Informazioni terapia rcu
Salve, ho 20 anni e mi è stata diagnosticata una rcu qualche mese fa.
La mia terapia in corso è con beclometasone diproponiato in cpr, mesalazina in cpr e Azatioprina (in quanto ho avuto una steroidodipendenza e ritorno dei sintomi alla sospensione del cortisone e della mesalazina in cpr assieme, per intenderci i sintomi spariscono con la sola combinazione di questi due farmaci che se assunti da soli non tengono a bada i sintomi).
Spero di essermi spiegata bene anche perché essendo agli esordi non comprendo a pieno i sintomi che cambiano periodicamente.
L’obiettivo è star bene con le sole mesalazina e azatioprina.
Mi è stato detto che l’Azatioprina non può più essere somministrata oltre i 10 anni di tempo (per la sua pericolosità suppongo), a quel punto cosa succederà?
Quale farmaco potrà sostituirla?
La mia terapia in corso è con beclometasone diproponiato in cpr, mesalazina in cpr e Azatioprina (in quanto ho avuto una steroidodipendenza e ritorno dei sintomi alla sospensione del cortisone e della mesalazina in cpr assieme, per intenderci i sintomi spariscono con la sola combinazione di questi due farmaci che se assunti da soli non tengono a bada i sintomi).
Spero di essermi spiegata bene anche perché essendo agli esordi non comprendo a pieno i sintomi che cambiano periodicamente.
L’obiettivo è star bene con le sole mesalazina e azatioprina.
Mi è stato detto che l’Azatioprina non può più essere somministrata oltre i 10 anni di tempo (per la sua pericolosità suppongo), a quel punto cosa succederà?
Quale farmaco potrà sostituirla?
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Anche una terapia continuativa va sottoposta a verifiche in follow up e a successivi aggiustamenti in relazione alla situazione clinica. Nel caso della rettocolite ulcerosa bisogna prendere inconsiderazione gli aspetti endoscopici (estensione del processo infiammatorio e caratteristiche della mucosa), biochimici (indici di infiammazione, emocromo e sideremia...), clinici (sintomatologia dolorosa, frequenza delle evacuazioni, condizioni generale di salute, nutrizione...).
Il programma tracciato è corretto allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia una previsione terapeutica a dieci anni dovrà prendere in considerazioni altre variabili anche in considerazione di innovazioni farmacologiche. Attualmente sono disponibili alternative terapeutiche come i farmaci biologici (in particolare anticorpi monoclonali), ma la ricerca si aggiorna continuamente.
Il programma tracciato è corretto allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia una previsione terapeutica a dieci anni dovrà prendere in considerazioni altre variabili anche in considerazione di innovazioni farmacologiche. Attualmente sono disponibili alternative terapeutiche come i farmaci biologici (in particolare anticorpi monoclonali), ma la ricerca si aggiorna continuamente.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta.
Ho sentito e risentito numerose volte che il rischio di ricorrere ad intervento chirurgico è maggiore in pazienti con esordio della patologia in età giovanili come nel mio caso (19 anni) e non nego che questa cosa mi preoccupa molto essendo steroidodipendente, perciò mi chiedevo quali fossero appunto le alternative alla terapia con azatioprina.
La mia è una proctite cronica erosiva, perciò non si estende di molto.
Ho sentito e risentito numerose volte che il rischio di ricorrere ad intervento chirurgico è maggiore in pazienti con esordio della patologia in età giovanili come nel mio caso (19 anni) e non nego che questa cosa mi preoccupa molto essendo steroidodipendente, perciò mi chiedevo quali fossero appunto le alternative alla terapia con azatioprina.
La mia è una proctite cronica erosiva, perciò non si estende di molto.
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La valutazione del rischio in ambito medico è sempre connessa a una elaborazione statistica che tenga presente il maggior numero di variabili possibili.
Se è vero che c'è maggiore probabilità di intervento chirurgico in pazienti con diagnosi in età giovane, ciò dipende anche dalla aspettativa di vita maggiore correlata alla giovane età. Inoltre la probabilità di intervento chirurgico è minore per le proctiti rispetto a estensioni maggiori.
È dunque importante che sia seguita nel tempo in ambulatorio specialistico con visite di controllo la cui frequenza sarà stabilita di volta in volta in relazione ai parametri che le ho indicato precedentemente. Eventuali variazioni della terapia sono prese in considerazione o per manifesta inefficacia oppure dopo consolidato periodo di remissione (in genere almeno un anno).
Se è vero che c'è maggiore probabilità di intervento chirurgico in pazienti con diagnosi in età giovane, ciò dipende anche dalla aspettativa di vita maggiore correlata alla giovane età. Inoltre la probabilità di intervento chirurgico è minore per le proctiti rispetto a estensioni maggiori.
È dunque importante che sia seguita nel tempo in ambulatorio specialistico con visite di controllo la cui frequenza sarà stabilita di volta in volta in relazione ai parametri che le ho indicato precedentemente. Eventuali variazioni della terapia sono prese in considerazione o per manifesta inefficacia oppure dopo consolidato periodo di remissione (in genere almeno un anno).
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 970 visite dal 30/12/2023.
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