Morbo di Crohn?

Salve, ho problemi intestinali da 5 anni con diarrea, muco nelle feci, perdita costante di peso (ho perso 8 kg negli ultimi 5 anni), stanchezza cronica e generale sensazione di malessere che è sempre stata trattata come IBS (e che ho "curato" seguendo una dieta FODMAP, facendo attività fisica regolare ed eliminando totalmente alcool, fumo e altri agenti irritanti senza mai trarne beneficio anzi peggiorando nel corso degli anni).
A settembre dopo aver trovato sangue vivo nelle feci torno dal gastroenterologo che mi prescrive un esame della calprotectina che risulta positivo con un valore pari a 338 e di conseguenza ho effettuato una colonscopia con biopsia che ha prodotto i seguenti risultati: "ileite cronica linfocitaria".
Ho effettuato in seguito anche un'ecografia delle anse intestinali con le seguenti conclusioni "lieve ispessimento dell'ultima ansa ileale in assenza di chiara ipervascolarizzazione di parete, con presenza di minima falda fluida in fossa iliaca dx e alcuni linfonodi di aspetto reattivo".

Il gastroenterologo crede che possa trattarsi di Morbo di Crohn e quindi sto effettuando una cura a base di Pentasa ed Entocir avendo per il momento solo dei minimi (anche se sono consapevole che questo è del tutto normale avendo iniziato la cura da appena 20 giorni) volevo sapere però se questa diagnosi fosse effettivamente corretta e se sono quantomeno sulla strada giusta per ritornare ad avere una vita "normale".

Ci tengo a specificare che non sono una persona che soffre di problemi di ansia, la mia è più una curiosità non avendo ricevuto una risposta del tutto precisa dal mio dottore e quindi mi faceva piacere sentire l'opinione di altri esperti del settore.

Vi ringrazio in anticipo per la risposta
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.3k 215
In assenza di una chiara espressione istologica (presenza di granulomi) quella di malattia di Crohn è nel suo caso un orientamento diagnostico e non una diagnosi conclamata. In alternativa è da considerare una possibile ileite aspecifica.
Il trattamento con cortisonico è giustificato in presenza di sintomi, quello con mesalazina un po' meno.
Tuttavia nell'incertezza diagnostica - come nel suo caso - la terapia viene prescritta dallo specialista sulla base della visita clinica, degli altri parametri di laboratorio e soprattutto dell'esperienza e viene poi attentamente monitorata nel tempo.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la celere risposta che effettivamente si trova abbastanza in linea con quanto mi ha detto il gastroenterologo, proseguirò la cura che mi è stata prescritta e vedo come si evolve la situazione nei prossimi mesi, valutando il da farsi a tempo debito.
Speriamo bene!
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