Colonscopia sedazione cosciente o profonda
Buongiorno,
a maggio ho effettuato colonscopia per disturbi intestinali e valore di calprotectina a 270 dopo aver effettuato 3 mesi di Pentacol (originariamente calprotectina a 390).
Purtroppo l'esame non è stato completato, in quanto avevo dolori lancinanti, e l'esame è stato interrotto dopo poco, a seguito di visione del solo sigma (niente da segnalare in quella parte).
La colonscopia a mio avviso è stata effettuata in maniera quanto meno discutibile, in quanto già ero agitato, e in più sono rimasto 40 minuti sulla barella in attesa; appena entrato in sala endoscopica, mi hanno messo la farfallina (midazolam 3.5 e fentanil 100) e sono partiti subito con l'esame.
Purtroppo ero tesissimo e il personale medico mi "sgridava" intimandomi di tranquillizzarmi, altrimenti non sarebbero riusciti ad effettuare l'esame.
Il dolore è stato qualcosa di veramente allucinante.
Il mio gastroenterologo (che non è il medico che mi ha effettuato direttamente l'esame), mi ha consigliato di effettuarla nuovamente, ma in sedazione profonda con anestesista e propofol.
Ho però avuto modo di farmi successivamente visitare dal primario dell'ospedale nel quale ho fatto la colonscopia, che mi ha rassicurato in merito al fatto che non sono presenti patologie (bensì solo un rettocele), l'addome è perfetto, e la calprotectina lievemente elevata può essere dovuta proprio a questo rettocele, in quanto ristagnano le feci, e aumenta contestualmente il valore infiammatorio.
Il primario mi ha consigliato di completare la colonscopia, solamente a scopo di "prevenzione", con lei direttamente, in tutta tranquillità a fine settembre, e soprattutto con una sedazione fatta come si deve (mi ha detto che devo assopirmi, non me la farebbe mai se fossi completamente sveglio).
Secondo voi è meglio rifarla in sedazione profonda per essere più sicuri della riuscita, oppure potrei procedere con una sedazione cosciente con il primario dell'ospedale?
La mancata riuscita della colonscopia di maggio, è stata imputata dal primario ad una scarsa manualità dell'operatore.
Io sono veramente molto in dubbio e preoccupato.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Buona giornata.
a maggio ho effettuato colonscopia per disturbi intestinali e valore di calprotectina a 270 dopo aver effettuato 3 mesi di Pentacol (originariamente calprotectina a 390).
Purtroppo l'esame non è stato completato, in quanto avevo dolori lancinanti, e l'esame è stato interrotto dopo poco, a seguito di visione del solo sigma (niente da segnalare in quella parte).
La colonscopia a mio avviso è stata effettuata in maniera quanto meno discutibile, in quanto già ero agitato, e in più sono rimasto 40 minuti sulla barella in attesa; appena entrato in sala endoscopica, mi hanno messo la farfallina (midazolam 3.5 e fentanil 100) e sono partiti subito con l'esame.
Purtroppo ero tesissimo e il personale medico mi "sgridava" intimandomi di tranquillizzarmi, altrimenti non sarebbero riusciti ad effettuare l'esame.
Il dolore è stato qualcosa di veramente allucinante.
Il mio gastroenterologo (che non è il medico che mi ha effettuato direttamente l'esame), mi ha consigliato di effettuarla nuovamente, ma in sedazione profonda con anestesista e propofol.
Ho però avuto modo di farmi successivamente visitare dal primario dell'ospedale nel quale ho fatto la colonscopia, che mi ha rassicurato in merito al fatto che non sono presenti patologie (bensì solo un rettocele), l'addome è perfetto, e la calprotectina lievemente elevata può essere dovuta proprio a questo rettocele, in quanto ristagnano le feci, e aumenta contestualmente il valore infiammatorio.
Il primario mi ha consigliato di completare la colonscopia, solamente a scopo di "prevenzione", con lei direttamente, in tutta tranquillità a fine settembre, e soprattutto con una sedazione fatta come si deve (mi ha detto che devo assopirmi, non me la farebbe mai se fossi completamente sveglio).
Secondo voi è meglio rifarla in sedazione profonda per essere più sicuri della riuscita, oppure potrei procedere con una sedazione cosciente con il primario dell'ospedale?
La mancata riuscita della colonscopia di maggio, è stata imputata dal primario ad una scarsa manualità dell'operatore.
Io sono veramente molto in dubbio e preoccupato.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Buona giornata.
[#1]
Mi fiderei delle considerazioni e suggerimenti del primario
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Cosentino,
alla fine ho dato fiducia al primario, e fissato una colonscopia di prevenzione per fine settembre.
Nel frattempo mi è stata data una cura a base di:
- Normix 6gg al mese fino a settembre (quindi luglio, agosto, settembre);
- Asacol 800 una compressa prima di coricarmi, fino all'esame, tutti i giorni;
- Emorsan gel da applicare due volte al gg;
- Peptazol 1 compressa alla mattina a digiuno;
Prima dell'esame devo ripetere calprotectina, SOF 1 campione (non mi era stato segnato in precedenza, causa emorroidi di III grado, ma lei ha preferito segnarmi anche questo per completezza) e ricerca HP nelle feci. Poi colonscopia.
Ho notato solamente che, come succedeva con Pentacol, ogni tanto trovo nelle feci le compresse di Asacol; a volte solo l'involucro rosso, altre volte la compressa aperta con esposto il contenuto bianco, mentre altre volte ancora (più raro) la compressa intera. So però che è un'evenienza abbastanza frequente, e la dottoressa mi ha detto di continuare senza indugi.
I sintomi che sono rimasti sono un pò di fastidio alla pancia in basso (più verso sinistra), e doloretti / fastidi nella zona tra pancia e stomaco a destra, con un pò di aria (specialmente al mattino). Le feci sono perlopiù molto dure all'inizio dell'evacuazione (con a volte un pochino di muco), per poi essere più morbide e facilmente evacuabili.
Cosa ne pensa Dott. Cosentino?
Grazie e buona giornata.
alla fine ho dato fiducia al primario, e fissato una colonscopia di prevenzione per fine settembre.
Nel frattempo mi è stata data una cura a base di:
- Normix 6gg al mese fino a settembre (quindi luglio, agosto, settembre);
- Asacol 800 una compressa prima di coricarmi, fino all'esame, tutti i giorni;
- Emorsan gel da applicare due volte al gg;
- Peptazol 1 compressa alla mattina a digiuno;
Prima dell'esame devo ripetere calprotectina, SOF 1 campione (non mi era stato segnato in precedenza, causa emorroidi di III grado, ma lei ha preferito segnarmi anche questo per completezza) e ricerca HP nelle feci. Poi colonscopia.
Ho notato solamente che, come succedeva con Pentacol, ogni tanto trovo nelle feci le compresse di Asacol; a volte solo l'involucro rosso, altre volte la compressa aperta con esposto il contenuto bianco, mentre altre volte ancora (più raro) la compressa intera. So però che è un'evenienza abbastanza frequente, e la dottoressa mi ha detto di continuare senza indugi.
I sintomi che sono rimasti sono un pò di fastidio alla pancia in basso (più verso sinistra), e doloretti / fastidi nella zona tra pancia e stomaco a destra, con un pò di aria (specialmente al mattino). Le feci sono perlopiù molto dure all'inizio dell'evacuazione (con a volte un pochino di muco), per poi essere più morbide e facilmente evacuabili.
Cosa ne pensa Dott. Cosentino?
Grazie e buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 797 visite dal 04/07/2024.
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