Neurotossicità amisulpride ed effetti sul testosterone
Gentili dottori, sono stato visitato da uno psichiatra primario di psichiatria e docente universitario, e mi è stata riscontrata una DDD (dopamine dependent depression).
ho già usato con insuccesso il bupropione a 450mg, e lo psichiatra ha candidamente ammesso che per chi ha una depressione dipendente da bassi livelli di dopamina non ci sono alternative, in quanto gli unici farmaci attivi sulla dopamina (minaprina e amineptina) sono stati ritirati dal commercio nonostante fossero estremamente efficaci (perfino per il Parkinson e la sindrome da fatica cronica per quanto riguarda l'amineptina) , per motivi commerciali (lasciare spazio agli ssri) spacciati per motivi di sicurezza.
Mi ha proposto come unica alternativa l'amisulpride a basso dosaggio (50mg) , parlandomi della selegilina che lui non usa in quanto ha dei metaboliti anfetaminici, e dell'aripiprazolo che non usa in quanto sebbene a bassi dosaggi aumenti la dopamina, è noto per la sua neurotossicità come tutti gli antipsicotici.
Lui sostiene che non ci sono evidenze che amisulpride sia neurotossica o neurotrofica.
- Pertanto volevo sapere se vi sono studi che potete mostrarmi circa la neurotossicità di amisulpride, visto che si tratta comunque di un antipsicotico indipendentemente dal basso dosaggio, non vorrei ritrovarmi con la discinesia tardiva, acatisia o la sindrome neurolettica maligna per colpa dell' assunzione di questo farmaco.
- Inoltre desideravo sapere, poiché questo farmaco è noto per aumentare la prolattina, se all'aumento della prolattina corrisponde anche una diminuzione del testosterone e se i livelli ematici di entrambi ritornano nella norma interrompendo la terapia, non vorrei che anche questa molecola causi impotenza magari non reversibile come accade in alcuni casi con gli ssri.
- mi chiedevo anche se la farmacodinamica dell'amisulpride non fosse di per se controproducente, nel senso che, se è pur vero che all'aumento della dopamina corrisponde più energia e voglia di fare, dall'altro lato una diminuzione del testosterone ha l'effetto opposto, ovvero ridurre l'energia, la forza, e causare ansia e depressione, pertanto, non pensate che tecnicamente l'effetto del farmaco sia nullo? Tra l'altro io ho già dei livelli di testosterone molto bassi (3. 37 ng/ml con un range di laboratorio min 2. 7 - max 10. 7) non rischio che il farmaco mi azzeri questo valore?
- In ultimo, la diminuzione del testosterone e l'aumento della prolattina, possono portare a una peggior sopportazione del freddo?
grazie
ho già usato con insuccesso il bupropione a 450mg, e lo psichiatra ha candidamente ammesso che per chi ha una depressione dipendente da bassi livelli di dopamina non ci sono alternative, in quanto gli unici farmaci attivi sulla dopamina (minaprina e amineptina) sono stati ritirati dal commercio nonostante fossero estremamente efficaci (perfino per il Parkinson e la sindrome da fatica cronica per quanto riguarda l'amineptina) , per motivi commerciali (lasciare spazio agli ssri) spacciati per motivi di sicurezza.
Mi ha proposto come unica alternativa l'amisulpride a basso dosaggio (50mg) , parlandomi della selegilina che lui non usa in quanto ha dei metaboliti anfetaminici, e dell'aripiprazolo che non usa in quanto sebbene a bassi dosaggi aumenti la dopamina, è noto per la sua neurotossicità come tutti gli antipsicotici.
Lui sostiene che non ci sono evidenze che amisulpride sia neurotossica o neurotrofica.
- Pertanto volevo sapere se vi sono studi che potete mostrarmi circa la neurotossicità di amisulpride, visto che si tratta comunque di un antipsicotico indipendentemente dal basso dosaggio, non vorrei ritrovarmi con la discinesia tardiva, acatisia o la sindrome neurolettica maligna per colpa dell' assunzione di questo farmaco.
- Inoltre desideravo sapere, poiché questo farmaco è noto per aumentare la prolattina, se all'aumento della prolattina corrisponde anche una diminuzione del testosterone e se i livelli ematici di entrambi ritornano nella norma interrompendo la terapia, non vorrei che anche questa molecola causi impotenza magari non reversibile come accade in alcuni casi con gli ssri.
- mi chiedevo anche se la farmacodinamica dell'amisulpride non fosse di per se controproducente, nel senso che, se è pur vero che all'aumento della dopamina corrisponde più energia e voglia di fare, dall'altro lato una diminuzione del testosterone ha l'effetto opposto, ovvero ridurre l'energia, la forza, e causare ansia e depressione, pertanto, non pensate che tecnicamente l'effetto del farmaco sia nullo? Tra l'altro io ho già dei livelli di testosterone molto bassi (3. 37 ng/ml con un range di laboratorio min 2. 7 - max 10. 7) non rischio che il farmaco mi azzeri questo valore?
- In ultimo, la diminuzione del testosterone e l'aumento della prolattina, possono portare a una peggior sopportazione del freddo?
grazie
[#1]
Gentile utente
Premetto che non è mia intenzione quella di essere polemico ma trovo nelle sue affermazioni molte inesattezze di carattere scientifico e farmacologico che deviano verso un approccio farmaco terapeutico poco corretto, innanzitutto l’ amineptina è stato un antidepressivo che fu ritirato dal commercio in seguito a vari casi di abuso che induceva il farmaco per la sua azione anfetamino simile(io stesso a suo tempo pubblicai uno dei primi casi d’abuso) e non per fare spazio agli ssri,; la Selegilina è venduta negli USA sotto forma di sistema a rilascio trans dermico con il nome commerciale di EMSAM per il trattamento della Depressione Maggiore, i metaboliti anfetaminici della selegilina sono tutti enantiomeri levorotatori senza che ci sia una biotrasformazione alla forma destrorotatoria(e quindi attiva), ma questo è un dettaglio tecnico che richiederebbe tempo per spiegarlo. L’Aripiprazolo è un agonista parziale dopaminergico ossia a dosaggi bassi può funzionare come un dopamino mimetico per certi aspetti come l’amisulpride la quale è un vero antipsicotico quando si utilizzano dosaggi dai 200 -800 mg die; essendo una benzamide l’ amisulpride comporta un aumento della prolattina che generalmente non si riscontra con l’aripiprazolo a bassi dosaggi. Tenga presente che il discorso non è così categorico e semplice ascrivendo alle suddette molecole la loro limitazione alla dopamina per quanto riguarda gli effetti antidepressivi ma sono coinvolti anche altri recettori di altri neurotrasmettitori (l’aripiprazolo ha un’azione sui recettori della serotonina di tipo 5HT1A mentre l’amisulpride sembra che abbia un’azione anche sui recettori 5HT 7.
Comunque come avrà notato il discorso sarebbe troppo lungo , complicato ma anche affascinante che và oltre la semplice schematizzazione riferita
Premetto che non è mia intenzione quella di essere polemico ma trovo nelle sue affermazioni molte inesattezze di carattere scientifico e farmacologico che deviano verso un approccio farmaco terapeutico poco corretto, innanzitutto l’ amineptina è stato un antidepressivo che fu ritirato dal commercio in seguito a vari casi di abuso che induceva il farmaco per la sua azione anfetamino simile(io stesso a suo tempo pubblicai uno dei primi casi d’abuso) e non per fare spazio agli ssri,; la Selegilina è venduta negli USA sotto forma di sistema a rilascio trans dermico con il nome commerciale di EMSAM per il trattamento della Depressione Maggiore, i metaboliti anfetaminici della selegilina sono tutti enantiomeri levorotatori senza che ci sia una biotrasformazione alla forma destrorotatoria(e quindi attiva), ma questo è un dettaglio tecnico che richiederebbe tempo per spiegarlo. L’Aripiprazolo è un agonista parziale dopaminergico ossia a dosaggi bassi può funzionare come un dopamino mimetico per certi aspetti come l’amisulpride la quale è un vero antipsicotico quando si utilizzano dosaggi dai 200 -800 mg die; essendo una benzamide l’ amisulpride comporta un aumento della prolattina che generalmente non si riscontra con l’aripiprazolo a bassi dosaggi. Tenga presente che il discorso non è così categorico e semplice ascrivendo alle suddette molecole la loro limitazione alla dopamina per quanto riguarda gli effetti antidepressivi ma sono coinvolti anche altri recettori di altri neurotrasmettitori (l’aripiprazolo ha un’azione sui recettori della serotonina di tipo 5HT1A mentre l’amisulpride sembra che abbia un’azione anche sui recettori 5HT 7.
Comunque come avrà notato il discorso sarebbe troppo lungo , complicato ma anche affascinante che và oltre la semplice schematizzazione riferita
Tommaso Vannucchi
[#2]
Utente
Dottore sarebbe così cortese da spiegare perché secondo il suo punto di vista i metaboliti anfetaminici della selegilina non sono neurotossici né psicoattivi ? Se così fosse non si spiega lo sviluppo della rasagilina che appunto è stata sviluppata proprio per avere un farmaco simile alla selegilina ma senza i suoi metaboliti, allo stesso modo non si spiegherebbe lo sviluppo del cerotto transdermico e dello xilopar, La versione solubile in bocca della selegilina, che appunto vennero sviluppati proprio perché si è visto che applicando il cerotto o somministrando la selegilina con trasmissione buccale vi è una drastica diminuzione dei suoi metaboliti. ho effettuato delle ricerche e tutti gli studi parlano di medesima attività sul sistema nervoso centrale sia della versione levogira che dei metaboliti destrogiri. Tra l'altro nei vari forum numerosissime sono le testimonianze di coloro che assumono la selegilina oralmente come nootropo, per aumentare funzioni cognitive e per il suo effetto energizzante, segno evidente che i metaboliti anfetaminici hanno il loro effetto.
La prego di leggere questi due brevi studi a tal proposito:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17015058-human-pharmacology-of-the-methamphetamine-stereoisomers/
"l-Methamphetamine, 0.5 mg/kg, was psychoactive, producing peak intoxication (46.0 +/- 35.3 versus 30.3 +/- 24.9) and drug liking (47.7 +/- 35.1 versus 28.6 +/- 24.8) ratings similar to 0.5 mg/kg d-methamphetamine, but the effects of l-methamphetamine dissipated more quickly (approximately 3 hours versus 6 hours)" "Racemic methamphetamine was similar to d-methamphetamine with regard to most pharmacodynamic measures."
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/407607/
"The efficacy ratios for d-amphetamine:l-amphetamine on increasing euphoric mood in man were similar to the previously reported ratios of there two isomers in inducing or exacerbating psychosis in humans."
Saluti.
La prego di leggere questi due brevi studi a tal proposito:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17015058-human-pharmacology-of-the-methamphetamine-stereoisomers/
"l-Methamphetamine, 0.5 mg/kg, was psychoactive, producing peak intoxication (46.0 +/- 35.3 versus 30.3 +/- 24.9) and drug liking (47.7 +/- 35.1 versus 28.6 +/- 24.8) ratings similar to 0.5 mg/kg d-methamphetamine, but the effects of l-methamphetamine dissipated more quickly (approximately 3 hours versus 6 hours)" "Racemic methamphetamine was similar to d-methamphetamine with regard to most pharmacodynamic measures."
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/407607/
"The efficacy ratios for d-amphetamine:l-amphetamine on increasing euphoric mood in man were similar to the previously reported ratios of there two isomers in inducing or exacerbating psychosis in humans."
Saluti.
[#4]
Utente
Dottore , lo studio da lei riportato non chiarisce alcun dubbio circa la neurotossicità e gli effetti sul sistema nervoso centrale dei metaboliti anfetaminici della selegilina, ma anzi si parla addirittura di un loro accumulo nel corpo in seguito a somministrazione multipla.
"Following multiple administration of selegiline 10 mg/day, the accumulation of both the parent compound and its metabolites have been reported."
"Following multiple administration of selegiline 10 mg/day, the accumulation of both the parent compound and its metabolites have been reported."
[#5]
Mi perdoni ma non riesco a capire questo suo terrore per la selegilina se Lei consulta il dossier di registrazione sia dell ente USA (FDA) ed Europeo (EMEA) non apprezzerà evidente prove di tossicità, comunque se ciò non la convince non vedo il motivo di ostinarsi ad un ebìventuale trattamento con questa molecola
[#6]
Utente
Dottore il mio non si chiama terrore, ma necessità di ottenere delle informazioni necessarie prima di iniziare una terapia, poiché dato che l'amisulpride non ha sortito alcun effetto né positivo né negativo, l'ultima spiaggia è la selegilina, però prima di prendere un farmaco ritengo sia un diritto sapere se tale farmaco potrà essere dannoso e provocare danni irreversibili rendendo quindi controproducente il suo utilizzo.
Purtroppo gli studi in merito vanno tutti verso un'unica direzione , come questi:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/11779573/
"L-methamphetamine, a major selegiline metabolite, but not 1-R-aminoindan, the major rasagiline metabolite, enhanced oxygen-glucose deprivation-induced cell death by 70%"
"L-methamphetamine, but not 1-R-aminoindan, blocked the neuroprotective effect of the parental drug"
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14696044/
"This drug, which inhibits dopamine metabolism, has been effectively used in the treatment of PD. However, its therapeutic effects are compromised by its many neurotoxic metabolites."
https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/36604
"Levomethamphetamine crosses the blood-brain-barrier and acts as a TAAR1 agonist, functioning as a selective norepinephrine releasing agent (with few or no effects on the release of dopamine), so it affects the central nervous system"
Pertanto i metaboliti anfetaminici della selegilina sono psicoattivi ed oltrepassano la barriera emato-encefalica. Gli studi sono in contrasto con quanto da Lei affermato, ma sono interessato a capire perché secondo il suo punto di vista , tali metaboliti non siano attivi .
Purtroppo gli studi in merito vanno tutti verso un'unica direzione , come questi:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/11779573/
"L-methamphetamine, a major selegiline metabolite, but not 1-R-aminoindan, the major rasagiline metabolite, enhanced oxygen-glucose deprivation-induced cell death by 70%"
"L-methamphetamine, but not 1-R-aminoindan, blocked the neuroprotective effect of the parental drug"
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/14696044/
"This drug, which inhibits dopamine metabolism, has been effectively used in the treatment of PD. However, its therapeutic effects are compromised by its many neurotoxic metabolites."
https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/36604
"Levomethamphetamine crosses the blood-brain-barrier and acts as a TAAR1 agonist, functioning as a selective norepinephrine releasing agent (with few or no effects on the release of dopamine), so it affects the central nervous system"
Pertanto i metaboliti anfetaminici della selegilina sono psicoattivi ed oltrepassano la barriera emato-encefalica. Gli studi sono in contrasto con quanto da Lei affermato, ma sono interessato a capire perché secondo il suo punto di vista , tali metaboliti non siano attivi .
[#7]
sicuramente non mi sono spiegato bene, volevo solo farle cercare icapire che anche se la Selegilina comporta dei metaboliti anfetaminici, la molecola in toto non è caratterizzata da particolare tossicità tanto che è stata utilizzata oltre che per il parkinson anche per le forme di decadimento cognitivo (anche se in questo caso si è dimostrata poco promettente); come sono sicuro che lei non toverebbe beneficio da questo farmaco considerato il suo approccio a questa proposta terapeutica che per lei molto più ansiogena che terapeutica, mi perdoni ma ovviamente è una mia considerazione personale
[#8]
Utente
Dottor, avevo delle domande da sottoporle:
1) quali possono essere gli effetti a lungo termine dei metaboliti della selegilina sul sistema dopaminergico? I danni sono recuperabili? In che modo?
2) Vi è un rischio di abuso , dipendenza, e sindrome di astinenza? Alla sua sospensione , vi è un effetto rebound con disturbi cognitivi e di stanchezza come per le anfetamine?
3) cosa ne pensa dell'utilizzo della rasagilina nei disturbi depressivi legati alla dopamina?
4) cosa ne pensa dell'utilizzo dell'amantadina? essendo fondamentalmente un antivirale, un utilizzo eccessivo con una soppressione virale costante può determinare problematiche a livello immunitario?
1) quali possono essere gli effetti a lungo termine dei metaboliti della selegilina sul sistema dopaminergico? I danni sono recuperabili? In che modo?
2) Vi è un rischio di abuso , dipendenza, e sindrome di astinenza? Alla sua sospensione , vi è un effetto rebound con disturbi cognitivi e di stanchezza come per le anfetamine?
3) cosa ne pensa dell'utilizzo della rasagilina nei disturbi depressivi legati alla dopamina?
4) cosa ne pensa dell'utilizzo dell'amantadina? essendo fondamentalmente un antivirale, un utilizzo eccessivo con una soppressione virale costante può determinare problematiche a livello immunitario?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.7k visite dal 27/12/2019.
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Approfondimento su Parkinson
Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. Scopri cause, sintomi, cura e terapia farmacologica.