Colecistite acuta litiasica e annessi
Preg.mo Dottore, chiedo un parere sulla condizione in cui sono da giorni che mi tiene in uno stato ansioso, anche se non manifesto, per chiarire meglio i sintomi di oggi sono costretta ad una premessa:
tutto forse ha avuto inizio il 10 dicembre dello scorso anno, ho avuto vertigini parossistiche posizionali giornaliere, per cui sono stata costretta a dormire (si fa per dire) immobile con due cuscini ed il giorno a controllare i movimenti del capo, si può immaginare l'accumulo di stress e privazione da sonno. Dopo una serie di esami ed analisi non sono venuta ancora a capo della causa specifica ma in compenso questo stato forse è stata la causa scatenante quattro settimane fa di coliche addominali alla colecisti, due al giorno per 5 giorni circa, con febbre a 38,5°. Ho fatto l'ecografia all'addome ed il risultato non è consolante:
Il fegato ha dimensioni normali e struttura disomogenea sia per cisti semplice sierosa del lobo destro (mm15) sia per sfumata ipoecogenicità del possibile risentimento flogistico del letto epatico colecistico. La colecisti è infatti alterata morfostrutturalmente con discreta distensione, pareti ispessite ed irregolari e contenuto disomogeneo per multipli echi litiasici frammisti a componente solida iperecogena. Non si riscontrano raccolte fluide pericolicistiche o libere nel peritoneo. Non si documentano focalità epatiche.Le vie biliari intra ed extra-epatiche non sono dilatate. All'ilo epatico sono presenti due adenopatie del diametro di mm12 e mm17.Non si riscontrano linfonodi ingranditi al tripode celiaco nè lungo il decorso dei grossi vasi. L'asse spleno portale ha calibro regolare. Pancreas, milza, reni hanno aspetto, forma e dimens.regolari e non presentano dilatazioni patologiche.
Alle analisi del sangue effettuati il 1° febbraio risultano alterati solo i seguenti valori:
ALFA 2 _ 15.6
PROTEINA C REATTIVA AD ALTA SENSIBILITA'_ 1,60
VES _ 46
IL TRACCIATO ELETTROFORESICO ESEGUITO CON TECNICA CAPILLARE NON EVIDENZIA LA PRESENZA DI COMPONENTI ANOMALE.
Tutti gli altri valori dell'esame sono nella norma.
C'è da dire che quando ho effettuato l'esame ero ancora in terapia con antibiotici (Augmentin)al settimo giorno di dieci
Gli antibiotici prescritti per 10 gg hanno abbassato la temperatuta che per una settimana non ha superato i 36,2°,a volte ho solo piccole sensazioni di fastidio sul lato destro posteriore e problemi di digestione con mal di stomaco, in questo frangente da 50 sono 47kg perchè mangio piccole porzioni di cibo frazionate e prive di alcun tipo di grasso.
Ho intenzione di fare l'intervento laparoscopico non appena si normalizzeranno i valori del sangue e andrà via del tutto l'infiammazione, anche perchè due giorni fa avevo di nuovo qualche decimo ed ho ripreso la terapia antibiotica per 7 gg.
Chiedo il Suo illustre parere sulla situazione e se le vertigini presenti possono in qualche modo interagire con l'anestesia, La ringrazio e saluto cordialmente
tutto forse ha avuto inizio il 10 dicembre dello scorso anno, ho avuto vertigini parossistiche posizionali giornaliere, per cui sono stata costretta a dormire (si fa per dire) immobile con due cuscini ed il giorno a controllare i movimenti del capo, si può immaginare l'accumulo di stress e privazione da sonno. Dopo una serie di esami ed analisi non sono venuta ancora a capo della causa specifica ma in compenso questo stato forse è stata la causa scatenante quattro settimane fa di coliche addominali alla colecisti, due al giorno per 5 giorni circa, con febbre a 38,5°. Ho fatto l'ecografia all'addome ed il risultato non è consolante:
Il fegato ha dimensioni normali e struttura disomogenea sia per cisti semplice sierosa del lobo destro (mm15) sia per sfumata ipoecogenicità del possibile risentimento flogistico del letto epatico colecistico. La colecisti è infatti alterata morfostrutturalmente con discreta distensione, pareti ispessite ed irregolari e contenuto disomogeneo per multipli echi litiasici frammisti a componente solida iperecogena. Non si riscontrano raccolte fluide pericolicistiche o libere nel peritoneo. Non si documentano focalità epatiche.Le vie biliari intra ed extra-epatiche non sono dilatate. All'ilo epatico sono presenti due adenopatie del diametro di mm12 e mm17.Non si riscontrano linfonodi ingranditi al tripode celiaco nè lungo il decorso dei grossi vasi. L'asse spleno portale ha calibro regolare. Pancreas, milza, reni hanno aspetto, forma e dimens.regolari e non presentano dilatazioni patologiche.
Alle analisi del sangue effettuati il 1° febbraio risultano alterati solo i seguenti valori:
ALFA 2 _ 15.6
PROTEINA C REATTIVA AD ALTA SENSIBILITA'_ 1,60
VES _ 46
IL TRACCIATO ELETTROFORESICO ESEGUITO CON TECNICA CAPILLARE NON EVIDENZIA LA PRESENZA DI COMPONENTI ANOMALE.
Tutti gli altri valori dell'esame sono nella norma.
C'è da dire che quando ho effettuato l'esame ero ancora in terapia con antibiotici (Augmentin)al settimo giorno di dieci
Gli antibiotici prescritti per 10 gg hanno abbassato la temperatuta che per una settimana non ha superato i 36,2°,a volte ho solo piccole sensazioni di fastidio sul lato destro posteriore e problemi di digestione con mal di stomaco, in questo frangente da 50 sono 47kg perchè mangio piccole porzioni di cibo frazionate e prive di alcun tipo di grasso.
Ho intenzione di fare l'intervento laparoscopico non appena si normalizzeranno i valori del sangue e andrà via del tutto l'infiammazione, anche perchè due giorni fa avevo di nuovo qualche decimo ed ho ripreso la terapia antibiotica per 7 gg.
Chiedo il Suo illustre parere sulla situazione e se le vertigini presenti possono in qualche modo interagire con l'anestesia, La ringrazio e saluto cordialmente
[#1]
Gentile utente,
ritengo che le indicazioni all'intervento di colecistectomia laparosocpica ci siano tutte ed è quindi auspicabile che Lei vi si sottoponga per evitare molto probabili recidive del problema.
Per qunato riguarda le vertigini, mentre possono essere state associate alla problematica biliare, non avranna nessuna influenza sull'anestesia generale che verrà utilizzata per il suo intervento.
Cordiali saluti
Dott. Ugo Piccarreta
ritengo che le indicazioni all'intervento di colecistectomia laparosocpica ci siano tutte ed è quindi auspicabile che Lei vi si sottoponga per evitare molto probabili recidive del problema.
Per qunato riguarda le vertigini, mentre possono essere state associate alla problematica biliare, non avranna nessuna influenza sull'anestesia generale che verrà utilizzata per il suo intervento.
Cordiali saluti
Dott. Ugo Piccarreta
[#2]
Utente
Gentile Dr. Piccarreta,
nel ringraziarLa vivamente per la Sua disponibilità e la risposta tempestiva avrei solo un dubbio da sottoporLe:
se anche alla fine della ripetizione di questo trattamento di antibiotico di 6gg. ( la temperatura è di nuovo scesa a 36° ed anche fisicamente mi sento un po' meglio), dopo pochi giorni di stasi dovessero ripresentarsi decimi di febbre come dovrei agire?
Anche se mi auspico che questa recidiva ( senza coliche) sia dovuta ad una coda di infiammazione, in caso contrario non credo si possa andare avanti ad antibioticì oppure è normale che ciò avvenga?
Cordiali saluti
p.s. dalla prima colica sto assumendo tra altri farmaci 600mg di acido Ursodesossicolico al giorno
nel ringraziarLa vivamente per la Sua disponibilità e la risposta tempestiva avrei solo un dubbio da sottoporLe:
se anche alla fine della ripetizione di questo trattamento di antibiotico di 6gg. ( la temperatura è di nuovo scesa a 36° ed anche fisicamente mi sento un po' meglio), dopo pochi giorni di stasi dovessero ripresentarsi decimi di febbre come dovrei agire?
Anche se mi auspico che questa recidiva ( senza coliche) sia dovuta ad una coda di infiammazione, in caso contrario non credo si possa andare avanti ad antibioticì oppure è normale che ciò avvenga?
Cordiali saluti
p.s. dalla prima colica sto assumendo tra altri farmaci 600mg di acido Ursodesossicolico al giorno
[#3]
Gentile Utente,
una volta risolto l'episodio colecistitico acuto, Le consiglio vivamente l'intervento di colecistectomia per via laparoscopica.
Senza ulteriori indugi.
Auguri affettuosi.
Prof. Giovanni MARTINO
una volta risolto l'episodio colecistitico acuto, Le consiglio vivamente l'intervento di colecistectomia per via laparoscopica.
Senza ulteriori indugi.
Auguri affettuosi.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#5]
Gentile Utente,
sono certo che andrà tutto nel migliore dei modi. La Scuola Chirugica Laparoscopica dell'Università di Torino è di vera Eccellenza.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
sono certo che andrà tutto nel migliore dei modi. La Scuola Chirugica Laparoscopica dell'Università di Torino è di vera Eccellenza.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#6]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Signora,
come già riportato dai miei Colleghi, ci sono tutte le indicazioni all'intervento di colecistectomia.
Però...
L'infiammazione acuta della colecisti comporta una flogosi di tutta la zona pericolecistica e la formazione di aderenze. Affrontare un intervento chirurgico nella zona di massima "fioritura" della flogosi non è consigliabile per l'aumentato rischio di complicanze dovuto al fatto che ci si trova a lavorare in un campo operatorio "difficile". In particolare, l'approccio laparoscopico in questi casi risulta realmente indaginoso, tanto è vero che la percentuale di conversione aumenta drammaticamente proprio nei casi di colecistite acuta. Classicamente, il periodo migliore per operare un paziente con una colecistite acuta è entro 12 ore dall'esordio o dopo 12 settimane, perché entro le 12 ore non c'è stata ancora la formazione delle aderenze e dopo 12 settimane il quadro flogistico deve essere regredito.
Correttissima quindi l'indicazione alla terapia antibiotica come prima terapia di scelta, come Lei ha fatto. L'alternativa sarebbe stata, altrettanto correttamente, l'intervento chirurgico immediato.
Auguri
Giovanni D. Tebala
come già riportato dai miei Colleghi, ci sono tutte le indicazioni all'intervento di colecistectomia.
Però...
L'infiammazione acuta della colecisti comporta una flogosi di tutta la zona pericolecistica e la formazione di aderenze. Affrontare un intervento chirurgico nella zona di massima "fioritura" della flogosi non è consigliabile per l'aumentato rischio di complicanze dovuto al fatto che ci si trova a lavorare in un campo operatorio "difficile". In particolare, l'approccio laparoscopico in questi casi risulta realmente indaginoso, tanto è vero che la percentuale di conversione aumenta drammaticamente proprio nei casi di colecistite acuta. Classicamente, il periodo migliore per operare un paziente con una colecistite acuta è entro 12 ore dall'esordio o dopo 12 settimane, perché entro le 12 ore non c'è stata ancora la formazione delle aderenze e dopo 12 settimane il quadro flogistico deve essere regredito.
Correttissima quindi l'indicazione alla terapia antibiotica come prima terapia di scelta, come Lei ha fatto. L'alternativa sarebbe stata, altrettanto correttamente, l'intervento chirurgico immediato.
Auguri
Giovanni D. Tebala
[#7]
Utente
Preg.mo Prof. Martino, La ringrazio sia della risposta che degli auguri perchè vada tutto per il meglio, lo spero davvero perchè se all'esordio di questa situazione temevo l'intervento ora quello che temo di più è una nuova colica a cui potrebbe aggiungersi una complicazione.
Dopo varie informazioni, sia verbali che navigando su Internet, avrei deciso di farmi operare presso l'Ospedale Koelliker di Torino ( che già conosco in parte per le mie visite vestibolari) che ha un reparto di Chirurgia Laparoscopica ed effettua questo tipo di intervento come routine.
Grazie ancora e cordiali saluti.
Dopo varie informazioni, sia verbali che navigando su Internet, avrei deciso di farmi operare presso l'Ospedale Koelliker di Torino ( che già conosco in parte per le mie visite vestibolari) che ha un reparto di Chirurgia Laparoscopica ed effettua questo tipo di intervento come routine.
Grazie ancora e cordiali saluti.
[#8]
Utente
Preg.mo Dott. Tebala,
nel ringraziarLa della Sua cortesia e dei chiarimenti circa la procedura di elezione per l'intervento La informo sulla programmazione che mi è stata proposta:
dopo due settimane senza febbre e manifestazioni dolorose( incrocio le dita) ripetere le analisi del sangue per verificare se i tre valori alterati ( VES, ALFA2,PROTEINA C REATTIVA) sono scesi, in contemporanea effettuare nuova ecografia per verificare lo stato della flogosi del letto epatico rilevata in fase acuta, prenotare appuntamento con il chirurgo che stabilirà le modalità e la data dell'intervento.
Considerando metà febbraio la fine della terapia antibiotica, se la fase di stasi non avesse intoppi la data presumibile sarebbe fine marzo, inizio aprile.
E' chiaro che sarei più propensa ad affrontare un intervento in laparoscopia, per la minore invasività, tempi di degenza e dolore post_operatorio, spero proprio che nel frattempo non intervengano recidive perchè sono consapevole che 12 settimane (3 mesi..)non è un lasso di tempo breve.
Con i più cordiali saluti.
__________________________
Approfitto di questa risposta perchè mi sento in dovere di ringraziare " tutti i medici del sito MEDICITALIA", unico nel suo genere nel riportare risposte tempestive ed accurate, dando la gradevole sensazione a chi ha problematiche di salute di non sentirsi disorientati grazie al loro diligente sostegno.
nel ringraziarLa della Sua cortesia e dei chiarimenti circa la procedura di elezione per l'intervento La informo sulla programmazione che mi è stata proposta:
dopo due settimane senza febbre e manifestazioni dolorose( incrocio le dita) ripetere le analisi del sangue per verificare se i tre valori alterati ( VES, ALFA2,PROTEINA C REATTIVA) sono scesi, in contemporanea effettuare nuova ecografia per verificare lo stato della flogosi del letto epatico rilevata in fase acuta, prenotare appuntamento con il chirurgo che stabilirà le modalità e la data dell'intervento.
Considerando metà febbraio la fine della terapia antibiotica, se la fase di stasi non avesse intoppi la data presumibile sarebbe fine marzo, inizio aprile.
E' chiaro che sarei più propensa ad affrontare un intervento in laparoscopia, per la minore invasività, tempi di degenza e dolore post_operatorio, spero proprio che nel frattempo non intervengano recidive perchè sono consapevole che 12 settimane (3 mesi..)non è un lasso di tempo breve.
Con i più cordiali saluti.
__________________________
Approfitto di questa risposta perchè mi sento in dovere di ringraziare " tutti i medici del sito MEDICITALIA", unico nel suo genere nel riportare risposte tempestive ed accurate, dando la gradevole sensazione a chi ha problematiche di salute di non sentirsi disorientati grazie al loro diligente sostegno.
[#9]
Utente
Preg.mi dottori,
mi trovo a scriverVi di nuovo perchè oggi, dopo due settimane ( come da protocollo consigliatomi dal mio medico curante) di mancate coliche e di mancata febbre, ho eseguito una nuova ecografia e ritirato le analisi del sangue, queste ultime peggiori delle prime, perciò avrei bisogno di un Vostro parere sulla mia situazione generale, in particolare se a Vostro parere è consigliabile prima far rientare le anomalìe o se è possibile agire comunque, con questi dati, all'intervento. Inoltre, anche se profana in materia, ho la sensazione che qualcosa possa aver compromesso un possibile intervento in laparoscopia, avrei perciò bisogno di un Vs. autorevole consulto specialistico.
ECOGRAFIA
Il pancreas è normale per dimensioni e morfologia.Nel tratto esplorato, il dotto pancreatico principale non è dilatato.
Il fegato ha dimensioni nei limiti di norma, margini regolari ed ecostruttura modicamente disomogenea; a livello del II -III segmento si rileva un'immagine solida, ipoecogena, dai margini sfumati, non vascolarizzata al Color-Doppler, di circa 10mm di diametro, attribuibile verosibilmente ad angioma atipico.
Utili controlli strumentali e periodici e/o eventuale approfondimento a giudizio del Curante. La vena porta ha carico regolare.
La colecisti ha pareti nettamente ispessite, margini non delimitabili e contiene almeno 1-2 immagini iperecogene, a livello infundibolare, del diametro massimo di 12 mm, riferibili a calcoli, e materiale iperecogeno che la occupa quasi interamente, riferibile a sabbia e bile densa.
Le vie biliari intraepatiche hanno calibro regolare.
La via biliare principale ha calibro aumentato ( circa 8 mm) senza immagini litiasiche evidenti al suo interno.
Milza e reni hanno dimesioni, morfologia ed ecostruttura nella norma.
L'aorta addominale è normale, per calibro e decorso.
Per quanto è possibile vedere, dati gli artefatti provocati dalle anse intestinali, non si rilevano evidenti linfoadenomemalie lombo-aortiche.
ANALISI DEL SANGUE
dati anomali riscontrati nella precedente analisi
ALFA 2 _ 15.6 __________ora nella norma 14,1
PROTEINA C REATTIVA AD ALTA SENSIBILITA'_ 1,60_________ora 0,97
VES _ 46_____________ora 35
purtroppo si sono aggunti altri dati fuori dalla norma:
BILIRUBINA TOTALE _ 1,10
ASPARTATO AMINOTRANSFERASI _ 79
ALANINA AMINOTRANSFERASI _ 181
FOSFATASI ALCALINA _ 168
GAMMA GT _96
inoltre, prima delle coliche ero in terapia con Liponorm 10 mg al giorno ed il colesterolo era nella norma, il medico curante mi ha fatto interrompere l'assunzione (per non influire ulteriormente sulla calcolosi) ed ora il colesterolo totale è sbalzato a 262
Fino ad ieri ero in una condizione di fiduciosa attesa seguendo alla lettera le istruzioni datemi, ora sono un po' preoccupata, attendo da Voi una cortese risposta.
Con i più cordiali saluti
mi trovo a scriverVi di nuovo perchè oggi, dopo due settimane ( come da protocollo consigliatomi dal mio medico curante) di mancate coliche e di mancata febbre, ho eseguito una nuova ecografia e ritirato le analisi del sangue, queste ultime peggiori delle prime, perciò avrei bisogno di un Vostro parere sulla mia situazione generale, in particolare se a Vostro parere è consigliabile prima far rientare le anomalìe o se è possibile agire comunque, con questi dati, all'intervento. Inoltre, anche se profana in materia, ho la sensazione che qualcosa possa aver compromesso un possibile intervento in laparoscopia, avrei perciò bisogno di un Vs. autorevole consulto specialistico.
ECOGRAFIA
Il pancreas è normale per dimensioni e morfologia.Nel tratto esplorato, il dotto pancreatico principale non è dilatato.
Il fegato ha dimensioni nei limiti di norma, margini regolari ed ecostruttura modicamente disomogenea; a livello del II -III segmento si rileva un'immagine solida, ipoecogena, dai margini sfumati, non vascolarizzata al Color-Doppler, di circa 10mm di diametro, attribuibile verosibilmente ad angioma atipico.
Utili controlli strumentali e periodici e/o eventuale approfondimento a giudizio del Curante. La vena porta ha carico regolare.
La colecisti ha pareti nettamente ispessite, margini non delimitabili e contiene almeno 1-2 immagini iperecogene, a livello infundibolare, del diametro massimo di 12 mm, riferibili a calcoli, e materiale iperecogeno che la occupa quasi interamente, riferibile a sabbia e bile densa.
Le vie biliari intraepatiche hanno calibro regolare.
La via biliare principale ha calibro aumentato ( circa 8 mm) senza immagini litiasiche evidenti al suo interno.
Milza e reni hanno dimesioni, morfologia ed ecostruttura nella norma.
L'aorta addominale è normale, per calibro e decorso.
Per quanto è possibile vedere, dati gli artefatti provocati dalle anse intestinali, non si rilevano evidenti linfoadenomemalie lombo-aortiche.
ANALISI DEL SANGUE
dati anomali riscontrati nella precedente analisi
ALFA 2 _ 15.6 __________ora nella norma 14,1
PROTEINA C REATTIVA AD ALTA SENSIBILITA'_ 1,60_________ora 0,97
VES _ 46_____________ora 35
purtroppo si sono aggunti altri dati fuori dalla norma:
BILIRUBINA TOTALE _ 1,10
ASPARTATO AMINOTRANSFERASI _ 79
ALANINA AMINOTRANSFERASI _ 181
FOSFATASI ALCALINA _ 168
GAMMA GT _96
inoltre, prima delle coliche ero in terapia con Liponorm 10 mg al giorno ed il colesterolo era nella norma, il medico curante mi ha fatto interrompere l'assunzione (per non influire ulteriormente sulla calcolosi) ed ora il colesterolo totale è sbalzato a 262
Fino ad ieri ero in una condizione di fiduciosa attesa seguendo alla lettera le istruzioni datemi, ora sono un po' preoccupata, attendo da Voi una cortese risposta.
Con i più cordiali saluti
[#10]
Gentile Utente,
direi che di certo i parametri ematologici cui lei accenna meritano la massima considerazione, ma non sono di ostacolo ad un eventuale programmazione terapeutica chirurgica, come già in precedenza discusso. La formazione epatica dimostrata ecograficamente, a mio avviso, merita un approfondimento mediante angio-TC. Ma, al momento, non vi sono segni di preoccupazione.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
direi che di certo i parametri ematologici cui lei accenna meritano la massima considerazione, ma non sono di ostacolo ad un eventuale programmazione terapeutica chirurgica, come già in precedenza discusso. La formazione epatica dimostrata ecograficamente, a mio avviso, merita un approfondimento mediante angio-TC. Ma, al momento, non vi sono segni di preoccupazione.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Utente
Gent.mo Prof. Martino,
La ringrazio degli auguri e della risposta, ho prenotato per martedì prossimo una visita dal chirurgo, spero mi confermi la possibilità dell'intervento in laparoscopia.
Torino è un po' lontana da Roma, se così non fosse. per il Suo prezioso supporto e degli altri Dottori che mi hanno gentilmente risposto, non avrei dubbi sulla scelta della località e della struttura.
Non so se continuerete ancora a leggere questo consulto, Vi terrò comunque aggiornati sull'evoluzione della mia patologia colecistica, credo che approfitterò ancora della Vostra disponibilità e dei Vostri consigli.
Grazie
Con i miei più cordiali saluti
Anna
La ringrazio degli auguri e della risposta, ho prenotato per martedì prossimo una visita dal chirurgo, spero mi confermi la possibilità dell'intervento in laparoscopia.
Torino è un po' lontana da Roma, se così non fosse. per il Suo prezioso supporto e degli altri Dottori che mi hanno gentilmente risposto, non avrei dubbi sulla scelta della località e della struttura.
Non so se continuerete ancora a leggere questo consulto, Vi terrò comunque aggiornati sull'evoluzione della mia patologia colecistica, credo che approfitterò ancora della Vostra disponibilità e dei Vostri consigli.
Grazie
Con i miei più cordiali saluti
Anna
[#12]
Utente
Ieri ho fatto la visita chirurgica ma le mie aspettative di poter già programmare una presunta data di interveno sono risultate inattese.
Il risultato delle ultime analisi del sangue ( pessime) effettuate non più in fase acuta rispetto alle prime in colecistite acuta ha fatto sì che il chirrgo mi abbia chieso di fare nuove analisi perchè sospetta che anche il coledoco sia ostruito, per cui dovrò prima sottopormi a:
Nuovi controlli ematologici:emocromo, VES, azotemia, glicemia, AST,ALTGGT,ALP,birilubina, quadro proteico, amilasi, lipasi.
COLANGIOGRAFIA RMN
ECOCARDIOGRAMMA ( alla visita ha confermato un soffio al cuore che mi era stato diagnosticato anni fa con una ecg)
Una nuova visita dall'otorino (?) per il problema vertigini perchè ha bisogno di un referto per l'anestesista.
...e così i tempi si allungano, anche se valuto positivamente la prudenza del chirurgo nel richiedere quadro più chiaro per intraprendere l'intervento.
L'unica cosa che mi rende perplessa è la visita dall'otorino, perchè dopo aver fatto tanti esami restava il dubbio sulle cause (sindrome di menière?) e mi si consigliava per ultimo di fare le prove caloriche, io che ora sono scesa a 8gr di vertiserc al giorno perchè sto meglio non mi sento propensa a scatenare con quest'esame nuove vertigini e regredire a due mesi fa. Ma per l'anestesia è proprio così importante conoscerne l'esatta causa se sono state escluse quelle organiche con gli esami e se queste sono imputabili solo all'orecchio interno?
Grazie
Il risultato delle ultime analisi del sangue ( pessime) effettuate non più in fase acuta rispetto alle prime in colecistite acuta ha fatto sì che il chirrgo mi abbia chieso di fare nuove analisi perchè sospetta che anche il coledoco sia ostruito, per cui dovrò prima sottopormi a:
Nuovi controlli ematologici:emocromo, VES, azotemia, glicemia, AST,ALTGGT,ALP,birilubina, quadro proteico, amilasi, lipasi.
COLANGIOGRAFIA RMN
ECOCARDIOGRAMMA ( alla visita ha confermato un soffio al cuore che mi era stato diagnosticato anni fa con una ecg)
Una nuova visita dall'otorino (?) per il problema vertigini perchè ha bisogno di un referto per l'anestesista.
...e così i tempi si allungano, anche se valuto positivamente la prudenza del chirurgo nel richiedere quadro più chiaro per intraprendere l'intervento.
L'unica cosa che mi rende perplessa è la visita dall'otorino, perchè dopo aver fatto tanti esami restava il dubbio sulle cause (sindrome di menière?) e mi si consigliava per ultimo di fare le prove caloriche, io che ora sono scesa a 8gr di vertiserc al giorno perchè sto meglio non mi sento propensa a scatenare con quest'esame nuove vertigini e regredire a due mesi fa. Ma per l'anestesia è proprio così importante conoscerne l'esatta causa se sono state escluse quelle organiche con gli esami e se queste sono imputabili solo all'orecchio interno?
Grazie
[#13]
Utente
Chiudo questo capitolo che dal 15 marzo ad oggi ha avuto delle continue evoluzioni che sono sfociate nell'intervento.
La colangio RM fatta era perfetta, nessuna dilatazione ai dotti e solo la colecisti piena di fango, sabbia e calcoli, gli esami del sangue migliorati esprimevano solo l'infiammazione in atto.
Ho prenotato l'intervento serena, sarebbe dovuto durare dai 30 ai 45minuti ma l'equipe medica ha lavorato su di me per due ore perchè si è trovato di fronte un quadro inaspettato, formatosi successivamente agli esami fatti appena una settimana prima: empiema, colecisti perforata con calcoli ed altro che avevano invaso una parte del fegato, non è stato facile concludere il tutto il videolaparoscopia ma lo staff è stato davvero all'altezza della situazione.
Sono uscita dalla sala operatoria con un drenaggio che ho tenuto per tre giorni, e fra antibiotici ed antidolorifici finalmente domenica sono stata dimessa.
Purtroppo la ripresa è molto lenta, laddove avevo il tubo del drenaggio mi fa ancora male, alcune posizioni sono difficili da sostenere ed ho come il fiato corto, credo perchè se fuori le ferite sono piccoline dentro hanno dovuto lavorarci e manovrare molto, spero sia normale tutto ciò e avrei piacere di una Vostra conferma.
Voglio ringraziare MEDICI ITALIA per avermi sostenuta in questa esperienza e per i consigli dati e per quanto riguarda lo staff medico del Koelliker di Torino confermo ciò che precedentemente mi aveva risposto il Prof. Martino..." La Scuola Chirugica Laparoscopica dell'Università di Torino è di vera Eccellenza."
Grazie a tutti voi e buon lavoro.
La colangio RM fatta era perfetta, nessuna dilatazione ai dotti e solo la colecisti piena di fango, sabbia e calcoli, gli esami del sangue migliorati esprimevano solo l'infiammazione in atto.
Ho prenotato l'intervento serena, sarebbe dovuto durare dai 30 ai 45minuti ma l'equipe medica ha lavorato su di me per due ore perchè si è trovato di fronte un quadro inaspettato, formatosi successivamente agli esami fatti appena una settimana prima: empiema, colecisti perforata con calcoli ed altro che avevano invaso una parte del fegato, non è stato facile concludere il tutto il videolaparoscopia ma lo staff è stato davvero all'altezza della situazione.
Sono uscita dalla sala operatoria con un drenaggio che ho tenuto per tre giorni, e fra antibiotici ed antidolorifici finalmente domenica sono stata dimessa.
Purtroppo la ripresa è molto lenta, laddove avevo il tubo del drenaggio mi fa ancora male, alcune posizioni sono difficili da sostenere ed ho come il fiato corto, credo perchè se fuori le ferite sono piccoline dentro hanno dovuto lavorarci e manovrare molto, spero sia normale tutto ciò e avrei piacere di una Vostra conferma.
Voglio ringraziare MEDICI ITALIA per avermi sostenuta in questa esperienza e per i consigli dati e per quanto riguarda lo staff medico del Koelliker di Torino confermo ciò che precedentemente mi aveva risposto il Prof. Martino..." La Scuola Chirugica Laparoscopica dell'Università di Torino è di vera Eccellenza."
Grazie a tutti voi e buon lavoro.
[#15]
Utente
Gentili dottori,
ci ho pensato tanto prima di scrivervi poi ho deciso di farlo perchè ho ancora bisogno di Voi, purtroppo il mio medico curante è assente da giorni perchè sta male ed il sostituto conosce della mia storia pregressa molto poco o niente, sicuramente tanto più poco di Voi, per cui mi scuso se chiedo ancora il Vostro prezioso supporto.
Dopo l'intervento di videolaparocolecistectomia ho impegato circa 10 giorni per canalizzare, poi è iniziata una serie di piccoli disturbi digestivi, tipo crampetti, gonfiore, meteorismo, flautolenza e quasi sistematicamente dopo il pasto principale urgenza di evacuare, con feci morbide. Chiedo se questi sintomi possono essere annoverati come " sindrome post colecistectomia " e in caso positivo se devo solo aspettare che passino senza fare uso di un aiuto farmacologico.
Un altro problema è il colesterolo, i miei valori prima dell'intervento erano tenuti sotto controllo da 10mg al giorno di Liponorm, sospeso all'insorgenza della colecistite acuta, solo che ora i valori sono sbalzati di nuovo a 300, perciò vorrei sapere se posso riprendere la terapia tranquillamente oppure se ci sono controindicazioni soprattutto per il fegato.
RingraziandoVi sempre per la Vostra assidua presenza e i Vostri preziosi consigli Vi saluto cordialmente.
ci ho pensato tanto prima di scrivervi poi ho deciso di farlo perchè ho ancora bisogno di Voi, purtroppo il mio medico curante è assente da giorni perchè sta male ed il sostituto conosce della mia storia pregressa molto poco o niente, sicuramente tanto più poco di Voi, per cui mi scuso se chiedo ancora il Vostro prezioso supporto.
Dopo l'intervento di videolaparocolecistectomia ho impegato circa 10 giorni per canalizzare, poi è iniziata una serie di piccoli disturbi digestivi, tipo crampetti, gonfiore, meteorismo, flautolenza e quasi sistematicamente dopo il pasto principale urgenza di evacuare, con feci morbide. Chiedo se questi sintomi possono essere annoverati come " sindrome post colecistectomia " e in caso positivo se devo solo aspettare che passino senza fare uso di un aiuto farmacologico.
Un altro problema è il colesterolo, i miei valori prima dell'intervento erano tenuti sotto controllo da 10mg al giorno di Liponorm, sospeso all'insorgenza della colecistite acuta, solo che ora i valori sono sbalzati di nuovo a 300, perciò vorrei sapere se posso riprendere la terapia tranquillamente oppure se ci sono controindicazioni soprattutto per il fegato.
RingraziandoVi sempre per la Vostra assidua presenza e i Vostri preziosi consigli Vi saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 24.9k visite dal 11/02/2007.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.