Esistono rischi per un'eventuale seconda gravidanza

Buona sera,
sono una giovanne mamma trent'enne eavrei una domanda da porvi.Da qualche tempo soffro di una forma disfonia con contestuale faringite cronica, le cui cause sembravano ignote. Non bevo ne fumo. Dopo un primo consulto medico mi e' stato suggerito di fare una serie di esami ( eco collo, prove allergiche e di funzionalità nasale, esami tiroide e gastroscopia) per individuare la causa del problema.Al termine degli esami mi e' stata diagnosticata un'incontinenza cardiale. Mi e' stata prescritta una terapia che prevede assunzione congiunta di omeprazen e gaviscon advance, che dovrebbe portare a risolvere il problema.
La mia domanda e' questa? Dovrò prendere a vita questi farmaci? E' possibile che la situazione si aggravi? Ci sono soluzioni migliori al prb diagnosticato?
E' indicato seguire un regime dietetico particolare? Esistono rischi per un'eventuale seconda gravidanza.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
L'incontinenza cardiale può essere causa di malattia da reflusso gastro-esofageo. Una diagnosi di conferma potrebbe venire, in assenza di segni di esofagite alla gastroscopia, da una pHmetria delle 24 ore. I sintomi tipici della malattia da reflusso gastroesofageo sono il rigurgito acido ed il dolore retrosternale, ma sono possibili manifestazioni atipiche fra le quali quelle respiratorie e del distretto otorinolaringoiatrico. La malattia da reflusso è tendenzialmente cronica o ricorrente, quindi, dopo un periodo di terapia di attacco si può porre il problema di una terapia di mantenimento che viene impostata secondo la frequenza e la rapidità delle ricadute. Alcuni cibi sono da evitarsi in caso di malattia da reflusso: pomodori, agrumi, cioccolato, menta, yoghourt, cibi grassi, fritti, untuosi. In generale i cibi che stimolano la secrezione acida gastrica (il brodo di carne o di estratti, per esempio) o cibi come il latte che, inizialmente, tamponano l'acidità, ma poi stimolano la secrezione cloridrica, andrebbero evitati. L'eventuale sovrappeso andrebbe ridotto. In previsione di una terapia di lunga durata con gli inibitori della pompa protonica, nel soggetto giovane, nonostante le controversie sul suo ruolo, dovrebbe essere ricercato ed eradicato l'helicobacter pylori. In alcuni casi la malattia da reflusso risulta refrattaria ad una terapia ben condotta, ed in questo caso può essere indicata la chirurgia antireflusso, generalmente in presenza di ernia hiatale. Sono state sperimentate anche terapie endoscopiche. In gravidanza, in genere, a causa dell'aumento della pressione intra-addominale, i disturbi da reflusso possono accentuarsi e pocchi farmaci possono essere utilizzati in modo sicuro. Cordiali saluti

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