Una celiachia latente sopratutto
Gentilissimi Dottori vorrei porvi un quesito:da circa due anni (dopo tonsillectmia)lamento disturbi del tratto gastro intestinale(borborigmi,forte meteorismo,alvo alternato con evacuazioni nastriformi o feci molli e saltuariamente piccolissime presenza di muco).Interpellati vari gastroenterologi,i quali all'unanimità,attribbuivono i sintomi ad un banalissimo colon irritabile,su base emotiva.Tra l'altro,questi "fastidi" mi stanno provocando disturbi alla prostata(CPPS)semplicemente Prostatite Cronica Abatterica...Ovviamente per un ragazzo di 30 anni non è il massimo...Siccome da un peso di ca 78 kg nel corso di 5/6 anni sono passato a 63 kg,mi è venuto un dubbio chiamato "Enteropatia da glutine"...Premetto che i vari esami ematochimici prescritti dai gastroenterologi(emocromocitometrico,Ves,Pcr ok)AGA-EMA-tTG negativo.Helicobacter Pylori(su siero NEGATIVO)e Breath test NEGATIVOHo voluto approfondire nell'ultimo esame ematochimico con alcune "voci" che vi elenco:(VES ok,Pcr ok,Emocromo ok)Vit.B12 395 pg,Ferro 91 mcg,Ferritina 176 ng,Transferrina 177 mg,CALCIO 7,80 mg,Rame 108 mcg,Folati 4,50 ng.tiroide ok.ANTICORPI ANTI ENDOMISIO IgG NEGATIVO,ANTICORPI ANTI ENDOMISIO IgA NEGATIVO.ANTICORPI ANTI GLIADINA IgG 11,90 U/ml ANTICORPI ANTI GLIADINA IgA 4,90 UA/ml Ab ANTI TRANSGLUTAMINASI 1,60 U/ml.Vi chiedo si potrebbe parlare di una celiachia latente sopratutto con il dimagrimento sopracitato?All'inizio ho specificato l'inizio dei disturbi dopo tonsillectomia.Può uno stress fisico tipo tonsillectomia far insorgere una patologia autoimmune?SAREI VERAMENTE CONTENTO SE AVESSI UNA RISPOSTA.GRAZIE PER IL TEMPO CHE CI DEDICATE.CORDIALI SALUTI
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Gentilissimo Signore,
i tests ematochimici di screening sono negativi, tuttavia, in effetti, questo non permette di escludere completamente una condizione di celiachia, soprattutto se in presenza di sintomi sospetti. A questo punto sarebbe consigliabile indagare ulteriormente. Personalmente consiglierei la ricerca dell'aplotipo HLA della celiachia. In caso di positività non si potrà concludere tout court che Lei abbia la celiachia, ma, in compenso, una negatività la escluderà virtualmente. In caso di positività il passo successivo sarà l'esecuzione delle biopsie duodenali per mezzo di gastroscopia. L'esame istologico risulterebbe dirimente. Una raccomandazione è quella di evitare di ricorrere ad una dieta senza glutine in assenza di una diagnosi precisa. Questo infatti inficierebbe il risultato delle biopsie potendo determinare un falso negativo (come nel caso della ricerca degli anticorpi, del resto). Nel caso avesse intrapreso una dieta senza gluine dovrebbe ripristinare una dieta normale per almeno un mese prima di eseguire la gastroscopia corredata dalle biopsie. Infine Le consiglierei una rivalutazione gastroenterologica per escludere completamente ogni patologia che possa essere messa in diagnosi differenziale con la sindrome del colon irritabile (che, tra l'altro, è una diagnosi di esclusione. Cordiali saluti
i tests ematochimici di screening sono negativi, tuttavia, in effetti, questo non permette di escludere completamente una condizione di celiachia, soprattutto se in presenza di sintomi sospetti. A questo punto sarebbe consigliabile indagare ulteriormente. Personalmente consiglierei la ricerca dell'aplotipo HLA della celiachia. In caso di positività non si potrà concludere tout court che Lei abbia la celiachia, ma, in compenso, una negatività la escluderà virtualmente. In caso di positività il passo successivo sarà l'esecuzione delle biopsie duodenali per mezzo di gastroscopia. L'esame istologico risulterebbe dirimente. Una raccomandazione è quella di evitare di ricorrere ad una dieta senza glutine in assenza di una diagnosi precisa. Questo infatti inficierebbe il risultato delle biopsie potendo determinare un falso negativo (come nel caso della ricerca degli anticorpi, del resto). Nel caso avesse intrapreso una dieta senza gluine dovrebbe ripristinare una dieta normale per almeno un mese prima di eseguire la gastroscopia corredata dalle biopsie. Infine Le consiglierei una rivalutazione gastroenterologica per escludere completamente ogni patologia che possa essere messa in diagnosi differenziale con la sindrome del colon irritabile (che, tra l'altro, è una diagnosi di esclusione. Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/ettorevallarino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 07/09/2009.
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