Incontinenza cardias 3 grado

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Titolo: Incontinenza cardias di 3 grado, gastropatia iperemica

Testo: Gentili dottori, da 10 anni soffro di reflusso che mi ha portato ad avere a fasi alterne sintomi tali da prendere gli inibitori e gli antiacidi.

Da più di un anno non riesco ad interrompere gli inibitori.

Da un mese avevo smesso di prenderli e sono stata di nuovo male.

Il sintomo principale che mi fa star male è dolore/bruciore lungo il tratto esofageo e bocca dello stomaco.

Avverto dolore quando deglutisco il bolo, anche quando bevo.

Anche quando a digiuno sento aria che si muove mi fa male tutto l’esofago.

La mia alimentazione è ridotta al minimo, mangio in bianco, bollito... ho eliminato quasi tutto che mi fa star male.

Mi sono convinta a eseguire gastroscopia dopo anni e con mio stupore l’esofago risulta regolare! Eppure mi sento malissimo, come se avessi una ferita proprio lì Nell’esame si evince incontinenza cardiale di grado III secondo Hill, iperemia focale lieve della mucosa antrale e bulbo duodenale con mucosa iperemica.

Biopsie in antro e corpo.

Sono in attesa dei risultati istologici.

Ho ricominciato a prendere gli inibitori, in particolare omeprazen da 20, 3 volte al giorno gaviscon (ma prenderò esoox perché gaviscon non mi sta portando giovamenti).

1) Come è possibile che avverta questi sintomi ma l’esofago non risulti danneggiato nella gastroscopia?

2) incontinenza cardiale di 3 grado cosa vuol dire?

Com’è possibile affrontare questo problema?

3) è possibile pensare di cercare una gravidanza nonostante questo quadro clinico?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Consideri una ph impedenziometria. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Gentile dottore, a cosa servirebbe questo esame?
Il reflusso me l’hanno già visto nella gastroscopia ed è purtroppo dovuto all’incontinenza del cardias.
È possibile che io soffra della sindrome dell’ esofago ipersensibile? Dove non si riscontrano lesioni dagli esami ma che i nervi avvertano più forte il dolore provocato dall’acido?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
A definire le caratteristiche del reflusso

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it