Tossicodipendenza

Salve. Sono un ragazzo di 21 anni che per tre mesi ha usato eroina nella dose di 1g al giorno (fumata). Da un mese a questa parte ho interrotto l'assunzione di eroina e sto seguendo una terapia a base di brupenorfina (subutex) con il dosaggio di 12 milligrammi giornalieri. Vorrei interrompere la terapia e liberarmi da ogni tipo di dipendenza. Sapreste darmi un consiglio? Quanto dura l'astinenza da subutex?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La terapia non è una dipendenza. E' una terapia per una malattia spontaneamente cronica, se così è stata diagnosticata. Questa frase "vorrei liberarmi di ogni dipendenza" è un tipico errore di chi pensa che le sostanze siano il problema, di qualsiasi tipo, mentre spero le sia stato spiegato che farmaci e droghe hanno differenze fondamentali tra di loro, il che rende utilizzabili alcuni farmaci di tipo oppiaceo come azione recettoriale per la cura delle tossicodipendenze da altri oppiacei. Non si tratta di sostituire una sostanza con un'altra, non è questo lo scopo altrimenti le terapie durerebbero qualche giorno e semplicemente per una comodità di tipo antiastinenziale. Le terapie di questo tipo servono per tenere frenato il desiderio di assumere eroina in persone che denunciano una situazione fuori controllo, non gestibile (presumo sia così e che sia stato diagnosticato). La cura della tossicodipendenza da eroina in breve tempo non esiste al momento. La terapia impostata è una di quelle possibili, l'altra è quella metadonica, poi quella naltrexonica riservata a una minoranza di casi. Lei si sta preoccupando di aspetti non terapeutici, tipo l'astinenza da subutex, cioè sta chiedendo dettagli per toglierselo da solo. Non lo faccia altrimenti si trova con la sua tossicodipendenza pronta per la ricaduta, dopo un tempo che è variabile.
Il consiglio è quindi questo:
- verifichi che le sia stata fatta (ma è scontato) diagnosi di tossicodipendenza, che fosse durata tre mesi o tre anni è uguale rispetto alla scelta della cura, anche perché le cure sono all'inizio più o meno le stesse.
- segua la cura impostata verificandone insieme al medico l'efficacia (cioè se continua a succedere ciò che voleva non continuasse a succedere rispetto all'uso di eroina). La terapia resistuisce la libertà di scelta su questo comportamento (che nella tossicodipendenza non c'è più e non è recuperata stabilmente), e aiuta a riprendere in mano la propria vita andando avanti.
Se la cura non dovesse funzionare bene nell'arco dei prossimi mesi esistono alternative.
Per inciso, la forza di volontà, la motivazione a cambiare e tutto il resto, così come il discorso "mi sento bene", oppure "mi controllo" etc sono tutte cose che, rispetto alla diagnosi di tossicodipendenza, non hanno il minimo peso, e sono i classici tranelli che il cervello pone a chi soffre di questa malattia, determinando un ritardo nelle cure.

Se vuole ulteriori dettagli può leggersi gli articoli su Minforma relativi alla tossicodipendenza da oppiacei, e al metadone (è buprenorfina ma i principi generali sono simili).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini