eradicazione avevo ancora i sintomi pure essendo risultata negativa al breathe test di verifica
poi à meta della fase di mantenimento intorno al 20 giorno mi sono cominciata a sentire meglio mangiando tutto

il problema è che ora sto facendo il secondo ciclo di normix e mi sento di nuovo male e mi rigonfio

E' possibile che per aver mangiato troppo o male nei giorni di sospensione tra un ciclo di normix e un altro mi sia potuta tornare la SIBO?

C'è da dire che purtroppo nella stessa fase di sospensione ho dovuto assumere per 5 giorni (2 vv al giorno) augmentin per una infezione al piede.


Non so cosa fare, stavo cominciando a sentirmi meglio adesso sono quasi alla fine della terapia di mantenimento e sto di nuovo male...

Help!
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Probabilmente alla conclusione della terapia attuale potrà essere di giovamento l'introduzione di probiotici specifici per facilitare il riequilibrio del patrimonio batterico. È utile un primo ciclo con probiotici contenenti Bifidobatteri seguito da un secondo ciclo di probiotici contenenti Lattobacilli (Lactobacillus rhamnosus).

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
Grazie, quindi lei esclude possa essermi tornata gia la sibo?
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Mi sembra poco probabile.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.