Cause fisiche, psicologiche, ansia, colite o altro?
Buongiorno,
ho quasi 30 anni e da circa 15 soffro di disturbi intestinali che col passare del tempo stanno diventando insostenibili.
Mi sono decisa a scrivere in quanto ormai da quasi 2 mesi ho bruciori di stomaco e intestino e la mattina presto appena arrivo al lavoro ho subito lo stimolo di dover andare in bagno (cosa che di norma a casa non succede).
Provo a raccontare dall'inizio: indubbiamente sono abbastanza ansiosa. Ho sempre avuto difficoltà piuttosto accentuate ad evacuare oppure devo tornare 2-3 volte nel giro di poche ore, ma soprattutto basta che sia fuori casa o cosa assurda cambia l'altezza del wc o c'è qualcuno fuori dalla porta e mi blocco! La cosa sembra ridicola ma per me sta diventando un problema serio e più passa il tempo più mi accorgo di isolarmi, non voglio uscire (il pensiero è sempre lo stesso: e se ho bisogno del bagno? anche se c'è non riesco ad usarlo), non parliamo poi del pensiero di andare in qualche posto non conosciuto da sola, nei giorni precedenti inizio una sorta di pellegrinaggio al bagno (4-5 volte soprattutto la mattina) ma non è proprio dissenteria e il giorno stesso sono dolori. Così inizia un circolo vizioso se sono fuori non uso il bagno e mi trattengo per diverse ore, se presa dalla disperazione tento di usare il bagno non ci riesco quasi mai (a meno che non sono in dissenteria totale o nei rarissimi casi in cui il mio intestino funziona correttamente). Se un'amica mi chiede di uscire di li a poco tempo sono capace di farmi prendere da questa sorta di agitazione nel giro di pochi minuti. Insomma capite che non si può vivere in questo modo, non posso avere sempre bisogno di un bagno, i miei amici non hanno questa continua necessità, quando sono a casa posso stare anche 3-4 giorni senza averne bisogno e sto benissimo, se avessi avuto un lavoro lontano da casa o se mi devessi muovere per motivi urgenti? Inoltre noto che qualunque tipo di agitazione (per cose belle o brutte) mi provoca questo stato che inizia con un peso/bruciore all'imbocco delle stomaco per poi causarmi tutto il resto. La cosa che ora mi preoccupa è che di norma una volta passato l'evento scatenante e senza farmaci dopo 2-3 settimane il disturbo passa, ora invece dopo una forte arrabbiatura circa 2 mesi fa, mi è comparso questo bruciore allo stomaco seguito subito da quel bisogno di evacuare spesso il mattino, il sabato e domenica mattina quando sono a casa difficilmente ho questi sintomi (tranne il dolore addominale) e nonostante il medico mi abbia prescritto un gastroprotettore (antra 15 mg preso per 2 settimane una capsula al giorno, sospeso qualche giorno e ripreso da 3 giorni 2 capsule mattina e sera) il bruciore e il resto tende a ripresentarsi con delle fitte più accentuate in un punto dove il medico circa un anno fa mi ha detto esserci un lipoma in alto a destra dell'addome. Io inizio a preoccuparmi, dovrei fare una gastroscopia? Posso avere la sindrome dell'intestino irritabile? Sono pazza? Grazie per l'attenzione
ho quasi 30 anni e da circa 15 soffro di disturbi intestinali che col passare del tempo stanno diventando insostenibili.
Mi sono decisa a scrivere in quanto ormai da quasi 2 mesi ho bruciori di stomaco e intestino e la mattina presto appena arrivo al lavoro ho subito lo stimolo di dover andare in bagno (cosa che di norma a casa non succede).
Provo a raccontare dall'inizio: indubbiamente sono abbastanza ansiosa. Ho sempre avuto difficoltà piuttosto accentuate ad evacuare oppure devo tornare 2-3 volte nel giro di poche ore, ma soprattutto basta che sia fuori casa o cosa assurda cambia l'altezza del wc o c'è qualcuno fuori dalla porta e mi blocco! La cosa sembra ridicola ma per me sta diventando un problema serio e più passa il tempo più mi accorgo di isolarmi, non voglio uscire (il pensiero è sempre lo stesso: e se ho bisogno del bagno? anche se c'è non riesco ad usarlo), non parliamo poi del pensiero di andare in qualche posto non conosciuto da sola, nei giorni precedenti inizio una sorta di pellegrinaggio al bagno (4-5 volte soprattutto la mattina) ma non è proprio dissenteria e il giorno stesso sono dolori. Così inizia un circolo vizioso se sono fuori non uso il bagno e mi trattengo per diverse ore, se presa dalla disperazione tento di usare il bagno non ci riesco quasi mai (a meno che non sono in dissenteria totale o nei rarissimi casi in cui il mio intestino funziona correttamente). Se un'amica mi chiede di uscire di li a poco tempo sono capace di farmi prendere da questa sorta di agitazione nel giro di pochi minuti. Insomma capite che non si può vivere in questo modo, non posso avere sempre bisogno di un bagno, i miei amici non hanno questa continua necessità, quando sono a casa posso stare anche 3-4 giorni senza averne bisogno e sto benissimo, se avessi avuto un lavoro lontano da casa o se mi devessi muovere per motivi urgenti? Inoltre noto che qualunque tipo di agitazione (per cose belle o brutte) mi provoca questo stato che inizia con un peso/bruciore all'imbocco delle stomaco per poi causarmi tutto il resto. La cosa che ora mi preoccupa è che di norma una volta passato l'evento scatenante e senza farmaci dopo 2-3 settimane il disturbo passa, ora invece dopo una forte arrabbiatura circa 2 mesi fa, mi è comparso questo bruciore allo stomaco seguito subito da quel bisogno di evacuare spesso il mattino, il sabato e domenica mattina quando sono a casa difficilmente ho questi sintomi (tranne il dolore addominale) e nonostante il medico mi abbia prescritto un gastroprotettore (antra 15 mg preso per 2 settimane una capsula al giorno, sospeso qualche giorno e ripreso da 3 giorni 2 capsule mattina e sera) il bruciore e il resto tende a ripresentarsi con delle fitte più accentuate in un punto dove il medico circa un anno fa mi ha detto esserci un lipoma in alto a destra dell'addome. Io inizio a preoccuparmi, dovrei fare una gastroscopia? Posso avere la sindrome dell'intestino irritabile? Sono pazza? Grazie per l'attenzione
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Cara Utente, sicuramente non è pazza.
E' chiaro però che i disturbi che lamenta dipendono molto da uno stato di ansia. Credo che la visita gastroenterologica le permetterà di ottenere dei buoni risultati con una terapia adatta per Lei.
saluti
E' chiaro però che i disturbi che lamenta dipendono molto da uno stato di ansia. Credo che la visita gastroenterologica le permetterà di ottenere dei buoni risultati con una terapia adatta per Lei.
saluti
Dott M. Di Camillo
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
dottorato di ricerca in fisiopatologia chirurgica e gastroenterologica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 26/08/2009.
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