Terapia ileite terminale
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 21 anni.
Dopo anni di stipsi con sangue nero nelle feci (con episodio subocclusivo), due appendiciti (ultima ha portato all’operazione) e dolore in fossa iliaca dx, ho eseguito una colonscopia che riporta: l’ileo terminale è esplorato per circa 25cm ed è caratterizzato da mucosa notevolmente ispessita con aspetto acciottolato fino a circa 20 cm dalla valvola.
L’endoscopista era quindi certo si trattasse di malattia di Crohn.
L’esame istologico non conferma poi l’ipotesi di Crohn al 100%, ma si rileva solamente lieve flogosi cronica.
Ho effettuato poco dopo un’EnteroRM che vede l’ultima ansa ileale contratta e un ispessimento di lunghezza di 22mm coinvolgente la valvola ileocecale.
Mi sono dunque recato da un gastroenterologo che, alla luca degli esami fatti, mi ha prescritto una terapia a base di mesalazina (3gr/die) e flogyl (3cp da 250mg / die), mettendo in evidenza il fatto che talvolta la diagnosi di Crohn è clinica e non sempre l’istologia conferma il referto endoscopico.
Seguo la terapia da 2 giorni circa e, mentre il pentasa non mi arreca disturbo alcuno, noto che il flogyl mi causa sintomi quali congestione nasale e delle orecchie e nausea.
La terapia, secondo il vostro parere, è corretta?
Conviene sospendere il flagyl e parlarne con il GE?
Vi ringrazio per l’eventuale riscontro, vi auguro un buon proseguimento di giornata.
Cordiali saluti
Sono un ragazzo di 21 anni.
Dopo anni di stipsi con sangue nero nelle feci (con episodio subocclusivo), due appendiciti (ultima ha portato all’operazione) e dolore in fossa iliaca dx, ho eseguito una colonscopia che riporta: l’ileo terminale è esplorato per circa 25cm ed è caratterizzato da mucosa notevolmente ispessita con aspetto acciottolato fino a circa 20 cm dalla valvola.
L’endoscopista era quindi certo si trattasse di malattia di Crohn.
L’esame istologico non conferma poi l’ipotesi di Crohn al 100%, ma si rileva solamente lieve flogosi cronica.
Ho effettuato poco dopo un’EnteroRM che vede l’ultima ansa ileale contratta e un ispessimento di lunghezza di 22mm coinvolgente la valvola ileocecale.
Mi sono dunque recato da un gastroenterologo che, alla luca degli esami fatti, mi ha prescritto una terapia a base di mesalazina (3gr/die) e flogyl (3cp da 250mg / die), mettendo in evidenza il fatto che talvolta la diagnosi di Crohn è clinica e non sempre l’istologia conferma il referto endoscopico.
Seguo la terapia da 2 giorni circa e, mentre il pentasa non mi arreca disturbo alcuno, noto che il flogyl mi causa sintomi quali congestione nasale e delle orecchie e nausea.
La terapia, secondo il vostro parere, è corretta?
Conviene sospendere il flagyl e parlarne con il GE?
Vi ringrazio per l’eventuale riscontro, vi auguro un buon proseguimento di giornata.
Cordiali saluti
[#1]
Terapia corretta.
Contatti subito il Collega che le ha prescritto la terapia per valutare l'interruzione del metronidazolo.
Cordiali saluti.
Contatti subito il Collega che le ha prescritto la terapia per valutare l'interruzione del metronidazolo.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Buongiorno, ho contattato il GE e, in attesa della sua risposta ho continuato a prendere flagyl. Questa notte non ho dormito per via di fischi alle orecchie, nausea e vertigine (anche al risveglio ). Ho ricevuto la risposta questa mattina, e mi consiglia di continuare comunque la terapia, dicendo che secondo lui a breve gli effetti collaterali dovrebbero attenuarsi. A questo punto, visto che mi sembra di accusare il colpo in modo abbastanza pesante, cosa mi consiglia di fare? La ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 28/05/2024.
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