Reflusso gastro-esofageo
Buongiorno gentili dottori,
ho 39 anni e soffro da circa un anno e mezzo ormai di reflusso gastro-esofageo.
Sono una persona sana, non fumo e non bevo e pratico regolarmente attività sportiva, seguo anche una dieta sana, sotto completa osservazione di un nutrizionista.
Il primo episodio di reflusso l'ho accusato circa 5 anni fa, avevo una tosse secca e stizzosa che non passava e recandomi dal mio medico di base mi disse che si trattava di un po' di reflusso.
Mi prescrisse una cura di IPP e bustine dopo pranzo e cena per circa 2 mesi ed una dieta appropriata, il tutto passò e non ebbi più problemi.
L'estate del 2022 si è ripresentato con forte tosse, bruciore alla gola e difficoltà nel deglutire.
Mi sono così recato da uno specialista in ORL che, dopo avermi sottoposto ad una videolaringososcopia, mi ha diagnosticato una laringopatia posteriore da RGE.
Come cura: PEPTAZOL cp 40 mg prima di colazione e dieta per esofagite.
Dopo un mesetto di cura e dieta sono iniziato a stare meglio, ma appena ho sospeso il farmaco si è ripresentato di nuovo, sempre con tosse stizzosa, soprattutto nelle ore notturne, che mi dava tormento.
Ho deciso così di prendere appuntamento da uno specialista in Gastroenterologia, il quale dopo un'attenta anamnesi mi ha consigliato di eseguire una EGDS.
Nel febbraio 2023, dunque, ho eseguito l'EGDS con il seguente referto:
ESOFAGO: Normale al terzo superiore e medio.
Linea z di aspetto frastagliato con una erosione lineare a fondo fibrinoso.
Cardias continente.
No ernia iatale.
STOMACO: Normoconformato e rivestito da mucosa modicamente ipermica.
Angulus indenne.
Piloro pervio.
Biopsie in antro per istologia e ricerca HP.
DUODENO: Normali in bulbo e la seconda porzione.
CONCLUSIONI: Esofagite di grado A.
sec.
Los Angeles.
Gastropatia iperemica (Istologia e ricerca HP).
BIOPSIA SU ATRO GASTRICO: Macropatia.
Due frammenti.
Diagnosi: Gastrite cronica moderata, senza atrofia ghiandolare e senza attività.
Negativa la ricerca dell'Helicobacter pylori.
Lo specialista mi ha detto che dovevo stare tranquillo perché non era niente di particolare e prendere gli IPP solo al bisogno.
A marzo del 2023, con il cambio di stagione, i sintomi sono ritornati e ho fatto una cura di IPP per circa un mese.
Dopo sono stato davvero bene fino a metà dicembre scorso, senza avvertire nessun sintomo.
Si sono ripresentati dei lievi sintomi proprio in prossimità delle feste natalizie ed ho deciso di consultare un altro specialista della mia zona per avere un ulteriore consulto.
Quest'ultimo, dopo un'attenta anamnesi, ovviamente mi ha confermato la GERD, ma precisando che, dato che dalla EGDS era comunque risultata un'esofagite di tipo A, devo comunque fare una terapia a cicli e non al bisogno, soprattutto nei cambi di stagione.
Mi ha infatti prescritto Esopir 40 mg al mattino, Motilex e Marial.
Dopo la cura (45 giorni) mi ha consigliato di effettuare una nuova EGDS per verificare lo stato attuale.
La ritenete giusta la terapia?
ho 39 anni e soffro da circa un anno e mezzo ormai di reflusso gastro-esofageo.
Sono una persona sana, non fumo e non bevo e pratico regolarmente attività sportiva, seguo anche una dieta sana, sotto completa osservazione di un nutrizionista.
Il primo episodio di reflusso l'ho accusato circa 5 anni fa, avevo una tosse secca e stizzosa che non passava e recandomi dal mio medico di base mi disse che si trattava di un po' di reflusso.
Mi prescrisse una cura di IPP e bustine dopo pranzo e cena per circa 2 mesi ed una dieta appropriata, il tutto passò e non ebbi più problemi.
L'estate del 2022 si è ripresentato con forte tosse, bruciore alla gola e difficoltà nel deglutire.
Mi sono così recato da uno specialista in ORL che, dopo avermi sottoposto ad una videolaringososcopia, mi ha diagnosticato una laringopatia posteriore da RGE.
Come cura: PEPTAZOL cp 40 mg prima di colazione e dieta per esofagite.
Dopo un mesetto di cura e dieta sono iniziato a stare meglio, ma appena ho sospeso il farmaco si è ripresentato di nuovo, sempre con tosse stizzosa, soprattutto nelle ore notturne, che mi dava tormento.
Ho deciso così di prendere appuntamento da uno specialista in Gastroenterologia, il quale dopo un'attenta anamnesi mi ha consigliato di eseguire una EGDS.
Nel febbraio 2023, dunque, ho eseguito l'EGDS con il seguente referto:
ESOFAGO: Normale al terzo superiore e medio.
Linea z di aspetto frastagliato con una erosione lineare a fondo fibrinoso.
Cardias continente.
No ernia iatale.
STOMACO: Normoconformato e rivestito da mucosa modicamente ipermica.
Angulus indenne.
Piloro pervio.
Biopsie in antro per istologia e ricerca HP.
DUODENO: Normali in bulbo e la seconda porzione.
CONCLUSIONI: Esofagite di grado A.
sec.
Los Angeles.
Gastropatia iperemica (Istologia e ricerca HP).
BIOPSIA SU ATRO GASTRICO: Macropatia.
Due frammenti.
Diagnosi: Gastrite cronica moderata, senza atrofia ghiandolare e senza attività.
Negativa la ricerca dell'Helicobacter pylori.
Lo specialista mi ha detto che dovevo stare tranquillo perché non era niente di particolare e prendere gli IPP solo al bisogno.
A marzo del 2023, con il cambio di stagione, i sintomi sono ritornati e ho fatto una cura di IPP per circa un mese.
Dopo sono stato davvero bene fino a metà dicembre scorso, senza avvertire nessun sintomo.
Si sono ripresentati dei lievi sintomi proprio in prossimità delle feste natalizie ed ho deciso di consultare un altro specialista della mia zona per avere un ulteriore consulto.
Quest'ultimo, dopo un'attenta anamnesi, ovviamente mi ha confermato la GERD, ma precisando che, dato che dalla EGDS era comunque risultata un'esofagite di tipo A, devo comunque fare una terapia a cicli e non al bisogno, soprattutto nei cambi di stagione.
Mi ha infatti prescritto Esopir 40 mg al mattino, Motilex e Marial.
Dopo la cura (45 giorni) mi ha consigliato di effettuare una nuova EGDS per verificare lo stato attuale.
La ritenete giusta la terapia?
[#1]
Per l'esofagite di grado A nel soggetto non-fumatore è sufficiente la terapia con agenti protettivi della mucosa (alginato o poliprotect) a dosaggio pieno (dopo pranzo e la sera prima di andare a letto) per 1-2 mesi, non è necessario un farmaco PPI (esomeprazolo e simili).
È altresì opportuna l'assunzione di posizione di riposo notturno antireflusso (antitrendelenburg), che si ottiene sollevando la testata del letto di 15-20 cm. Non con cuscini, ma ponendo un rialzo sotto i piedini del lato testa della rete del letto in modo da realizzare un piano lievemente inclinato.
Per completezza allego il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/9115-alternative-a-ppi-efficaci-nella-terapia-del-reflusso-gastroesofageo.html
È altresì opportuna l'assunzione di posizione di riposo notturno antireflusso (antitrendelenburg), che si ottiene sollevando la testata del letto di 15-20 cm. Non con cuscini, ma ponendo un rialzo sotto i piedini del lato testa della rete del letto in modo da realizzare un piano lievemente inclinato.
Per completezza allego il link all'articolo presente sul sito
https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/9115-alternative-a-ppi-efficaci-nella-terapia-del-reflusso-gastroesofageo.html
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 03/01/2024.
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