FQAD, cosa fare?
Buongiorno.
In seguito all'assunzione di prulifloxacina su prescrizione del suo medico di base, mia sorella ha sviluppato quella che gli americani chiamano Fluoroquinolone-Associated Disability (FQAD), pertanto si trova in condizioni disperate da 2 anni quasi senza più riuscire ad avere una vita normale perché, a causa dei diversi sintomi sia muscoloscheletrici che neurologici (i più gravi e destabilizzanti, tra cui, giusto per citarne alcuni, oscillopsia, vertigini, calore e vibrazioni alla testa, acufeni, costantemente presenti), è costretta a letto sofferente; nonostante le varie terapie tentate, tra cui anche l'ozonoterapia endovenosa, i tanti specialisti consultati e i tanti integratori che sta assumendo per far fronte al depauperamento dei minerali e delle vitamine innescatosi, e una alimentazione adeguata, non riesce più a riprendersi, anzi peggiora soltanto.
Di recente, è venuta a conoscenza di uno specialista americano che curerebbe i pazienti con il suo stesso problema con una terapia che si fonda principalmente su cellule staminali.
Secondo voi potrebbe affidarsi ad una cura del genere o è pericoloso?
Altrimenti, quale altra strada potrebbe tentare?
Sono molto preoccupata perché comincia a parlare di suicidio, non vorrei facesse un gesto simile solo perché non si riesce a trovare un medico in grado di aiutarla per davvero.
Grazie a chiunque trovi il tempo per rispondere.
In seguito all'assunzione di prulifloxacina su prescrizione del suo medico di base, mia sorella ha sviluppato quella che gli americani chiamano Fluoroquinolone-Associated Disability (FQAD), pertanto si trova in condizioni disperate da 2 anni quasi senza più riuscire ad avere una vita normale perché, a causa dei diversi sintomi sia muscoloscheletrici che neurologici (i più gravi e destabilizzanti, tra cui, giusto per citarne alcuni, oscillopsia, vertigini, calore e vibrazioni alla testa, acufeni, costantemente presenti), è costretta a letto sofferente; nonostante le varie terapie tentate, tra cui anche l'ozonoterapia endovenosa, i tanti specialisti consultati e i tanti integratori che sta assumendo per far fronte al depauperamento dei minerali e delle vitamine innescatosi, e una alimentazione adeguata, non riesce più a riprendersi, anzi peggiora soltanto.
Di recente, è venuta a conoscenza di uno specialista americano che curerebbe i pazienti con il suo stesso problema con una terapia che si fonda principalmente su cellule staminali.
Secondo voi potrebbe affidarsi ad una cura del genere o è pericoloso?
Altrimenti, quale altra strada potrebbe tentare?
Sono molto preoccupata perché comincia a parlare di suicidio, non vorrei facesse un gesto simile solo perché non si riesce a trovare un medico in grado di aiutarla per davvero.
Grazie a chiunque trovi il tempo per rispondere.
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Gentile utente
si tratta di un disturbo i cui momenti patogenetici sfuggono alla comprensione (danno mitocondriale?) al momento non sembrano esserci benefici con vari tratttamenti proposti a base di antiossidanti etc, per cui, a mio parere ben venga qualunque nuova opportunità di trattamento purchè validata da certi risultati
le allego questo link (scricabile gratis) di un eccelente lavoro
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5632915/
si tratta di un disturbo i cui momenti patogenetici sfuggono alla comprensione (danno mitocondriale?) al momento non sembrano esserci benefici con vari tratttamenti proposti a base di antiossidanti etc, per cui, a mio parere ben venga qualunque nuova opportunità di trattamento purchè validata da certi risultati
le allego questo link (scricabile gratis) di un eccelente lavoro
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5632915/
Tommaso Vannucchi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 04/05/2020.
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