Recidiva per reflusso gastroesofageo

Buonasera,
sono un ragazzo di oramai 26 anni, che in passato ha sofferto di reflusso gastroesofageo persistente, confermato da ph impedenziometria 24h, manometria esofagea e gastroscopia che ha rilevato solo cardias lievemente beante senza danni all'esofago.
l'unico sintomo che percepivo era il bruciore al petto costante pur avendo tentato diverse terapie farmacologiche.
Da un anno e mezzo a questa parte ho avuto un periodo esente da tutti questi problemi, dove prendevo qualche compressa di neobiancid e lucen da 20 mg all'occorrenza.
Mangiavo e bevevo ciò che volevo, senza alcun riguardo ma nonostante ciò non avevo particolari sintomi.
Nell'ultimo periodo a causa dello stress lavorativo ho accumulato molto peso e smesso di praticare sport passando da 67kg a 72, 5 kg, (altezza 171 cm) e proprio 10 giorni fa ho avuto una forte recidiva che persiste al momento nonostante il trattamento di 40mg + 40mg di lucen al giorno, domperidone 3 volte al giorno e reopen + neobianacid dopo i pasti principali e prima di coricarmi.
Ho iniziato anche a seguire una dieta sana e alzato la testata del letto, iniziato a rifare sport e perso 2, 5 kg ma nonostante ciò a 10 giorni i sintomi persistono e ho paura che possano accompagnarmi per diverso tempo come l'ultima volta e non lasciarmi in pace.
In passato ho sofferto molto anche mentalmente a livello di stress e ansia della mia situazione cronica, e non vorrei dover riaffrontare tutto ciò.
Secondo voi devo preoccuparmi e affrontare un altro periodo duro nella mia vita o passerà a breve, tenendomi meticolosamente alla cura?


Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.9k 210 67
L'approccio terapeutico è piuttosto energico e il dosaggiio 40+40 di Lucen mi sembra decisamente eccessivo. È importante che il domperidone venga assunto almeno 20 minuti prima del pasto e non immediatamente prima, potrebbe risultare più efficace l'alginato rispetto al magaldrato (dopo i pasti e soprattutto la sera prima di andare a letto).
Per quel che riguarda l'alimentazione vanno evitate bevande gasate e/o con schiuma per qualche mese.
Non ha segnalato se è fumatore. Se non lo è la terapia ha buone possibilità di risolvere il problema, se invece è fumatore deve smettere o i benefici saranno scarsi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Buonasera Dott. Scuotto,
la ringrazio di cuore per la pronta risposta. Non fumo più da circa 2 anni, in passato fumavo qualche sigaretta ogni tanto.
Posso secondo lei già abbassare il dosaggio del lucen? Non otterrei magari un effetto rebound, sopratutto ora che ho sintomi?
Dimenticavo di dirle che assumo anche 2 compresse al giorno di olio essenziale di lavanda da 80 mg per prevenire l'ansia.

A cosa può essere dovuto questa recidiva? Credevo di aver risolto definitivamente il problema, ma ora ho veramente paura e sono molto sconfortato di precipitare nel baratro come anni fa.

Grazie ancora.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.9k 210 67
Il rebound da PPI è sempre possibile e va accompagnato con l'utilizzo di agenti protettivi del tipo già citato (alginato, poliprotect...) a dosaggio pieno per tempo prolungato, tuttavia per effetto rebound si intende più correttamente la ripresa dei sintomi alla sospensione del farmaco dopo che essi sono scomparsi; nel suo caso i sintomi persistono, quindi sarebbe più corretto parlare di inefficacia o parziale efficacia della terapia.
Le ricorrenze (più che recidive) della sintomatologia da reflusso gastroesofageo sono piuttosto frequenti e le possibili concause sono molteplici; lei ha citato un modesto sovrappeso (che sta rientrando), un'alimentazione con qualche irregolarità e un periodo stressante da lavoro.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Scuotto,
la ringrazio per la risposta. Provvedo subito innanzitutto a sostituire il malgadrato con l'alginato (Malox reflu rapid) come da sue indicazioni. Per quanto riguardo il resto della terapia, il dosaggio del lucen posso già ridurlo magari gradualmente a 40+20, poi 20+20 e infine 20 o meglio aspettare faccia effetto prima di ridurlo?
Sul piano alimentare starò sicuramente molto attento nei prossimi mesi, e sto già provando a ridurre stress e peso.

Secondo lei quanto inizierò a stare meglio per poi non avere più sintomi? Ho veramente il timore che nonostante le accortezze, questo fastidio non passi più.

Grazie di cuore.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.9k 210 67
Non è importante effettuare riduzione graduale per la sospensione di esomeprazolo. È utile prevenire i sintomi da rebound nel momento in cui si decide di sospenderlo come già illustrato. I tempi di miglioramento sono individualmente variabili, ma in genere nell'arco di un mese la sintomatologia varia: diviene dapprima episodica per poi regredire.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#6]
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Scuotto,
ci tenevo a darle un aggiornamento circa il mio stato di salute. Da qualche giorno gli episodi di dolore al torace sono diminuiti leggermente in quantità, ma purtroppo nonostante stia osservando meticolosamente dieta e terapia non sono ancora scomparsi del tutto e sono fastidiosi, creandomi un forte stato di ansia circa il fatto che magati non spariranno mai.
Da qualche giorno ho sostituito il domperidone con il levopraid ( 15gt prima dei pasti x 3 volte), e il riopan con il maloox reflu rapid 2 bustine dopo ogni pasto e prima di coricarmi, sempre accompagnato da neobianacid al bisogno e dopo i pasti e continuando l'esomeprazolo 40+40mg. Per quanto riguardo il mio peso attuale sono sceso a 69.5kg.
E' normale che non sia ancora guarito o sto forse sbagliando qualcosa?

Grazie di cuore dottore.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.9k 210 67
Quando ho utilizzato i termini "piuttosto energico" ed eccessivo" nei confronti della terapia impostata intendevo dire che un approccio più "soft" darebbe un risultato migliore. Dovrà essere seguito nel tempo da uno specialista di riferimento per adeguare i farmaci alla dose minima efficace per ottenere benefici duraturi.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Buon pomeriggio Dott. Scuotto,
la ringrazio nuovamente per la disponibilità dimostrata.
Sono passate 3 settimane oramai dall’inizio della terapia, dovendo ridurre immagino il lucen, a quanto posso scendere secondo lei come dose? 40 +20 e poi scalare o direttamente a un 20 +20?

Secondo lei può essere questa forte dose di farmaco che ritarda la guarigione?

La ringrazio di cuore e le porgo cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.9k 210 67
Ho già scritto che la riduzione graduale del dosaggio non è di utilità e che questa impostazione terapeutica, anche alla luce della risposta della sintomatologia, non mi sembra efficace.
In un consulto online non è possibile affrontare i dettagli individuali sulla terapia, ma soltanto contribuire con orientamenti: la decisione sulla posologia e sull'opportunità di scelta di un farmaco dovrà prenderla il medico che può visitarla.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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