Gastroscopia e cirrosi epatica
Salve.
Vorrei sapere se é vero che nei soggetti cirrotici viene usato midazolam a dosi inferiori.
Mia mamma non riuscirebbe mai a sopportare una gastroscopia con sedazione cosciente lieve e non la rifarebbe più.
Sono molto preoccupata.
Questo é l unico esame che ci sta dando un sacco di pensieri.
Abbiamo la fobia della gastroscopia.
Vorrei sapere se é vero che nei soggetti cirrotici viene usato midazolam a dosi inferiori.
Mia mamma non riuscirebbe mai a sopportare una gastroscopia con sedazione cosciente lieve e non la rifarebbe più.
Sono molto preoccupata.
Questo é l unico esame che ci sta dando un sacco di pensieri.
Abbiamo la fobia della gastroscopia.
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Gent.ma
la cirrosi è una patologia che riduce la funzione del fegato di metabolizzare i farmaci per cui facendo un dosaggio standard potrebbe avere per semplificare un effetto "aumentato". Il midazolam è un farmaco che viene metabolizzato dal fegato per cui il dosaggio va adeguato come si fa anche non nei cirrotici, alla risposta del paziente, valutabile con la misurazione della saturazione ( che si prende ) dal dito , il suo stato di coscienza con una infusione progressiva e lenta ( con ausilio temporaneo anche di ossigeno) e legato all'età del paziente ( dosaggi più bassi se l'età è > 70 anni in genere) oppure se presenti patologie come la cirrosi. Detto questo il rischio del midazolam ( che però possiede un antidoto ) può determinare insufficienza respiratoria se il dosaggio è eccessivo. Per cui, questo è il motivo del monitoraggio della saturazione. Quindi il paziente con la cirrosi è più fragile ma la gastroscopia è molto importante da eseguire per ricerca delle varici esofagee e gastropatia congestizia. Tenendo conto dei rischi è possibile comunque fare una buona sedazione e fare l'esame in sicurezza e senza far sentire fastidio o difficoltà al paziente. Capisco la preoccupazione ma è importante eseguire l'esame in questi casi per cui bisogna raggiungere il buon compromesso tra sedazione e la situazione clinica della mamma. la sedazione cosciente non è forte o lieve va adeguata al singolo paziente.
la cirrosi è una patologia che riduce la funzione del fegato di metabolizzare i farmaci per cui facendo un dosaggio standard potrebbe avere per semplificare un effetto "aumentato". Il midazolam è un farmaco che viene metabolizzato dal fegato per cui il dosaggio va adeguato come si fa anche non nei cirrotici, alla risposta del paziente, valutabile con la misurazione della saturazione ( che si prende ) dal dito , il suo stato di coscienza con una infusione progressiva e lenta ( con ausilio temporaneo anche di ossigeno) e legato all'età del paziente ( dosaggi più bassi se l'età è > 70 anni in genere) oppure se presenti patologie come la cirrosi. Detto questo il rischio del midazolam ( che però possiede un antidoto ) può determinare insufficienza respiratoria se il dosaggio è eccessivo. Per cui, questo è il motivo del monitoraggio della saturazione. Quindi il paziente con la cirrosi è più fragile ma la gastroscopia è molto importante da eseguire per ricerca delle varici esofagee e gastropatia congestizia. Tenendo conto dei rischi è possibile comunque fare una buona sedazione e fare l'esame in sicurezza e senza far sentire fastidio o difficoltà al paziente. Capisco la preoccupazione ma è importante eseguire l'esame in questi casi per cui bisogna raggiungere il buon compromesso tra sedazione e la situazione clinica della mamma. la sedazione cosciente non è forte o lieve va adeguata al singolo paziente.
Dott. Gianni Nicolini
Gastroenterologia, endoscopia & ecografia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 526 visite dal 05/05/2024.
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