Informazioni su dieta ed eventuale riabilitazione perineale a seguito di chiusura stomia
Salve, mia madre (donna anziana di 83 anni) ha effettuato intervento di chiusura ileostomia (ricanalizzazione) in un noto ospedale pubblico di Roma previo clisma opaco e colonscopia ed esami di prassi di preospedalizzazione 23 giorni fa (22 febbraio 2024); tutto ciò dopo intervento eseguito con estrema urgenza per perforazione intestinale con emicolectomia sinistra+ anastomosi colo-rettale + ileostomia di protezione (il 16 novembre 2023), quindi la chiusura è avvenuta a distanza di poco più di 3 mesi; volevo chiedere:
1) oltre a controlli ambulatoriali chirurgici per la medicazione della ferita e sutura (decorso regolare e senza particolari criticità; ricovero durato 6 giorni) le è stato dato uno scarno ed incompleto schema di dieta (con cibi consigliati e sconsigliati) ma mancante di molti alimenti di cui non si fa menzione (es.
pane, pasta, riso ecc...); secondo voi necessita pertanto di una visita gastroenterologica con indicazione più dettagliata circa la dieta da assumere e sulla durata di di tale dieta?
o meglio una visita di nutrizione clinica?
o entrambi le visite?
2) alla domanda fatta ai chirurgi se debba fare una riabilitazione del pavimento pelvico e perineale mi hanno risposto di no come se avessi proferito una assurdità; tutto ciò perchè forse il livello di resezione che ha subito non compromette la continenza?
(in effetti al momento non sembrerebbe avere particolari problemi di continenza)
Grazie per la eventuale risposta
Saluti
1) oltre a controlli ambulatoriali chirurgici per la medicazione della ferita e sutura (decorso regolare e senza particolari criticità; ricovero durato 6 giorni) le è stato dato uno scarno ed incompleto schema di dieta (con cibi consigliati e sconsigliati) ma mancante di molti alimenti di cui non si fa menzione (es.
pane, pasta, riso ecc...); secondo voi necessita pertanto di una visita gastroenterologica con indicazione più dettagliata circa la dieta da assumere e sulla durata di di tale dieta?
o meglio una visita di nutrizione clinica?
o entrambi le visite?
2) alla domanda fatta ai chirurgi se debba fare una riabilitazione del pavimento pelvico e perineale mi hanno risposto di no come se avessi proferito una assurdità; tutto ciò perchè forse il livello di resezione che ha subito non compromette la continenza?
(in effetti al momento non sembrerebbe avere particolari problemi di continenza)
Grazie per la eventuale risposta
Saluti
[#1]
1 dipende, se si alimenta senza problemi e nn ha sintomi,no, altrimenti potrebbe essere utile
2 esatto
prego
2 esatto
prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta (seppur in ritardo) dottor Favara
Ne approfitto per chiederle un'ulteriore domanda visto che a seguito di quella chiusura stomia e a seguito di due controlli chirurgici effettuati a 15 e 30 giorni dalla ricanalizzazione, gli stessi chirurghi hanno notato un laparocele a cui non hanno dato eccessiva importanza; hanno soprasseduto "a meno che non si strozzi" (a loro detta e non mi sembra molto rassicurante);ora, a distanza di 70 giorni questa tumefazione è più evidente e pronunciata ma non le provoca alcun dolore e fastidio; le mie domande sono:
1) deve tornare con estrema urgenza dai chirurghi che l'hanno operata per una valutazione di un nuovo ed eventuale intervento chirurgico per la rimozione di tale laparocele? deve effettuare eco o tac?
2) dato che purtroppo ora mia madre (visto che guai e disgrazie vengono sempre a catena) deve affrontare un intervento cardiochirurgico con ogni probabilità con tecnica TAVI per una severa stenosi della valvola aortica, secondo lei è prioritario tale intervento cardiaco o questo laparocele per ora evidente ma non dolente?
Grazie mille per la eventuale risposta
Ne approfitto per chiederle un'ulteriore domanda visto che a seguito di quella chiusura stomia e a seguito di due controlli chirurgici effettuati a 15 e 30 giorni dalla ricanalizzazione, gli stessi chirurghi hanno notato un laparocele a cui non hanno dato eccessiva importanza; hanno soprasseduto "a meno che non si strozzi" (a loro detta e non mi sembra molto rassicurante);ora, a distanza di 70 giorni questa tumefazione è più evidente e pronunciata ma non le provoca alcun dolore e fastidio; le mie domande sono:
1) deve tornare con estrema urgenza dai chirurghi che l'hanno operata per una valutazione di un nuovo ed eventuale intervento chirurgico per la rimozione di tale laparocele? deve effettuare eco o tac?
2) dato che purtroppo ora mia madre (visto che guai e disgrazie vengono sempre a catena) deve affrontare un intervento cardiochirurgico con ogni probabilità con tecnica TAVI per una severa stenosi della valvola aortica, secondo lei è prioritario tale intervento cardiaco o questo laparocele per ora evidente ma non dolente?
Grazie mille per la eventuale risposta
[#3]
Darei precedenza al problema cardiologico ma i colleghi che la seguono personalmente potranno essere piu' precisi
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 718 visite dal 16/03/2024.
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