Esofagite da reflusso, ipotesi virale batterica
Gent.
mi Dottori,
ho 33 anni, non bevo, non fumo, facico scarsa attività fisica per mancanza di tempo.
In febbraio ho avvertito fortissimi dolori a livello del colon, durati poche ore, migrati poi dal lato destro al tratto superiore.
Nei giorni successivi il forte bruciore è andato scemando ma ho iniziato ad avvertire bruciore alla bocca dell’esofago.
Tale dolore si è accentuato nei giorni seguenti, diventando veramente fastidioso in fase di deglutizione e respirazione profonda ma è poi andato scemando nel giro di una settimana.
Pensando a qualcosa di virale ho accantonato gli episodi come tali senza consultate MMG.
Vado velocemente sui mesi seguenti: Dopo circa un mese dopo un’abbondante cena con amici, guidando avveroto dei fotissimi dolori al petto e alla schiena, assimilabili ad un corpo estaneo introdotto nel torace, risolti in circa un’ora.
Preoccupato consulto il mio mmg che ha ipotizzato gastrite e possibile ulcera prescrivendomi una cura di Lansoprazolo e Famotidina.
Nel giro di un mese i sintomi seri sono rientrati ma è rimasto un leggero bruciore sotto lo sterno e fastidio alla schiena.
Succesivamente sono subentrati leggero reflusso (non acido) senso di nodo alla gola e nuove fitte dietro le scapole.
Ho dunque effettuato ECG e Calprotectina, entrambe regolari.
Il mmg ha dunque ipotizzato come causa conseguenze da color irritabile (di cui in effeti soffro da anni) prescrivendomi protocollo Bromatech che ha dato degli ottimi risultati dal punto di vista intestinale ma non ha risolto le problematiche di reflusso e dolori a livello dello sterno.
Sempre MMG mi ha quindi consigliato Pilorex, sempre bromatech, per combattere reflusso il quale ha dato all’apparenza ottimi risultati.
Poi il declino improvviso: verso inizio novembre, dopo circa due settimane dalla sospensione di Pilorex una sera avverto le fitte lancinanti di inizo anno, stavo assumento una tisana a base di zenzero, abbastanza calda.
Il dolore permane per ore, si allevia nella notte ma permane anche il girno dopo.
Contatto il MMG chiedendo di approfondire con gastroscopia che ho fatto ieri.
Nell’attesa della gastroscopia ho passato anche una notte presoschè insonne per i dolori dopo un pasto relativamente leggero.
Faccio dunque gastroscopia: Esofagite da reflusso di Grado A Los Angeles, piccola ernia iatale da scivolamento e cardias incontinente.
Sono in attesa di biopsie tra 15 gg.
Mi sono stati prescritti Lucen 40mg per 40gg poi 20mg di mantenimento e Esoxx 1 stick per 40gg.
Ora mi chiedo: letta tutta la storia, non viene da pensare che fosse sin da subito un’esofagite di tipo batterico/virale?
Perchè nessuo ha ipotizzato questo?
Le biopsie rileveranno eventuali cause di questo tipo o può essere che inizo l’ennesima cura che terrà a bada il problema senza risolverlo?
Cause a parte, la mia abitudine di bere bevande molto calde durante il giorno (prevalentemente zenzero e tè verde) può inficiare sulla guarigione?
Ogni consiglio sarà prezioso.
mi Dottori,
ho 33 anni, non bevo, non fumo, facico scarsa attività fisica per mancanza di tempo.
In febbraio ho avvertito fortissimi dolori a livello del colon, durati poche ore, migrati poi dal lato destro al tratto superiore.
Nei giorni successivi il forte bruciore è andato scemando ma ho iniziato ad avvertire bruciore alla bocca dell’esofago.
Tale dolore si è accentuato nei giorni seguenti, diventando veramente fastidioso in fase di deglutizione e respirazione profonda ma è poi andato scemando nel giro di una settimana.
Pensando a qualcosa di virale ho accantonato gli episodi come tali senza consultate MMG.
Vado velocemente sui mesi seguenti: Dopo circa un mese dopo un’abbondante cena con amici, guidando avveroto dei fotissimi dolori al petto e alla schiena, assimilabili ad un corpo estaneo introdotto nel torace, risolti in circa un’ora.
Preoccupato consulto il mio mmg che ha ipotizzato gastrite e possibile ulcera prescrivendomi una cura di Lansoprazolo e Famotidina.
Nel giro di un mese i sintomi seri sono rientrati ma è rimasto un leggero bruciore sotto lo sterno e fastidio alla schiena.
Succesivamente sono subentrati leggero reflusso (non acido) senso di nodo alla gola e nuove fitte dietro le scapole.
Ho dunque effettuato ECG e Calprotectina, entrambe regolari.
Il mmg ha dunque ipotizzato come causa conseguenze da color irritabile (di cui in effeti soffro da anni) prescrivendomi protocollo Bromatech che ha dato degli ottimi risultati dal punto di vista intestinale ma non ha risolto le problematiche di reflusso e dolori a livello dello sterno.
Sempre MMG mi ha quindi consigliato Pilorex, sempre bromatech, per combattere reflusso il quale ha dato all’apparenza ottimi risultati.
Poi il declino improvviso: verso inizio novembre, dopo circa due settimane dalla sospensione di Pilorex una sera avverto le fitte lancinanti di inizo anno, stavo assumento una tisana a base di zenzero, abbastanza calda.
Il dolore permane per ore, si allevia nella notte ma permane anche il girno dopo.
Contatto il MMG chiedendo di approfondire con gastroscopia che ho fatto ieri.
Nell’attesa della gastroscopia ho passato anche una notte presoschè insonne per i dolori dopo un pasto relativamente leggero.
Faccio dunque gastroscopia: Esofagite da reflusso di Grado A Los Angeles, piccola ernia iatale da scivolamento e cardias incontinente.
Sono in attesa di biopsie tra 15 gg.
Mi sono stati prescritti Lucen 40mg per 40gg poi 20mg di mantenimento e Esoxx 1 stick per 40gg.
Ora mi chiedo: letta tutta la storia, non viene da pensare che fosse sin da subito un’esofagite di tipo batterico/virale?
Perchè nessuo ha ipotizzato questo?
Le biopsie rileveranno eventuali cause di questo tipo o può essere che inizo l’ennesima cura che terrà a bada il problema senza risolverlo?
Cause a parte, la mia abitudine di bere bevande molto calde durante il giorno (prevalentemente zenzero e tè verde) può inficiare sulla guarigione?
Ogni consiglio sarà prezioso.
[#1]
L'esofagite virale non esiste.
La sua è una esofagite da reflusso
La terapia va bene ma aggiungerei un procinetico.
Il reflusso essendo una condizione anatomica non guarisce mai nel senso tradizionale del termine, ma si può tenere a bada.
Cordiali saluti.
La sua è una esofagite da reflusso
La terapia va bene ma aggiungerei un procinetico.
Il reflusso essendo una condizione anatomica non guarisce mai nel senso tradizionale del termine, ma si può tenere a bada.
Cordiali saluti.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
innanzitutto la ringrazio moltissimo del riscontro.
Approfiutto della sua gentilezza per due ulteriori precisazioni, con le quali non voglio in alcun modo mettere in dubbio il suo parere ma semplicemetne provare a capire e prendere la giusta consapevolezza.
Forse mi sono spiegato male: io intendevo l'esofagite come una conseguenza di un'infiammazione diffusa iniziata in modo virale (dato lo spostamento tra i vari orginai da intestino fino ad esofago) e poi aggravata e cronicizzata a causa del reflusso che forse sino ad ora era rimasto lieve ed asintomatico. Impossibile come tesi?
A presicndere a questo, se in 33 anni non ho mai sofferto di nulla a livello esofageo, esclude comunque che io possa tornare alla condizione precedente una volta disinfiammato e curate le lesioni? Fatico a comprendere come una condizione anatomica possa manifestarsi ad un certo punto della vita senza possibilità di ritorno.
La ringrazio molto
Cordialmente
innanzitutto la ringrazio moltissimo del riscontro.
Approfiutto della sua gentilezza per due ulteriori precisazioni, con le quali non voglio in alcun modo mettere in dubbio il suo parere ma semplicemetne provare a capire e prendere la giusta consapevolezza.
Forse mi sono spiegato male: io intendevo l'esofagite come una conseguenza di un'infiammazione diffusa iniziata in modo virale (dato lo spostamento tra i vari orginai da intestino fino ad esofago) e poi aggravata e cronicizzata a causa del reflusso che forse sino ad ora era rimasto lieve ed asintomatico. Impossibile come tesi?
A presicndere a questo, se in 33 anni non ho mai sofferto di nulla a livello esofageo, esclude comunque che io possa tornare alla condizione precedente una volta disinfiammato e curate le lesioni? Fatico a comprendere come una condizione anatomica possa manifestarsi ad un certo punto della vita senza possibilità di ritorno.
La ringrazio molto
Cordialmente
[#3]
1) teoria non valida
2) non ci crederà ma è così. La spiegazione in tale sede sarebbe troppo lunga ed esula dalle finalità del sito.
2) non ci crederà ma è così. La spiegazione in tale sede sarebbe troppo lunga ed esula dalle finalità del sito.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente per le ulteriori risposte.
Immagino dunque sia una situazione da affidare ad uno specialista, e da tenere controllata nel tempo.
Tra quanto rifare un controllo per verificare gli effetti della cura? Mi consiglia di affidarmi sin da subito ad un gastroenterologo o farlo dal prossimo controllo se la situauzone non rientrasse? Utile anche un nutrizionista per valutare una dieta adatta?
Cordialmente
Immagino dunque sia una situazione da affidare ad uno specialista, e da tenere controllata nel tempo.
Tra quanto rifare un controllo per verificare gli effetti della cura? Mi consiglia di affidarmi sin da subito ad un gastroenterologo o farlo dal prossimo controllo se la situauzone non rientrasse? Utile anche un nutrizionista per valutare una dieta adatta?
Cordialmente
[#7]
Utente
Buongiorno Dott. Bacosi,
premesso che ho già trovato un gastroenterologo cui affidarmi, ma con una lista d'attesa un po' lunga, volevo nel mentre chiederle chiarimento sulla biopsia che ho ritirato oggi stesso per poter stare tranquillo (o cercare qualcuno con più urgenza).
A) Mucosa quasi esclusivamente acido-peptica con gastrite cronica non atrofica di grado lieve in fase di quiescenza con iperplasia faveolare. H.P. Assenti.
B) Mucosa Acido-Peptica con gastrite cronica non atrofica di grado lieve in fase di quiescenza. H.P. Assenti.
H.P. Presumo si riferisca a Helicobacter Pylori per il resto fatico a capire se è un quadro normale o deve destare preoccupazioni.
Cordialmente
premesso che ho già trovato un gastroenterologo cui affidarmi, ma con una lista d'attesa un po' lunga, volevo nel mentre chiederle chiarimento sulla biopsia che ho ritirato oggi stesso per poter stare tranquillo (o cercare qualcuno con più urgenza).
A) Mucosa quasi esclusivamente acido-peptica con gastrite cronica non atrofica di grado lieve in fase di quiescenza con iperplasia faveolare. H.P. Assenti.
B) Mucosa Acido-Peptica con gastrite cronica non atrofica di grado lieve in fase di quiescenza. H.P. Assenti.
H.P. Presumo si riferisca a Helicobacter Pylori per il resto fatico a capire se è un quadro normale o deve destare preoccupazioni.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.1k visite dal 11/11/2023.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
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