Gamma gt oltre 1500 e fosfatasi alta + altri valori.
Salve vado subito al sodo e metto tutti i valori come da oggetto:
Anni 66 - Peso 87 - Altezza 1.80
Diabete - Post Infarto - Angina Pectoris.
Assume tanta INSULINA (NovoRapid FlexPen 30 Unità per 4 volte al giorno + Lantus 30 Unità a Notte).
Prende tante medicine: Tra cui Xanax, MonoCinqueRetard da 80, Seles Beta, Mepral, Glibomet, Cardirene, Triatec HCT, Gliclazide.
A causa delle crisi cardiache notturne assume spesso diverse pastiglie di Trinitrina (anche 3-4 pastiglie a notte).
NON segue una dieta regolare; mai fumato - no alcolici, nemmeno vino.
CARATTERISTICHE URINA:
Colore Urina: Giallo Paglierino
Aspetto: Limpido
PH 5,5
Glucosio 0 mg
Proteine 5 mg
Emoglobina 0.00 mg
Corpi Chetonici 0 mg
Birilubina 0.0 mg
Urobilinogeno 0.2 EU
Nitriti ASSENTI
Peso Specifico 1.017
Esame Microscopico del Sedimento: Rare cell. basse vie - Rari Leucociti
CHIMICA CLINICA:
Uricemia 5,7 mg
Colesterolo TOTALE 252 mg (+52)
Trigliceridi 373 mg (+223)
Colesterolo HDL 30 mg (-5)
VES 44 mm (+32)
Bilirubina TOTALE 1,56 mg (+0,46)
GAMMA - GT 1578 U/l (+1528!!)
FOSFATASI 284 U/l (+152)
LDH 448 U/l
CPK 95 U/l
Cloro 98,8 mEq/l
Fosforo 3,90 mg
Sideremia 75 ug
Transferrina TOTALE (TIBC) 310 ug
Ferritina 213,5 ng
EMOCOAGULAZIONE:
Tempo di PROTROMBINA 9 secondi
di cui Attività 143%
I.N.R. 0,83 (-0,07)
P.T.T. 23,7 secondi (-1,3)
FIBRINOGENO 468 mg (+68)
MARKERS NEOPLASTICI:
PSA 1,24 ng
SIEROPROTEINE:
ALBUMINA 52.48%
ALFA 1 3.94%
ALFA 2 10.78%
BETA 12.27%
GAMMA 20.53% (+1,53)
CHIMICA CLINICA:
GLICEMIA 290 mg (+180)
AZOTEMIA 56 mg (+6)
CREATININEMIA 1,37 mg
GOT 96 U/l (+56)
GPT 115 U/l (+75)
SODIO 137 mEq/l
POTASSIO 5,40 mEq/l
ESAME EMOCROMOCITOMETRICO:
Leucociti 10.700 mmc
Eritrociti 5.980.000 mmc
Emoglobina 12,8 g (-1,2)
Ematocrito 41,6% (-0,4)
MCV 69,5 fL (-10,5)
MCH 21,4 pg (-5,6)
MCHC 30,8 g (+14,5)
RDW 14%
Piastrine 335.000 mmc
MPV 9,6 fL
Pct 0,320%
PDW 17,1 (Ratio)
FORMULA LEUCOCITARIA:
Neutrofili 69,9% (+4,9)
Eosinifili 3,8%
Basofili 0,9%
Linfociti 16,6% (-3,9)
Monociti 8,8%
Neutrofili # 7,5 10^3/Ul (+2,8)
Eosinifili # 0,4 10^3/Ul (+0,2)
Basofili # 0,1 10^3/Ul
Linfociti # 1,8 10^3/Ul
Monociti # 0,9 10^3/Ul (+0,1)
La nostra preoccupazione ovviamente riguarda il valore altissimo del GAMMA GT unito alla FOSFATASI ALCALINA.
Non presenta sintomi apparenti di epatite.
A cosa potrebbero essere dovuti?
GAMMA GT: Potrebbe essere intossicazione da medicinale e mancanza di dieta ferrea?
FOSFATASI ALCALINA: Potrebbe essersi formato qualche calcolo alle vie biliari?
La nostra grande ansia e preoccupazione è chiaramente l'inizio di qualche tumore o un eventuale arrivo di una qualche epatite.
Che estremi potrebbero esservi, anche dando solo un'occhiata a queste analisi?
ATTENDIAMO CON ANSIA UNA RISPOSTA IL PRIMA POSSIBILE;
DAVVERO GRAZIE TANTE PER L'ATTENZIONE.
Anni 66 - Peso 87 - Altezza 1.80
Diabete - Post Infarto - Angina Pectoris.
Assume tanta INSULINA (NovoRapid FlexPen 30 Unità per 4 volte al giorno + Lantus 30 Unità a Notte).
Prende tante medicine: Tra cui Xanax, MonoCinqueRetard da 80, Seles Beta, Mepral, Glibomet, Cardirene, Triatec HCT, Gliclazide.
A causa delle crisi cardiache notturne assume spesso diverse pastiglie di Trinitrina (anche 3-4 pastiglie a notte).
NON segue una dieta regolare; mai fumato - no alcolici, nemmeno vino.
CARATTERISTICHE URINA:
Colore Urina: Giallo Paglierino
Aspetto: Limpido
PH 5,5
Glucosio 0 mg
Proteine 5 mg
Emoglobina 0.00 mg
Corpi Chetonici 0 mg
Birilubina 0.0 mg
Urobilinogeno 0.2 EU
Nitriti ASSENTI
Peso Specifico 1.017
Esame Microscopico del Sedimento: Rare cell. basse vie - Rari Leucociti
CHIMICA CLINICA:
Uricemia 5,7 mg
Colesterolo TOTALE 252 mg (+52)
Trigliceridi 373 mg (+223)
Colesterolo HDL 30 mg (-5)
VES 44 mm (+32)
Bilirubina TOTALE 1,56 mg (+0,46)
GAMMA - GT 1578 U/l (+1528!!)
FOSFATASI 284 U/l (+152)
LDH 448 U/l
CPK 95 U/l
Cloro 98,8 mEq/l
Fosforo 3,90 mg
Sideremia 75 ug
Transferrina TOTALE (TIBC) 310 ug
Ferritina 213,5 ng
EMOCOAGULAZIONE:
Tempo di PROTROMBINA 9 secondi
di cui Attività 143%
I.N.R. 0,83 (-0,07)
P.T.T. 23,7 secondi (-1,3)
FIBRINOGENO 468 mg (+68)
MARKERS NEOPLASTICI:
PSA 1,24 ng
SIEROPROTEINE:
ALBUMINA 52.48%
ALFA 1 3.94%
ALFA 2 10.78%
BETA 12.27%
GAMMA 20.53% (+1,53)
CHIMICA CLINICA:
GLICEMIA 290 mg (+180)
AZOTEMIA 56 mg (+6)
CREATININEMIA 1,37 mg
GOT 96 U/l (+56)
GPT 115 U/l (+75)
SODIO 137 mEq/l
POTASSIO 5,40 mEq/l
ESAME EMOCROMOCITOMETRICO:
Leucociti 10.700 mmc
Eritrociti 5.980.000 mmc
Emoglobina 12,8 g (-1,2)
Ematocrito 41,6% (-0,4)
MCV 69,5 fL (-10,5)
MCH 21,4 pg (-5,6)
MCHC 30,8 g (+14,5)
RDW 14%
Piastrine 335.000 mmc
MPV 9,6 fL
Pct 0,320%
PDW 17,1 (Ratio)
FORMULA LEUCOCITARIA:
Neutrofili 69,9% (+4,9)
Eosinifili 3,8%
Basofili 0,9%
Linfociti 16,6% (-3,9)
Monociti 8,8%
Neutrofili # 7,5 10^3/Ul (+2,8)
Eosinifili # 0,4 10^3/Ul (+0,2)
Basofili # 0,1 10^3/Ul
Linfociti # 1,8 10^3/Ul
Monociti # 0,9 10^3/Ul (+0,1)
La nostra preoccupazione ovviamente riguarda il valore altissimo del GAMMA GT unito alla FOSFATASI ALCALINA.
Non presenta sintomi apparenti di epatite.
A cosa potrebbero essere dovuti?
GAMMA GT: Potrebbe essere intossicazione da medicinale e mancanza di dieta ferrea?
FOSFATASI ALCALINA: Potrebbe essersi formato qualche calcolo alle vie biliari?
La nostra grande ansia e preoccupazione è chiaramente l'inizio di qualche tumore o un eventuale arrivo di una qualche epatite.
Che estremi potrebbero esservi, anche dando solo un'occhiata a queste analisi?
ATTENDIAMO CON ANSIA UNA RISPOSTA IL PRIMA POSSIBILE;
DAVVERO GRAZIE TANTE PER L'ATTENZIONE.
[#1]
I valori alterati di GGT e fosfatasi alcalina, unitamente a quelli delle transaminasi possono indicare una condizione di "colestasi". L'iter diagnostico, che sicuramente Le indicherà il Suo medico, prevede, di regola, di fronte ad un quadro biochimico di questo tipo, l'esecuzione di ecotomografia dell'addome superiore che può risultare sufficientemente dirimente. Nel caso l'esame dovesse dimostrare una dilatazione delle vie biliari, quindi una patologia del distretto bilio-pancreatico potrebbe identificare anche l'ostacolo al deflusso biliare, oppure no. In entrambi i casi lo step diagnostico successivo potrebbe essere, a giudizio del medico, una TAC addominale e/o una colangio risonanza magnetica. L'ultimo step può essere l'ERCP corredata o meno di ecoendoscopia a seconda dei quesiti generati dai precedenti esami. Potrebbe trattarsi, invece di una colestasi intraepatica, e in questo caso, qualche volta è indicata, per raggiungere la diagnosi, una biopsia epatica. In tutti i casi le alterazioni rilevate impongono una visita gastroenterologica sollecita, e, molto probabilmente, un ricovero ospedaliero. Resto a Sua disposizione, mi faccia sapere. Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/ettorevallarino
[#2]
Ex utente
La ringrazio tantissimo per il rapido parere professionale indicato.
Mi spaventa molto "l'ostacolo al deflusso biliare" e le chiedo in una sorta di casistica, a cosa spesso sono dovute tali "otturazioni".
La persona in questione ha fatto le analisi perchè deve ricoverarsi Domenica per i problemi al cuore sopra esposti, al fine di fare una coronografia che attesti un eventuale ripristino dell'impianto di stent adattato anni fa, o l'immissione di by-pass.
La situazione era diventata allarmante per via delle crisi notturne e dell'uso sempre più energico e massiccio di Trinitrina.
MI ERO DIMENTICATO DI DIRE, che in analisi fatte precedentemente era stata indicato anche il METEORISMO, visto che a occhio nudo presenta una panca molto grossa e durissima (a dispetto del resto della corporatura che è snella, particolare impressione fanno le gambe).
Per visita sollecita che tempi indica?
Possibile risolvere il primo problema e poi passare immediatamente al secondo?
Scusi se magari posso dirle delle corbellerie, banalità o sciocchezze.
GRAZIE PER LA COMPRENSIONE E LA DISPONIBILITA', DAVVERO RAPIDA ED EFFICACE.
Mi spaventa molto "l'ostacolo al deflusso biliare" e le chiedo in una sorta di casistica, a cosa spesso sono dovute tali "otturazioni".
La persona in questione ha fatto le analisi perchè deve ricoverarsi Domenica per i problemi al cuore sopra esposti, al fine di fare una coronografia che attesti un eventuale ripristino dell'impianto di stent adattato anni fa, o l'immissione di by-pass.
La situazione era diventata allarmante per via delle crisi notturne e dell'uso sempre più energico e massiccio di Trinitrina.
MI ERO DIMENTICATO DI DIRE, che in analisi fatte precedentemente era stata indicato anche il METEORISMO, visto che a occhio nudo presenta una panca molto grossa e durissima (a dispetto del resto della corporatura che è snella, particolare impressione fanno le gambe).
Per visita sollecita che tempi indica?
Possibile risolvere il primo problema e poi passare immediatamente al secondo?
Scusi se magari posso dirle delle corbellerie, banalità o sciocchezze.
GRAZIE PER LA COMPRENSIONE E LA DISPONIBILITA', DAVVERO RAPIDA ED EFFICACE.
[#3]
La cause di "colestasi" tanto intra-epatica come extra-epatica possono essere molteplici. Gli elementi a disposizione non mi consentono di formulare specifiche ipotesi diagnostiche, il che non sarebbe comunque consentito dalle regole etiche e deontologiche e di questo sito. Le cause più frequenti sono comunque calcoli del coledoco o processi infiammatori in entrambe le categorie della colestasi. E' molto probabile che durante il ricovero per i problemi cardiologici verrà richiesta una consulenza gastroenterologica o chirurgica (a seconda delle disponibilità di quell'Ospedale) e quindi verra' suggerito l'iter diagnostico ritenuto più appropriato, e verranno presi i provvedimenti terapeutici necessari. Qualora ciò non accadesse Le raccomanderei comunque una sollecita visita gastroenterologica immediatamente dopo la dimissione. Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Veramente eccezionale.
GRAZIE GRAZIE!
Non credo che l'ospedale in questione potrà esaudire le richieste visto che è specializzato per i problemi al cuore, ma appena dimesso provvederemo (organizzandoci già da ora) a questo ulteriore problema.
Promesso che la terremo informata anche per semplice curiosità sugli ulteriori sviluppi.
Buon lavoro.
A.
GRAZIE GRAZIE!
Non credo che l'ospedale in questione potrà esaudire le richieste visto che è specializzato per i problemi al cuore, ma appena dimesso provvederemo (organizzandoci già da ora) a questo ulteriore problema.
Promesso che la terremo informata anche per semplice curiosità sugli ulteriori sviluppi.
Buon lavoro.
A.
[#5]
La ringrazio per l'apprezzamento e spero davvero di esserLe stato utile in qualche modo, nei limiti di un parere fornito con queste modalità che non ha certo la pretesa, nè la possibilità di sostituirsi ad una valutazione clinica vera e propria. Sono sicuramente interessato a conoscere l'evoluzione clinica e a rendermi, eventualmente, ancora utile, nei consueti limiti di cui sopra. Intanto voglia accettare i miei auguri di pronta guarigione. Cordiali saluti.
[#6]
Ex utente
Speriamo davvero vada tutto bene.
Si può facilmente comprendere come sia difficilissimo dare un parere ragionevole sulla base di "freddi numeri", per questo ho ridotto all'osso il primo intervento e cercato di darLe più informazioni possibili.
Eppure è riuscito ad essere sintetico, chiaro ed anche velocissimo.
Grazie a Lei abbiamo compreso cosa fare da qui in avanti, senza perdere tempo e chiacchiere spesso inutili.
A presto dottore.
Si può facilmente comprendere come sia difficilissimo dare un parere ragionevole sulla base di "freddi numeri", per questo ho ridotto all'osso il primo intervento e cercato di darLe più informazioni possibili.
Eppure è riuscito ad essere sintetico, chiaro ed anche velocissimo.
Grazie a Lei abbiamo compreso cosa fare da qui in avanti, senza perdere tempo e chiacchiere spesso inutili.
A presto dottore.
[#7]
Ex utente
Caro dottore, forse non si ricorderà di questo mio intervento.
Le cose sono andate avanti a livelli drammatici.
Mio padre dopo la coronografia a cui si è sottoposto, è stato operato (doppio bypass) con un cuore in forza al 25%.
prima dell'operazione è stato sottoposto a tre giorni di flebo per lavaggio ed in effetti i valori delle analisi erano migliorati.
L'intervento è stato abbondantemente superato.
dopo un settimana di terapia intensiva (probabilmente) ha contratto però lo Stafilococco aureo.
Dopo un apparente miglioramento in reparto, anche relativo alla predetta infezione, nel momento migliore della forma è stato rioperato per dissesto dello sterno, per cui gli è stata fatta una prima revisione con immissione di drenaggi per facilitare la rimarginazione della ferita.
All'uscita dalla sala dopo una ribreve permanenza (un paio di giorni) in terapia intensiva è uscito gonfio come l'omino della michelen..
e li il batterio ha cominciato a farla da padrone.
gli sono stati riversati quantitativi ingenti di antibiotici potenti fra cui il bactrim in dosaggi grossi.
finchè dopo un paio di giorni non si è deciso di creare un cocktail di antibiotici ad hoc.
la risposta del fegato è stata comunque sempre in regola e compatibile con la somministrazione.
anzi contemporaneamente è stata fatta una lastra al fegato ed oltre alla solita sofferenza compatibile al quadro clinico, il medico ha detto che il fegato non aveva problemi.
probabilmente però i drenaggi applicati sono stati tolti prima del previsto (dopo solo 6 giorni) perchè la ferita in superficie appariva pulita, mentre dentro ri-avveniva il disastro.
difatti mio padre è stato riportato dopo 10 giorni di alti e bassi in terapita intensiva, perchè nonostante gli antibiotici, il batterio si era riversato sotto la ferita.
riaprendola si è perciò scoperto che andava RIOPERATO per la TERZA volta per richiusura dello sterno.
questa volta è stata fatta la cosiddetta "gabbia".
l'amara sorpresa è stata successiva.
mentre si attendevano gli esiti dell'infettivologo (3 giorni prima di questi ultimi) è stato somministrato un nuovo farmaco, forse ancora più potente.
ora non so se quest'ultimo ha fatto da bomba ad orologeria sul sistema o si è verificato un potente rinculo dovuto alla somministrazione degli antibiotici precedenti (mi rincresce terribilmente dire che per ora non so che farmaco è stato somministrato), fatto sta che nel giro di un paio di giorni la birilubina è salita a 7, poi 14, 20, 30 - subito sospensione di antibiotici.
mio padre appare giallo ovunque.
si è deciso di praticare DIALISI.
il valore della creatinina è per fortuna a livello, ma
la pressione su un cuore di per se sofferente e soggetto a doppio bypass + 2 revisioni sterno, si era abbassata a livelli spaventosi..
poi la pressione tre notti fa è risalita a tripla cifra..
ora la situazione è questa dopo 3 cicli di DIALISI:
birilubina 32,98 mentre i medici ci hanno detto che ha ancora dei buoni scambi respiratori e i reni per il momento sono controllati.
sono spaventati dalla condotta del fegato.
mio padre è soggetto ora ad adrenalina e ovviamente penso il curaro per tenerlo in uno stato di semi-sedazione.
vi chiedo solo un parere (fermo restando il fatto che come sempre so benissimo che dietro uno schermo si fa fatica ad essere dettagliati), se possa esistere qualcosa che riesca a far scendere la birilubina, il prima possibile, da abbinare alla dialisi.
il fegato sta dando piccolissimi cenni di reazione perchè alcuni valori sono in ribasso (le transaminasi).
ci ritroviamo nell'insolita situazione di non capire perchè si possa contrarre un batterio del genere, perchè dopo il secondo intervento è uscito gonfio come un pallone, perchè togliere dopo solo 6 giorni i drenaggi, perchè somministrare un nuovo e più potente antibiotico invece di aspettare gli esiti degli esami specie essendo a conoscenza di una steatosi del fegato pregressa.
le consulenze infettivologhe e epatologhe sono esterne.
la medicina non penso sia una scienza esatta e in queste condizioni di sofferenza psicologica nostra e fisica di papà, un qualsiasi parere di uno specialista nel campo epatologico, anche una semplice lettura qui sopra può essere di conforto.
un abbraccio a tutti voi che spero possiate rispondermi il prima possibile, sperando che io sia stato chiaro, nonostante sia profano in materia.
Le cose sono andate avanti a livelli drammatici.
Mio padre dopo la coronografia a cui si è sottoposto, è stato operato (doppio bypass) con un cuore in forza al 25%.
prima dell'operazione è stato sottoposto a tre giorni di flebo per lavaggio ed in effetti i valori delle analisi erano migliorati.
L'intervento è stato abbondantemente superato.
dopo un settimana di terapia intensiva (probabilmente) ha contratto però lo Stafilococco aureo.
Dopo un apparente miglioramento in reparto, anche relativo alla predetta infezione, nel momento migliore della forma è stato rioperato per dissesto dello sterno, per cui gli è stata fatta una prima revisione con immissione di drenaggi per facilitare la rimarginazione della ferita.
All'uscita dalla sala dopo una ribreve permanenza (un paio di giorni) in terapia intensiva è uscito gonfio come l'omino della michelen..
e li il batterio ha cominciato a farla da padrone.
gli sono stati riversati quantitativi ingenti di antibiotici potenti fra cui il bactrim in dosaggi grossi.
finchè dopo un paio di giorni non si è deciso di creare un cocktail di antibiotici ad hoc.
la risposta del fegato è stata comunque sempre in regola e compatibile con la somministrazione.
anzi contemporaneamente è stata fatta una lastra al fegato ed oltre alla solita sofferenza compatibile al quadro clinico, il medico ha detto che il fegato non aveva problemi.
probabilmente però i drenaggi applicati sono stati tolti prima del previsto (dopo solo 6 giorni) perchè la ferita in superficie appariva pulita, mentre dentro ri-avveniva il disastro.
difatti mio padre è stato riportato dopo 10 giorni di alti e bassi in terapita intensiva, perchè nonostante gli antibiotici, il batterio si era riversato sotto la ferita.
riaprendola si è perciò scoperto che andava RIOPERATO per la TERZA volta per richiusura dello sterno.
questa volta è stata fatta la cosiddetta "gabbia".
l'amara sorpresa è stata successiva.
mentre si attendevano gli esiti dell'infettivologo (3 giorni prima di questi ultimi) è stato somministrato un nuovo farmaco, forse ancora più potente.
ora non so se quest'ultimo ha fatto da bomba ad orologeria sul sistema o si è verificato un potente rinculo dovuto alla somministrazione degli antibiotici precedenti (mi rincresce terribilmente dire che per ora non so che farmaco è stato somministrato), fatto sta che nel giro di un paio di giorni la birilubina è salita a 7, poi 14, 20, 30 - subito sospensione di antibiotici.
mio padre appare giallo ovunque.
si è deciso di praticare DIALISI.
il valore della creatinina è per fortuna a livello, ma
la pressione su un cuore di per se sofferente e soggetto a doppio bypass + 2 revisioni sterno, si era abbassata a livelli spaventosi..
poi la pressione tre notti fa è risalita a tripla cifra..
ora la situazione è questa dopo 3 cicli di DIALISI:
birilubina 32,98 mentre i medici ci hanno detto che ha ancora dei buoni scambi respiratori e i reni per il momento sono controllati.
sono spaventati dalla condotta del fegato.
mio padre è soggetto ora ad adrenalina e ovviamente penso il curaro per tenerlo in uno stato di semi-sedazione.
vi chiedo solo un parere (fermo restando il fatto che come sempre so benissimo che dietro uno schermo si fa fatica ad essere dettagliati), se possa esistere qualcosa che riesca a far scendere la birilubina, il prima possibile, da abbinare alla dialisi.
il fegato sta dando piccolissimi cenni di reazione perchè alcuni valori sono in ribasso (le transaminasi).
ci ritroviamo nell'insolita situazione di non capire perchè si possa contrarre un batterio del genere, perchè dopo il secondo intervento è uscito gonfio come un pallone, perchè togliere dopo solo 6 giorni i drenaggi, perchè somministrare un nuovo e più potente antibiotico invece di aspettare gli esiti degli esami specie essendo a conoscenza di una steatosi del fegato pregressa.
le consulenze infettivologhe e epatologhe sono esterne.
la medicina non penso sia una scienza esatta e in queste condizioni di sofferenza psicologica nostra e fisica di papà, un qualsiasi parere di uno specialista nel campo epatologico, anche una semplice lettura qui sopra può essere di conforto.
un abbraccio a tutti voi che spero possiate rispondermi il prima possibile, sperando che io sia stato chiaro, nonostante sia profano in materia.
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