Duloxetina nelle analisi sangue e urine?
Salve, la duloxetina risulta dalle analisi del sangue e delle urine? In particolare quelle per valutare se una persona assume sostanze stupefacenti (Come il Diazepam che risulta dalle urine)? Se si per quanto tempo?
E il tavor oro?
Inoltre come posso fare lo scalo della duloxetina 60 mg al giorno? Il mio medico si rifiuta perché dice che ad ora non vuole (Nulla contro il parere medico, ma sono io che decido della mia salute) e onestamente una visita privata da 120 euro non me la posso permettere.
E il tavor oro?
Inoltre come posso fare lo scalo della duloxetina 60 mg al giorno? Il mio medico si rifiuta perché dice che ad ora non vuole (Nulla contro il parere medico, ma sono io che decido della mia salute) e onestamente una visita privata da 120 euro non me la posso permettere.
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Gentile utente,
Innanzitutto, il medico le ha risposto senza farle pagare una visita, mi pare. Non può costringere il medico a dirle come fare una cosa che secondo lui non è opportuna, sarebbe un controsenso.
La duloxetina non rientra nelle categorie ricercate nelle urine. Come per altri antidepressivi, potrebbe dare, eccezionalmente, false positività (di solito per le amfetamine accade con gli altri antidepressivi) ai test di primo livello, cioè quelli comuni.
Innanzitutto, il medico le ha risposto senza farle pagare una visita, mi pare. Non può costringere il medico a dirle come fare una cosa che secondo lui non è opportuna, sarebbe un controsenso.
La duloxetina non rientra nelle categorie ricercate nelle urine. Come per altri antidepressivi, potrebbe dare, eccezionalmente, false positività (di solito per le amfetamine accade con gli altri antidepressivi) ai test di primo livello, cioè quelli comuni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Mi sono spiegato male forse.
Io non voglio più prendere psicofarmaci, per una serie di ragioni personali. In primis sono giovane e non voglio più dipendere dalle pastiglie (Mi perdoni se sono così diretto).
Io ho chiesto al mio medico di base se mi poteva fare uno scalo, mi ha detto di no (Comunque nessuno può essere obbligato ad assumere farmaci) e ne tanto meno mi fissa l'appuntamento con uno psichiatra (Se giustamente non vuole prendersi responsabilità in quanto non è psichiatra). Mi obbliga così ad andare a pagamento a 120 euro a visita, che non posso permettermi.
In farmacia mi hanno consigliato di iniziare a fare un giorno si e uno no per 20 giorni, poi uno si e due no e via dicendo.
Io non voglio più prendere psicofarmaci, per una serie di ragioni personali. In primis sono giovane e non voglio più dipendere dalle pastiglie (Mi perdoni se sono così diretto).
Io ho chiesto al mio medico di base se mi poteva fare uno scalo, mi ha detto di no (Comunque nessuno può essere obbligato ad assumere farmaci) e ne tanto meno mi fissa l'appuntamento con uno psichiatra (Se giustamente non vuole prendersi responsabilità in quanto non è psichiatra). Mi obbliga così ad andare a pagamento a 120 euro a visita, che non posso permettermi.
In farmacia mi hanno consigliato di iniziare a fare un giorno si e uno no per 20 giorni, poi uno si e due no e via dicendo.
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"Io non voglio più prendere psicofarmaci, per una serie di ragioni personali. In primis sono giovane e non voglio più dipendere dalle pastiglie (Mi perdoni se sono così diretto)"
No, non è diretto, è una serie di luoghi comuni. Infatti parla di psicofarmaci come categoria e di dipendere dagli psicofarmaci, tipici termini di chi non ragiona sulle proprie malattie ma identifica il problema dello strumento (che, per carità, può non funzionare, ma non sembra interessarle questo discorso).
No, il medico non la obbliga ad andare a pagare una visita per chiedergli una cosa su cui lui ha già espresso il suo parere. Non le ha detto di andare a pagare altrimenti non le dice come fare, le ha detto che "non vuole", ovvero che per lui è controindicato farlo.
Sarà mica il medico obbligato a dirle come fare una cosa che ritiene controindicata ?
Lei è liberissimo di rivolgersi ad altri medici, al suo di base etc. Al di là del problema in sé che oltretutto mi pare in realtà una specie di "falso problema".
No, non è diretto, è una serie di luoghi comuni. Infatti parla di psicofarmaci come categoria e di dipendere dagli psicofarmaci, tipici termini di chi non ragiona sulle proprie malattie ma identifica il problema dello strumento (che, per carità, può non funzionare, ma non sembra interessarle questo discorso).
No, il medico non la obbliga ad andare a pagare una visita per chiedergli una cosa su cui lui ha già espresso il suo parere. Non le ha detto di andare a pagare altrimenti non le dice come fare, le ha detto che "non vuole", ovvero che per lui è controindicato farlo.
Sarà mica il medico obbligato a dirle come fare una cosa che ritiene controindicata ?
Lei è liberissimo di rivolgersi ad altri medici, al suo di base etc. Al di là del problema in sé che oltretutto mi pare in realtà una specie di "falso problema".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 09/09/2018.
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