Cancro colon: familiarità

Buonasera gentili dottori.

Scrivo per rivolgervi una domanda circa un dubbio che mi attanaglia.


Partendo dalla mia storia familiare, la mia nonna materna si ammalò di cancro del colon all'età di 48-50 anni; suo fratello, circa alla sua età (o forse anche leggermente più giovane) ebbe lo stesso tumore.
Gli altri due fratelli (di cui uno è in vita) non hanno avuto cancro del colon.

Mia zia materna, a una colonscopia di controllo, ebbe il riscontro di qualche polipo (di cui uno con displasia severa); mia mamma, alla colonscopia di controllo, non aveva niente.

Mia mamma è mancata per un tumore ematologico; mio fratello è mancato per un tumore osseo in giovanissima età.


Io, facendo i dovuti scongiuri, per ora non ho niente; ho solo il riscontro di feci che, quando sono morbide, tendono a essere appiattite.
In particolare: tipicamente la mia defecazione ha inizio con feci tendenzialmente solide e ben formate (cilindriche con le classiche "crepe" in superficie); man mano che la defecazione procede, si fanno via via più morbide e più divengono morbide, più assumono una forma appiattita (es.
Larghe 2-3 cm, piatte 8 mm/ 1 cm circa, con bordi proprio appiattiti).
Ciò accade da qualche mese, credo.

Non emetto sangue.
In passato ho sofferto di emorroidi (anche sanguinanti).


Ho 35 anni; la mia personale convinzione (ma credo sia più una volontà di convincermi) è che sono ancora relativamente "giovane" per pensare a un cancro del colon.

So che prima o poi dovrò sottopormi in linea preventiva a una colonscopia, ma pensavo di iniziare verso i 40 anni.
A vostro giudizio è possibile con tutti i limiti di un consulto a distanza, ovviamente pensare che l'appiattimento delle feci possa essere dovuto a una fisiologica conformazione del canale anale?

Ritenete che debba o non debba pensare già ora a un cancro al colon?


Vi ringrazio per l'attenzione e mi scuso per la lunghezza del consulto.

Cordiali saluti