Ibs come agire dopo mille tentativi?
Buongiorno,
Ormai da molto tempo soffro di intestino irritabile, conclusione a cui i vari specialisti sono arrivati dopo svariati esami ematici, fecali (calprotectina <50) visita proctologica (tutto a posto) e colonscopia (da quest'ultima, all'istologico é emerso in alcuni tratti del colon "mucosa colica con regolare profilo delle cripte e reperto focale di microascesso criptico", cosa che, a detta di due gastroenterologi, non è un patologico, nemmeno tipo Crohn o RCU).
Quasi quotidianamente evacuo subito al risveglio, senza alcun dolore addominale, solo sensazione di dover correre al bagno, inizialmente con feci formate, dopo dieci minuti devo ricorrere al bagno e le feci sono meno formate.
Spesso ritorno al bagno una, terza volta con emissione di poche feci molto poco formate (sembrano quasi piccole palline morbide, a volte sono delle feci piccolissime di pochi mm) e con muco (mai sangue).
Il tutto avviene con una certa "violenza" (devo correre al bagno perché sento che me la faccio addosso) , e a volte continuo a dover evacuare per altre volte, sempre meno formate, fino ad arrivare all'emissione di solo muco.
Al pomeriggio, alla sera, e alla notte tutto ritorna alla normalità, se non in determinati periodi in cui devo espellere feci molli subito dopo i pasti.
Se per un motivo o l'altro, ho lo stimolo al pomeriggio o lontano dai pasti, le feci sono perfettamente formate.
Ho fatto svariate cure:
-Debridat 2 al giorno (nessun cambiamento, aumento del muco)
-Levopraid 2 al giorno (leggero cambiamento non risolutivo)
- diosmectal (cambiamento della consistenza delle feci alla prima emissione, comunque raramente ben formate)
- svariati probiotici (enterolactis, feedcolon, relaxcol, yovis, codex) per periodi medio-lunghi (anche 1 mese) la situazione migliora lentamente ma poi a un certo punto precipita.
Ho provato anche sotto consiglio del medico a integrare (es.
Diosmectal + probiotici, probiotici + trimebutina), poco é cambiato.
Seguo un'alimentazione normale, nei momenti di crisi sto maniacalmente attento, restando in bianco per qualchr giorno.
L'unica cosa che è emersa nei miei svariati esami sono dei calcoli alla cistifellea (non sono state specificate dimensioni e numero) che, sempre a detta degli specialisti, non sono imputabili alla mia sintomatologia.
Agli esami obiettivi è sempre tutto regolare.
Sono seguito anche da uno psicologo in quanto si è ipotizzato che si tratti di qualcosa di psicosomatico, ma a distanza di un oltre anno non vedo miglioramenti.
Non so più bene dove sbattere la testa, mi son sottoposto, negli ultimi 5 anni a esami di qualsiasi tipo, anche gastroscopia in quanto spesso soffro di bruciori di stomaco (non è emerso nulla).
Ho iniziato un trattamento osteopatico di manipolazione viscerale come ennesimo tentativo, non ho più ormai aspettative.
Mi consigliate di approfondire altro?
C'è qualcosa che potrei fare?
Ho una vita moderatamente stressante, come ormai chiunque nel 2023, ma nulla di esagerato...
Ormai da molto tempo soffro di intestino irritabile, conclusione a cui i vari specialisti sono arrivati dopo svariati esami ematici, fecali (calprotectina <50) visita proctologica (tutto a posto) e colonscopia (da quest'ultima, all'istologico é emerso in alcuni tratti del colon "mucosa colica con regolare profilo delle cripte e reperto focale di microascesso criptico", cosa che, a detta di due gastroenterologi, non è un patologico, nemmeno tipo Crohn o RCU).
Quasi quotidianamente evacuo subito al risveglio, senza alcun dolore addominale, solo sensazione di dover correre al bagno, inizialmente con feci formate, dopo dieci minuti devo ricorrere al bagno e le feci sono meno formate.
Spesso ritorno al bagno una, terza volta con emissione di poche feci molto poco formate (sembrano quasi piccole palline morbide, a volte sono delle feci piccolissime di pochi mm) e con muco (mai sangue).
Il tutto avviene con una certa "violenza" (devo correre al bagno perché sento che me la faccio addosso) , e a volte continuo a dover evacuare per altre volte, sempre meno formate, fino ad arrivare all'emissione di solo muco.
Al pomeriggio, alla sera, e alla notte tutto ritorna alla normalità, se non in determinati periodi in cui devo espellere feci molli subito dopo i pasti.
Se per un motivo o l'altro, ho lo stimolo al pomeriggio o lontano dai pasti, le feci sono perfettamente formate.
Ho fatto svariate cure:
-Debridat 2 al giorno (nessun cambiamento, aumento del muco)
-Levopraid 2 al giorno (leggero cambiamento non risolutivo)
- diosmectal (cambiamento della consistenza delle feci alla prima emissione, comunque raramente ben formate)
- svariati probiotici (enterolactis, feedcolon, relaxcol, yovis, codex) per periodi medio-lunghi (anche 1 mese) la situazione migliora lentamente ma poi a un certo punto precipita.
Ho provato anche sotto consiglio del medico a integrare (es.
Diosmectal + probiotici, probiotici + trimebutina), poco é cambiato.
Seguo un'alimentazione normale, nei momenti di crisi sto maniacalmente attento, restando in bianco per qualchr giorno.
L'unica cosa che è emersa nei miei svariati esami sono dei calcoli alla cistifellea (non sono state specificate dimensioni e numero) che, sempre a detta degli specialisti, non sono imputabili alla mia sintomatologia.
Agli esami obiettivi è sempre tutto regolare.
Sono seguito anche da uno psicologo in quanto si è ipotizzato che si tratti di qualcosa di psicosomatico, ma a distanza di un oltre anno non vedo miglioramenti.
Non so più bene dove sbattere la testa, mi son sottoposto, negli ultimi 5 anni a esami di qualsiasi tipo, anche gastroscopia in quanto spesso soffro di bruciori di stomaco (non è emerso nulla).
Ho iniziato un trattamento osteopatico di manipolazione viscerale come ennesimo tentativo, non ho più ormai aspettative.
Mi consigliate di approfondire altro?
C'è qualcosa che potrei fare?
Ho una vita moderatamente stressante, come ormai chiunque nel 2023, ma nulla di esagerato...
[#1]
L'assenza di dolore addominale non consente di porre diagnosi di sindrome dell'intestino irritabile, Nel suo caso sembra trattarsi di un disturbo funzionale gastroenterico di tipo diverso definito "diarrea funzionale".
È presente la calcolosi della colecisti che non sono causa diretta della sintomatologia attuale, ma possono essere il risultato di una alterazione di motilità (discinesia) delle vie biliari che può correlarsi ai suoi sintomi.
La terapia non è univoca, ma richiede diversi aggiustanenti personalizzati nel tempo in funzione dei sintomi. Poco utili debridat o lvopraid in questa situazione, più indicati diosmectite e probiotici (Saccharomyces boulardi prima, Lactobacillus rhamnosus poi); possibile un tentativo con colestiramina per breve periodo e/o con farmaci con azione sulla serotonina se il gastroenterologo che può visitarla e la seguirà nel tempo è d'accordo.
È presente la calcolosi della colecisti che non sono causa diretta della sintomatologia attuale, ma possono essere il risultato di una alterazione di motilità (discinesia) delle vie biliari che può correlarsi ai suoi sintomi.
La terapia non è univoca, ma richiede diversi aggiustanenti personalizzati nel tempo in funzione dei sintomi. Poco utili debridat o lvopraid in questa situazione, più indicati diosmectite e probiotici (Saccharomyces boulardi prima, Lactobacillus rhamnosus poi); possibile un tentativo con colestiramina per breve periodo e/o con farmaci con azione sulla serotonina se il gastroenterologo che può visitarla e la seguirà nel tempo è d'accordo.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Mi è stato infatti indicato per ora di effettuare un ciclo con codex 2 volte al giorno e diosmectal al bisogno, per un mese... Già ora noto che le evacuazioni sono lentamente più solide, pur non variando di numero...
Ho tentato più volte di arrivare al nocciolo di questa mia problematica (inizialmente imputavo un eventuale influenza della calcolosi biliare, essendo l'unica irregolarità riscontrata nella miriade di esami, ma il mio gastroenterologo lo esclude praticamente a priori), ma notando che, ad esempio, in vacanza tutto scompare, lo stesso gastroenterologo mi ha consigliato di rivolgermi a uno psicologo, o comunque di diminuire lo stress (più facile a dirsi che a farsi) cosa che ho fatto immediatamente, pur di risolvere il problema, ma ancora non vedo risultati.
Puo comunque essere un problema da indagare più approfonditamente a livello psicologico?
Ho tentato più volte di arrivare al nocciolo di questa mia problematica (inizialmente imputavo un eventuale influenza della calcolosi biliare, essendo l'unica irregolarità riscontrata nella miriade di esami, ma il mio gastroenterologo lo esclude praticamente a priori), ma notando che, ad esempio, in vacanza tutto scompare, lo stesso gastroenterologo mi ha consigliato di rivolgermi a uno psicologo, o comunque di diminuire lo stress (più facile a dirsi che a farsi) cosa che ho fatto immediatamente, pur di risolvere il problema, ma ancora non vedo risultati.
Puo comunque essere un problema da indagare più approfonditamente a livello psicologico?
[#3]
L'aspetto psicologico è parte integrante dei disturbi funzionali gastrointestinali ed è da tenere di conto sul versante terapeutico. La consulenza specialistica in questo ambito può condurre a risultati soddisfacenti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 28/10/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.