Sensazione che il cibo non scenda e rigurgito acido

Buongiorno, da circa tre settimane sono in questa spiacevole condizione.
Premetto che tutto è cominciato dal mio primo attacco di panico cui ne è seguito uno la settimana successiva.
In generale durante queste settimane sono stato spesso in stari d'ansia.
Aggiungo che sono ipocondriaco.
Sostanzialmente ho la percezione che il cibo fatichi a scendere lungo l'esofago e che a questo si accompagni un rigurgito acido.
Alcuni giorni è più evidente, altri di meno.
Non ho dolori significativi, all'inizio sicuramente un dolore toracico, sparito dopo che ho fatto un ECG e tutto è stato attestato essere nella norma.
L'unica cosa strana, ma potrebbe essere un errore di percezione dovuto alla mia ipocondria, è che mi pare di avere le tonsille o i linfonodi sottomandibolari ingrossati (scusate la scarsa accuratezza, in ogni caso non sporgono e non sono dolenti). Non ho tosse, ho però la tendenza a schiarirmi spesso la voce e eruttare frequentemente. Premetto che fumo. Ho cambiato stile di vita reintroducendo lo sport e correggendo le abitudini alimentari, ma mi sembra che sia indipendente da ciò che mangio (per fare un esempio, nulla dopo aver mangiato al fast food, pesantissimo dopo del pollo con spinaci). Ho pensato fosse reflusso gastroesofageo e sto prendendo Maalox dopo i pasti da un paio di giorni, ma non mi sembra di vedere effetti significativi.
Non ho mai avuto febbre e non sono spossato.
Mi preoccupa un mal di schiena, sopratutto lombare, ma lo riconduco a una questione posturale dal momento che sto scrivendo la tesi e trascorro molto tempo seduto e fino a un mese e mezzo fa svolgevo un lavoro dove mobilitavo pesi.
Vi chiedo un primo parere in modo da inquadrare meglio la situazione perché questo senso di malessere dopo ogni pasto mi sta condizionando parecchio (e aggrava la mia ansia).
Ho 28 anni e ho sempre goduto di ottima salute.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Potrebbe trattarsi di reflusso. Se la difficoltà del transito del cibo dovesse persistere nonostante la terapia si renderà necessaria una gastroscopia per escludere una esofagite eosinofila.

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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