Pantoprazolo - domanda urgente
[#1]
Buongiorno,
Non si preoccupi, non dovrebbe succedere nulla, semplicemente per quel pasto il suo stomaco ha lasciato intatta la sua capacità naturale di produrre acido cloridrico. Se non ha mangiato pesante e non ha condizioni patologiche attive particolari, non ci sono problemi. Che tuttavia mi raccomando, non diventi un'abitudine.
Non si preoccupi, non dovrebbe succedere nulla, semplicemente per quel pasto il suo stomaco ha lasciato intatta la sua capacità naturale di produrre acido cloridrico. Se non ha mangiato pesante e non ha condizioni patologiche attive particolari, non ci sono problemi. Che tuttavia mi raccomando, non diventi un'abitudine.
[#3]
Caro utente,
Di nuovo, non si preoccupi. Il farmaco richiede un po' di tempo per fare effetto dalla prima assunzione, ma da ciò che ha scritto è ora evidente lei lo assuma quotidianamente sotto indicazione del medico. Sforare di mezz'ora la finestra d'assunzione non ha implicazioni particolari. Il farmaci fanno effetto una volta raggiunta una certa concentrazione efficace nel luogo dell'organismo dove devono agire e si trovano i loro bersagli; generalmente nel sangue.
Ma non appaiono per magia dove devono agire e non spariscono per magia dall'organismo: Serve del tempo al farmaco per raggiungere la sua concentrazione efficace e del tempo per essere gradualmente eliminato.
La posologia che il medico indica, tiene conto di come il farmaco si comporta ed è scelta affinché la sua concentrazione rimanga stabile nel tempo, compensando eventuali piccoli errori di assunzione.
Ci rifletta: Se i farmaci a regime non ospedaliero, o come nel suo caso anche da banco, fossero prescritti per essere presi ad orari precisi con conseguenze importanti in caso di errore, un sacco di pazienti fragili (es. anziani) non sarebbero in grado di auto-medicarsi senza supporto. Ovviamente come le ho detto, se l'errore diventa un abitudine, si altera eccessivamente la concentrazione del farmaco nel tempo, che di conseguenza non fa effetto come dovrebbe.
In ultimo, per pasti così ridotti, lo stress sullo stomaco è generalmente minimo. Perciò di nuovo, non si preoccupi.
Di nuovo, non si preoccupi. Il farmaco richiede un po' di tempo per fare effetto dalla prima assunzione, ma da ciò che ha scritto è ora evidente lei lo assuma quotidianamente sotto indicazione del medico. Sforare di mezz'ora la finestra d'assunzione non ha implicazioni particolari. Il farmaci fanno effetto una volta raggiunta una certa concentrazione efficace nel luogo dell'organismo dove devono agire e si trovano i loro bersagli; generalmente nel sangue.
Ma non appaiono per magia dove devono agire e non spariscono per magia dall'organismo: Serve del tempo al farmaco per raggiungere la sua concentrazione efficace e del tempo per essere gradualmente eliminato.
La posologia che il medico indica, tiene conto di come il farmaco si comporta ed è scelta affinché la sua concentrazione rimanga stabile nel tempo, compensando eventuali piccoli errori di assunzione.
Ci rifletta: Se i farmaci a regime non ospedaliero, o come nel suo caso anche da banco, fossero prescritti per essere presi ad orari precisi con conseguenze importanti in caso di errore, un sacco di pazienti fragili (es. anziani) non sarebbero in grado di auto-medicarsi senza supporto. Ovviamente come le ho detto, se l'errore diventa un abitudine, si altera eccessivamente la concentrazione del farmaco nel tempo, che di conseguenza non fa effetto come dovrebbe.
In ultimo, per pasti così ridotti, lo stress sullo stomaco è generalmente minimo. Perciò di nuovo, non si preoccupi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 13/04/2024.
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