Assunzione paxlovid 70enne sano
Buongiorno, sono un medico da poco laureato (26 anni) e vi scrivo perché in data 6 Agosto mio padre (di 70 anni) è risultato positivo al COVID-19.
Aveva effettuato in data 22 luglio la quarta dose Pfizer e al di là dell'età non ha particolari comorbiditá.
I suoi sintomi di presentazione dell'infezione sono stati finora raffreddore e faringite (modesti) ed un lieve rialzo termico (intorno a 37).
Ho già consultato il suo medico di base in merito all'opportunità di avviare trattamento con Paxlovid, e da parte sua non c'è stata un'indicazione molto precisa, o meglio ha sottolineato come ritenga questo farmaco abbastanza "pesante" e come lo abbia prescritto rarissimamente solo in caso di grave fragilità del paziente.
Ora non voglio sostituire la vostra opinione con l'indirizzo del medico curante, ma mi trovo nel dubbio se insistere sulla prescrizione del farmaco (i sintomi di mio padre sono iniziati da 4-5 giorni, forse 3-4) oppure no, in quanto non mi è troppo chiaro dove propenda il rapporto rischio/beneficio.
Specifico e concludo che trattandosi di mio padre c'è anche da parte mia una componente ansiosa per cui ogni minima evoluzione dei suoi sintomi mi evoca l'idea di un peggioramento imminente verso la polmonite e il ricovero, oscurando forse la mia obiettività.
Grazie dell'attenzione, confido in un vostro riscontro.
Aveva effettuato in data 22 luglio la quarta dose Pfizer e al di là dell'età non ha particolari comorbiditá.
I suoi sintomi di presentazione dell'infezione sono stati finora raffreddore e faringite (modesti) ed un lieve rialzo termico (intorno a 37).
Ho già consultato il suo medico di base in merito all'opportunità di avviare trattamento con Paxlovid, e da parte sua non c'è stata un'indicazione molto precisa, o meglio ha sottolineato come ritenga questo farmaco abbastanza "pesante" e come lo abbia prescritto rarissimamente solo in caso di grave fragilità del paziente.
Ora non voglio sostituire la vostra opinione con l'indirizzo del medico curante, ma mi trovo nel dubbio se insistere sulla prescrizione del farmaco (i sintomi di mio padre sono iniziati da 4-5 giorni, forse 3-4) oppure no, in quanto non mi è troppo chiaro dove propenda il rapporto rischio/beneficio.
Specifico e concludo che trattandosi di mio padre c'è anche da parte mia una componente ansiosa per cui ogni minima evoluzione dei suoi sintomi mi evoca l'idea di un peggioramento imminente verso la polmonite e il ricovero, oscurando forse la mia obiettività.
Grazie dell'attenzione, confido in un vostro riscontro.
Da quello che dice, si intuisce che la forma di Covid che ha contratto suo padre si presenta con sintomi lievi e, in particolare, è limitata alle prime vie aeree. Per questi motivi sono d'accordo con il parare del suo medico curante
Dr. Romeo Lisciani

Utente
La ringrazio per il suo parere e la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 08/08/2022.
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