Come posso scalare il gastroprotettore a fine cura?

Buongiorno,
premetto che in vita mia ho sempre lamentato una digestione molto laboriosa, senza per questo aver mai sofferto in maniera del tutto consapevole di vera e propria acidità di stomaco.
Non sono mai stato un fumatore, non bevo alcolici o caffè.

Sono un ragazzo di 32 anni e un anno fa, novembre 2022, ho indagato a livello gastrico quella che poteva essere la causa di una faringite cronica.


Risultato gastroscopia/biopsia:
esofago di calibro regolare, pareti elastiche.
A livello sovragiunzionale isolata erosione a fiamma delle dimensioni > 5mm.
Linea Z in sede.

Cavità gastrica ampia, ben distensibile, pareti elastiche, lago mucoso limpido.
Plicatura e peristalsi regolari.
A livello cardiale si osserva polipo sessile di 10-12mm sul quale si eseguono biopsie (= polipo iperplastico senza displasia ghiandolare).
Mucosa ovunque indenne da lesioni.
Piloro pervio elastico.
Bulbo duodenale con erosioni a residuo fibrinoso.
IIa porzione indenne.
Eseguite biopsie in antro (2) per tipizzazione e ricerca Helicobacter pylori = negativa.


CONCLUSIONI: esofagite peptica di grado B sec la / Polipo sessile di 12mm del cardias / Duodenite erosiva del bulbo

Si consiglia terapia con PPI (Lucen 40mg 1 cp al mattino e 1cp alla sera per 6 settimane e poi 1cp al mattino come mantenimento) + Marial bustine dopo ogni pasto.


Appena prima di concludere la terapia, verso la metà di febbraio 2023, mi sono rivolto a un nuovo specialista per comprendere il da farsi.
Mi è stato suggerito di continuare la terapia sino a un nuovo esame endoscopico da fissare a distanza di un anno dal precedente, quindi novembre 2023.


Durante gli ultimi mesi, su suggerimento del medico di base, ho provato a scalare il gastroprotettore ma con risultati fallimentari.
Lungo i mesi di luglio e agosto ho provato ad assumere 20mg al giorno per qualche settimana, per poi alternare prima un giorno sì e un giorno no la somministrazione, poi uno sì e due no, ma c'è stato effetto rebound.
Idem per quanto riguarda gli ultimi due mesi tentando di scalarlo in questo modo: le prime due settimane 1cp 20 mg tutti i giorni, le seconde due settimane 1cp 20mg 6 giorni su 7, le terze due settimane 1cp 20mg 5 giorni su 7.
Sempre effetto rebound con forte acidità di stomaco.


Se questo può essere di qualche utilità, preciso che durante l'anno di terapia ho ridotto significativamente il consumo di pastasciutta, latticini e dolci, che mangio soltanto una o due volte a settimana.


Di recente, ho eseguito una fibroscopia per una sinusite e, a livello della laringe, mi è stata riscontrata ancora un'iperemia delle aritenoidi come da MRGE.


Vi sarei grato se poteste darmi qualche indicazione mirata per arrivare alla definitiva sospensione degli inibitori di pompa e se secondo voi è piuttosto il caso di riprendere ad assumere qualche sciroppo tipo Marial in vista del prossimo esame endoscopico.

Grazie mille.
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Per contrastare l'effetto rebound da sospensione di PPI alcuni consigliano la riduzione progressiva del dosaggio del farmaco, ma la cosa più utile è accompagnare la sospensione con l'introdizione di un agente protettivo della micosa (come alginato o poliprotect) a dosaggio pieno (dopo i pasti e prima di andare a letto) per almeno un mese.
La presenza di iperemia delle aritenoidi fa pensare alla presenza di reflusso notturno (inavvertito dalla maggior parte dei pazienti). Per contrastarlo in maniera efficace e importante porsi in posizione di riposo notturno antireflusso (antitrendelenburg), sollevando la testata del letto di 15-20 cm. Non con cuscini, ma ponendo un rialzo sotto i piedini del lato testa della rete del letto in modo da realizzare un piano lievemente inclinato.

Allego per completezza i link agli articoli esplicativi presenti sul sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1006-manifestazioni-atipiche-della-malattia-da-reflusso-esofageo-mrge.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-gastroesofageo.html

https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/9115-alternative-a-ppi-efficaci-nella-terapia-del-reflusso-gastroesofageo.html

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per le sue indicazioni. Proverò sicuramente, vediamo se tornando ad assumere Marial per più di un mese riuscirò finalmente a fare a meno del Lucen.

Ne approfitto per chiederle se, secondo lei, la presenza di iperemia delle aritenoidi lascia supporre che, sotto, l'infiammazione esofagea e del duodeno non sia stata del tutto curata, oppure se i due stati infiammatori possono risolversi in tempi e secondo modalità differenti.

La ringrazio ancora.
Un cordiale saluto.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
È possibile che ci sia infiammazione della zona faringo-laringea senza che ci sia infiammazione rilevante della mucosa esofagea.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#4]
Utente
Utente
Capisco. La ringrazio nuovamente per la sua risposta.
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