Calo di ferritina e sideremia in colon irritabile?

Salve.
Come indicato nel titolo sono a chiedere se al colon irritabile si possono associare cali di sideremia e ferritina?
Grazie in anticipo a chi mi risponderà! Attualmente non ho una diagnosi ben definita, mi hanno solo accennato un possibile colon irritabile ma, nonostante le accortezze prese in fase di alimentazione, la mia situazione non migliora.
Per questo, dubito fortemente che si tratti di colon irritabile, anche perché sono ormai 2 anni che non riesco ad avere una vita normale dal punto di vista alimentare e di regolarità intestinale, soprattutto nelle evacuazioni (alvo diarroico).
In modo casuale, mi sono accorto che negli ultimi mesi, la ferritina cala sempre più.
Ecco dunque il motivo della mia domanda...
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Non ci sono relazioni dirette tra sindrome dell'intestino irritabile (correttamente diagnosticato) e ipoferritinemia.
Livelli bassi di ferritina nel sangue indicano scarse riserve di ferro nell'organismo.
Oltre ai parametri direttamente correlati al metabolismo dl ferro (sideremia e transferrina), all'emocromo (quantità di emoglobina) e del rilevo di sangue occulto nelle feci, è utile approfondire l'eventuale deficit nutrizionale e - in considerazione della sintomatologia intestinale - altre possibilità di difetti di assorbimento con il riscontro di IgA antitransglutaminasi (e IgA totali) per escludere celiachia. Utile infine l'approfondimento sul versante reumatologico con esami sierologici.
Inoltre è utile sapere se sta assumendo farmaci che inibiscono l'acidità gastrica.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Gentile Dott. Scuotto, grazie per avermi risposto.
- Cosa intende quando dice "è utile approfondire l'eventuale deficit nutrizionale"?
- Per il "versante reumatologico", a che patologie ed esami si riferisce? Nel mio caso, posso direLe di essere negativo agli esami della tiroide (FT3, FT4, TSH);
- Per i farmaci che inibiscono l'acidità gastrica, penso faccia riferimento agli IPP giusto?! Se così fosse, non faccio uso di questi farmaci.
La ringrazio per il gentile confronto!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Per quel che riguarda il deficit nutrizionale, oltre alla valutazione sierologica della celiachia (antitransglutaminasi IgA) come già evidenziato, è utile rilevare vit B12, folatemia, calcemia, fosfatemia, vit D, ecc.
Per quel che riguarda la reumatologia oltre all'emocromo le indagini di laboratorio comprendono: PCR, Fattore reumatoide (IgM e IgA), ANA, ENA, Anticitrullina, C3, C4, Uricemia.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
Utente
Utente
Ancora grazie per la risposta. Per quel che riguarda il deficit nutrizionale, a parte un lieve calo di cupremia, ho avuto un forte calo di vitamina D causato da questa problematica (valore sceso circa a 4). Ho fatto una prima terapia di 50000ui ogni 15 giorni per 3 mesi. Dopo un mese ho ricontrollato il valore che si attestava intorno ai 40. Tuttavia, dopo 3 mesi ho ricontrollato nuovamente il valore per vedere che ero nuovamente in carenza (valore intorno ai 20). Ho rifatto una terapia con 25000ui ogni 7 giorni per 3 mesi e, attualmente, sono in terapia di mantenimento con 2000ui da prendere a giorni alterni. Anche questo "quadro" non so quanto possa essere specifico di un colon irritabile...Lei cosa pensa?
Per il resto degli esami, parlerò con il medico per poterli effettuare e, magari, condividerli con anche con Lei tramite questa piattaforma. Ancora grazie!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
La sindrome dell'intestino irritabile non ha relazioni con le alterazioni dei parametri riferiti.
La sintomatologia clinica con diarrea e le carenze nutrizionali parziali evidenziate dovranno essere completate con gli esami indicati, in particolare quelli relativi alla celiachia (IgA totali e IgA anti-transglutaminasi).

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#6]
Utente
Utente
Gentile Dottore, in attesa di effettuare esami diagnostici, mi chiedevo: la celiachia può essere causa di sangue occulto nelle feci (oltre alle tante altre)?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Im genere nella celiachia non c'è riscontro di positività per sangue occulto nelle feci; si tratta di una eventualità rara possibile in alcuni casi di diarrea particolarmente intensa.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#8]
Utente
Utente
Ho eseguito esame sangue occulto delle feci (su 3 campionamenti) ed in 3 giorni differenti. Oggi ho ricevuto esito di negatività su tutti e tre i campioni. Per ora, resta ancora non definita la causa di calo di ferritina e sideremia associata a diarrea e feci male odoranti (tipo odore acido).

Per la intolleranze vorrei fare due precisazioni:
- qualche anno fa, feci breath test per valutare se la causa di questi problemi fosse causata da eventuale intolleranza al lattosio. Risultai positivo. Da quel momento, seguo meticolosamente una dieta priva di lattosio senza, però, aver riscontrato effettivi benefici sui sintomi gastrointestinali;
- per l'intolleranza al glutine, ho visto che mi fecero eseguire esami iga e igg antitrasglutaminasi, dove le IGA risultarono dubbie. Di conseguenza, mi fecero eseguire iga e igg anti-endomisio e anti-gliadina deamidata dove risultarono negativi. Si concluse per negatività alla celiachia. Allo stato attuale, il medico propone nuovamente screening celiachia con valutazione di anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio e IGA totali. Mi chiedevo, può essere che la celiachia non sia stata valutata bene in passato?

Infine volevo fareLe un'ultima domanda. Ho notato che i sintomi si accentuano principalmente quando mangio cibi più grassosi (esempio banale, anche una semplice cotoletta oppure una semplice orata fatta non bollita ma in padella). Su internet mi è capitato di leggere un articolo sulla valutazione dei grassi fecali ma non ho ben capito come vada eseguito il test (chi parla di 72h e chi non) e se, nel caso, debba essere fatta una certa preparazione (tipo assumere una certa quantità di grassi durante l'esecuzione dell'esame. Potrebbe darmi indicazioni in merito ai dubbi indicati?

Come sempre, La ringrazio per il gentile confronto!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Lasci perdere i test che trova su internet e si affidi al suo medico per quel che riguarda le analisi da fare.
Le ho già esposto gli esami che ritengo utili in una precedente risposta.
Se c'è stata poca chiarezza nel passato è corretto ripetere i test per celiachia come ha disposto il suo medico.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Gentile Dottore,

durante il colloquio con il mio curante, in attesa di eseguire esami ematici, mi ha prescritto una cura con 1 compressa di Pantorc e 1 compressa di Debridat 150 al giorno per un mese. Mi ha anche indicato di continuare a mangiare come ho sempre fatto, ad eccezione dei latticini, per non alterare i risultati degli esami per la celiachia.

Volevo chiederLe, poiché ho effettivamente notato dei benefici, se l'uso di questi due farmaci possa portare a miglioramenti anche in caso di celiachia. Oppure, nel caso di celiachia, l'assunzione di questi farmaci sarebbe stata inutile, dato che si tratta di un'intolleranza tale da non portare benefici clinici?
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Direi di accogliere il miglioramento dei sintomi e di attendere la risposta degli esami.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#12]
Utente
Utente
Gentile dottore, La aggiorno in merito alla mia situazione. Purtroppo, la cura indicata dal medico curante che, solo nei primi giorni sembrava portare benefici, non è andata a buon fine. Per quanto riguarda gli esami diagnostici, Le avevo riferito negatività per sangue occulto nelle feci. Ho eseguito anche:
- Anticorpi anti endomisio (IGA) <1:10 [valore di riferimento per negatività <1:10]
- IGA totali 389 [70 - 400]
- Anticorpi anti endomisio (IGG) <1:10 [valore di riferimento per negatività <1:10]
- Ab anti-transglutaminasi 6,2 [negativo <12]
- Ab anti-transglutaminasi (IGG) <0,6 [assenti < 7]
Questi esami sono sufficienti ad escludere la celiachia? Nel 2022, uscii debolmente positivo alle iga anti-transglutaminasi. Adesso invece sono uscito negativo. Potrebbe trattarsi di un errore commesso da uno dei due laboratori oppure troverebbe una possibile spiegazione?

Un'ultima cosa, condivido il breath test al lattosio per comprendere se la mia è un'intolleranza severa o meno (non essendoci i range di riferimento). Faccio questo perchè vorrei capire se gli alimenti dove viene indicato "potrebbe contenere tracce di latte/lattosio/derivati del latte" debbano essere esclusi oppure no

Valori di H2 rilevati ogni 30 minuti st
TEMPO 0' 3,0 ppm
TEMPO 30' 7,0 ppm
TEMPO 60' 7,0 ppm
TEMPO 90' 18,0 ppm
TEMPO 120' 23,0 ppm
TEMPO 150' 32,0 ppm
TEMPO 180' 32,0 ppm
TEMPO 210' 33,0 ppm
TEMPO 240' 35,0 ppm
Valori di CH4 st
tempo 0' 15,0 ppm
tempo 30' 17,0 ppm
tempo 60' 21,0 ppm
tempo 90' 21,0 ppm
tempo 120' 25,0 ppm
tempo 150' 27,0 ppm
tempo 180' 27,0 ppm
tempo 210' 23,0 ppm
tempo 240' 21,0 ppm
[#13]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
La celiachia è esclusa se il test è stato praticato in condizioni di alimentazione senza esclusione di glutine.
L'intolleranza al lattosio non ha una "gravità". Si tratta di verificare empiricamente qual è la quantità moderata che sopporta. È preferibile evitare il consumo di latte e latticini (mozzarella, stracchino, ricotta, ecc.) o di sceglierli nella forma in commercio "priva di lattosio".
Se non è a conoscenza della presenza di lattosio in un alimento, è preferibile assumere 1-2 cp di lattasi prima di consumare il pasto.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#14]
Utente
Utente
Dottore, grazie per la risposta. Non mi è molto chiaro se io debba escludere anche gli alimenti con riportato "può contenere tracce di lattosio, latte o derivati del latte". Chiedo perché ho visto che le fette biscottate (che mangio ogni mattina anche da quando mi è stata fatta diagnosi di intolleranza al lattosio) riportano questa cosa, così come le salsicce, alcune hamburger e tanti altri alimenti che pensavo non contenessero il latte (o derivati). Ritiene che sia stato poco meticoloso nel selezionare gli alimenti opportuni per il regime alimentare che devo seguire e che dovrei fare attenzione anche a questi dettagli (tenendo conto che i sintomi intestinali persistono?
[#15]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
Il malassorbimento di lattosio è un problema quantitativo. Il deficit di lattasi (l'enzima che digerisce il lattosio) è quasi sempre parziale, quindi la dose tollerabile dipende dalla situazione individuale. Tracce minime non riescono per solito a determinare problemi, tuttavia la quantità tollerabile potrà valutarla solo in base all'esperienza, Provi a utilizzare le compresse di lattasi prima dei pasti per migliorare la digeribilità,

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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