Disturbi di ansia: perché le benzodiazepine vengono sempre "demonizzate"?

Buongiorno. Sono uno studente di Farmacia all'ultimo anno. Ultimamente studiando psicofarmacologia sto notando che alcuni dei concetti chiave dati per scontati appartenenti alle benzodiazepine non sono poi così inconfutabili. Per esempio il fatto della tolleranza: per lo Xanax (alprazolam) non é mai stata dimostrata la tolleranza del suo effetto ansiolitico, ma solamente degli effetti sedativi e ipnoinducenti. Altre benzodiazepine come per esempio l' Etiazolam sembrano non causare tollerabilità, anzi , quest'ultima molecola pare funzionare meglio nel tempo, fenomeno che prende il nome di tollerabilità inversa. Vorrei capire perché per il disturbo di attacchi di panico e di ansia in generale vengono utilizzati gli antidepressivi come prima scelta (con tutti i side effects ad essi correlati) e non vengano invece preferite le benzodiazepine (molto più tollerabili sotto tutti i punti di vista).

Grazie per chiunque avrà tempo e voglia di rispondere alle mie domande
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
La questione che Lei pone sussiste in effetti. Ci sono alcuni punti da precisare.
La tolleranza si sviluppa in maniera non sempre completa.Questo rende i composti utilizzabili per terapie a lungo termine, altrimenti sarebbero inutili dopo poco. Ad esempio, il metadone è utile nel trattamento delle dipendenze perché la tolleranza all'effetto anti-craving non decade, mentre decadono altri effetti. Nel caso delle bdz, uno dei fattori è il profilo cinetico: se manca della fase alfa, pare che la tolleranza sia incompleta. In ogni caso, non si sviluppa nel corso di giorni, ma anche di molte settimane.
Clinicamente parlando, è evidente che quando si gesticono pazienti ansiosi che consumano flaconi interi di ansiolitico al giorno, essendoci arrivati per escalation, evidentemente riconrorrono un effetto che è venuto meno gradualmente.
L'altro aspetto è che se si misura l'effetto ansiolitico chiedendo al paziente, anche dopo anni il paziente giurerebbe che è legato alla dose del giorno, il che non significa che sia effettivamente così. La microastinenza iniziale per il paziente è ansia, e la soppressione della stessa per il paziente è l'effetto ansiolitico, di fatto indistinguibile da quello vero iniziale.
Le bdz non sono demonizzate, se ne ammette l'uso nel disturbo di panico anche come monoterapia (proprio per l'alprazolam se non erro), però non sono considerate lo standard. Di fatto è vero che la quasi totalità dei pazienti che vengono in ambulatorio sono già sotto bdz, invano.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Buongiorno dottor Pacini. Rispondo anche se in ritardo a causa degli esami universitari. Io sto assumendo clonazepam per gli attacchi di panico , oltre ad una leggera sonnolenza non riporto altri effetti collaterali . Volevo chiederle se la posologia si rifà al peso e all'altezza del paziente o ad altri parametri. Io sono 1.85 x 90 kg. Sto assumendo 1 mg tutte le mattine, é una dose congrua ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
La dose, per una massa corporea adulta normale, non va a peso. Inoltre, è soggetta a tolleranza parziale. Le dosi di clonazepam variano, e può darsi che 1 mg abbia un funzionamento soddisfacente.

In ogni caso, anche se studia farmacia, la scelta della terapia deve essere affidata ad altri, cioè ad una figura medica, poiché altrimenti l'autovalutazione omette spesso alcuni aspetti fondamentali.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie per la gentile risposta. Ha ragione , e mai avrei pensato di sostituirmi al medico. Che poi me lo lasci dire , la terapia deve essere data da uno psichiatria o al limite un neurologo, riguardo alle altre figure mediche molto spesso ne sappiamo più noi (farmacisti).

Il Clonazepam mi é stato ricettato da uno psichiatra che ho anche pagato profumatamente .. mi ha detto parti da 0,50 mg , se senti che l'ansia ancora é presente sali ad 1. Viste le mie perplessità poiché essendo ansioso sono anche farmacofobico , gli ho chiesto se questo farmaco avrebbe potuto darmi effetti collaterali importanti. La sua risposta é stata stai tranquillo, si può arrivare tranquillamente fino a 2 mg, ma non é il tuo caso.

Insomma... A detta di questo psichiatra prendere clonazepam é come prendere caramelle
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Allora, come prescrizione da uno psichiatra, presumo abbia avuto una sua logica, intendo rispetto all'uso di prodotti più cassici.
Si può arrivare a dosaggi anche maggiori, sia per scopi psichiatrici che neurologici. é uno di quei farmaci che nons i possono dare subito alla dose efficace, ma che si aumentano per seguire la tolleranza ad alcuni effetti.
Non mi pare le abbia detto di prenderlo come caramelle: inizio con dose minima e un solo aumento.

Gli effetti collaterali sono possibili, ma non direi più di altri come gamma e gravità.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Grazie dottore. Quindi se ho ben capito é sbagliato arrivare già dopo un giorno ad una dose di 1 mg..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
No, dipende dalla tollerabilità, e anche dal fatto che esista una tolleranza già ad un'altra benzodiazepine. Infatti le ha dato due "scalini", iniziando con 0,50 mg.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Buongiorno. Ho iniziato con 0,50 mattina e pomeriggio . A parte sentirmi un po' assonnato presento ancora una discreta ansia anticipatoria. Non capisco come sia possibile visto che in passato avevo solamente preso Alprazolam saltuariamente. In linea di massima se prendessi se questo pomeriggio prendessi 1 mg di clonazepam dopo aver preso 0,50 questa mattina cosa potrebbe succedere (a parte sonnolenza e forse atassia) ? Credo che gli effetti collaterali più gravi tipo depressione respiratoria sì manifestino a dosi maggiori giusto ?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Ma come mai è così preoccupato di prescrizioni ricevute di dosi normali, al di là del discorso che facevano sulla tolleranza ?
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Salve dottore. Sono preoccupato perché ho la sfortuna (spesso) di presentare diversi effetti collaterali. Per esempio verso l'ora di pranzo mi é presa la cefalea che tutt'ora ho. E nel foglietto del clonazepam c'è scritto che è un effetto collaterale raro . A chi poteva capitare se non al sottoscritto..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Mi pare che il suo approccio al farmaco sia caratteristico di un disturbo d'ansia. La cosa torna con la diagnosi ricevuta infatti.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Salve dottor Pacini. Sto assumendo sotto indicazione dello Psichiatria, Rivotril, con una notevole riduzione dell'ansia. Il problema è che presento un prurito generalizzato in varie occasioni durante la giornata (non so se se lo avevo anche prima dell'assunzione del farmaco). Volevo chiedere se facendo un emocromo e misurando gli eosinofili si riuscirebbe a vedere se questo prurito è dato da una allergia al farmaco... Dal momento che a quanto ho capito non esistono test allergici più specifici per questo farmaco.. grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Deve farsi guidare dal medico. Strano però che non ricordi se lo aveva o meno prima.
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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
Sono andato dal medico , mi ha detto che se non appare rash cutaneo è molto difficile si tratti di allergia. Probabilmente è un prurito di tipo psicogena. E di prendere al una tantum Aerius se proprio mi dà fastidio.
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