Lo zoloft mi dava un senso estremo
Buongiorno dottori, soffro di ansia e depressione. Sono in cura da ormai quasi un anno da uno psichiatra ho provato il Citalopram, lo zoloft e adesso l'edronax. Purtroppo gli SSRI mi danno effetti collaterali troppo grandi per essere sopportati, lo psichiatra dice che forse sono intollerante. Vorrei gentilmente sapere se esiste questa intolleranza . In più citalopram non ha portato nessun beneficio alla mia depressione e lo zoloft mi dava un senso estremo di spossatezza ma nessun beneficio. Ho assunto il Citalopram a dose massima per 5 mesi e lo zoloft a dose massima per quasi tre mesi. La mia depressione si manifesta con totale apatia, perdita di entusiasmo anche per le cose che prima mi piacevano, fatica per ogni piccola cosa che devo fare, non ho voglia di lavarmi, di vestirmi, di uscire e adesso con l'ultima cura lo psichiatra mi ha consigliato anche di stare a casa dal lavoro perché ho bisogno di staccare la spina visto che il lavoro è una delle cause scatenanti. Per favore potreste dirmi che effetti può avere l'edronax rispetto agli altri due antidepressivi, ho letto che questo medicinale dovrebbe aumentare la voglia di fare di essere più attiva mentre forse gli altri due erano più sedativi. Me li aveva prescritti perché sono anche molto ansiosa, la reboxetina può avere effetti anche sul l'ansia? Gli effetti collaterali che attualmente manifesto dopo circa una settimana dall'inizio del dosaggio pieno sono sudorazione diffusa, voglia di piangere e io di solito piango raramente, e disturbi alle gambe. Devo però dire che zoloft e citalopram per le gambe sono stati davvero un disastro, me le facevano tirare di continuo dal mattino alla sera puntavo le dita dei piedi sul pavimento e poi dovevo sforzare tutta la gamba e tenerla in tensione, se ero seduta dovevo prendere le ginocchia una contro l'altra perché i muscoli rimanessero sempre tesi. Avevo continuamente male ai muscoli e anche alle articolazioni a causa di questa tensione continua. Poi hanno cominciato a manifestarsi anche delle smorfie sul viso ma senza coinvolgimento della lingua. Ora con edronax le gambe Tirano lo stesso un pochino e mi fanno male, ma forse devo ancora smaltire il residuo di zoloft. Pensate che con questa medicina quegli effetti non ci saranno più? Ed era normale averli con citalopram e zoloft cioè voglio dire può capitare? Gli effetti collaterali come la sudorazione, le gambe e la spossatezza sono transitori oppure no? Scusate per il disturbo, ma è la terza volta che cambio cura e ogni volta devo sopportare le prime settimane di effetti collaterali e siccome nelle due cure precedenti dopo averli sopportati non ho avuto benefici ho davvero paura che neanche questa volta funzioni. Potreste dirmi qualcosa in più sugli effetti farmacologici e sugli effetti indesiderati di questi medicinali per favore? Grazie infinite.
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Gentile utente,
Può capitare, certamente. Si è passati ad un farmaco totalmente privo di azione serotoninergica, la cui efficacia però come per gli altri è valutabile non prima di un mese.
Può capitare, certamente. Si è passati ad un farmaco totalmente privo di azione serotoninergica, la cui efficacia però come per gli altri è valutabile non prima di un mese.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Dottore aiuto ! Oggi fiato corto anche solo a parlare al telefono, quando riaggancio sono spossata, il cuore batte fortissimo e mi manca il respiro come se avessi corso per chilometri. Devo coricarmi per riprendermi : tutto effetti collaterali e ansia? Anche gambe doloranti e stanche..... Grazie.
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Utente
Buonasera Dottori e grazie a chiunque vorrà rispondermi. Sono tutt'ora in attesa di verificare se il nuovo antidepressivo funziona ma è passato poco tempo. C'è però un problema parallelo e dei quesiti che vorrei porvi: assumo da circa 15 anni lexotan, negli ultimi due anni sono arrivata a prendere 90 e anche 100 gocce al giorno. Da aprile 2016 cioè da quando mi sono recata dallo psichiatra che mi ha prescritto antidepressivi, e mi ha raccomandato di scalare il lexotan ho iniziato a farlo lentamente anche se lui voleva eliminarlo tutto di un colpo ma non ho accettato. Ad oggi sto assumendo 60 gocce . Nonostante lo scalaggio lento, da un po' di tempo ho problemi cioè male alle gambe, ai glutei e da circa un mese anche alla schiena nella zona lombare. A volte oltre a farmi male le gambe sono in tensione e quindi questo poi comporta dolore alla sera. Il mio medico di base mi allora suggerito di provare durante lo scalaggio del lexotan ad usare anche un po' di valium gocce. Da 3 giorni prendo 10 gocce di Valium oltre alle 60 di Lexotan e miracolosamente dopo qualche ora dall'assunzione del Valium i sintomi e il dolore cessano quasi. Il medico mi ha detto che è l'effetto miorilassante del Valium e in più che questo è eliminato più lentamente dall'organismo e quindi copre più ore. Siccome però vorrei smettere sia il lexotan che il Valium vorrei sapere a quante gocce di lexotan corrispondono 10 gocce di Valium. Grazie.
[#7]
Gentile utente,
L'uso del valium per scalare il lexotan equivalen all'uso del lexotan per scalare il lexotan, non so che senso possa avere alla fine.
E' corretta l'indicazione di scalarlo gradualmente, e prevedibile che compaia qualche sintomo da sospensione, peraltro transitorio.
Per le dosi è necessario che segua le prescrizioni del medico.
L'uso del valium per scalare il lexotan equivalen all'uso del lexotan per scalare il lexotan, non so che senso possa avere alla fine.
E' corretta l'indicazione di scalarlo gradualmente, e prevedibile che compaia qualche sintomo da sospensione, peraltro transitorio.
Per le dosi è necessario che segua le prescrizioni del medico.
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Utente
Grazie . Ho visto un consulto del dottor Lai in cui comunque dava indicazioni sull' equivalenza di dosi tra lexotan e valium, vorrei solo sapere 10 gocce di Lexotan a quante gocce di Valium corrispondono? Vorrei prendere il Valium perché noto che mi fa andar via il dolore e la tensione alle gambe mentre il lexotan non lo fa più e vorrei anche conoscerne il motivo se può dirmelo. Scalerò tutto ma anche con questo scalaggio molto lento che sto facendo le gambe mi fanno molto male. Per questa ragione noto che il Valium va meglio del lexotan e le gambe si placano. Non so se può rispondermi, ma se non potesse farlo potrebbe togliermi almeno un dubbio per favore: quali domande si possono fare su questo sito e quali risposte si possono ricevere? Perché la maggior parte delle volte che pongo un quesito non mi viene data una risposta ma solo vaghe indicazioni. Non ho ancora capito come funziona medicitalia, abbia pazienza me lo può spiegare? Grazie.
[#9]
Gentile utente,
Non ci siamo capiti. Lei ha ricevuto una prescrizione. Le tabelle di equivalenza esistono in parte, ma poiché questa richiesta è finalizzata a sapere quante ne deve assumere, l'informazione deve averla dal suo medico, e non qui.
Non ci siamo capiti. Lei ha ricevuto una prescrizione. Le tabelle di equivalenza esistono in parte, ma poiché questa richiesta è finalizzata a sapere quante ne deve assumere, l'informazione deve averla dal suo medico, e non qui.
[#10]
Utente
Buonasera Dottore, da un paio di giorni a questa parte mi sembra che con la terapia edronax a dosaggio pieno da tre settimane circa mi sento meglio. Però ci sono giorni come ieri in cui l'umore sembra quasi a posto e poi altri giorni come oggi in cui c'è di nuovo un po' di deflessione ma non più come all'inizio. Può dirmi per favore se questo è l'andamento normale dell'inizio dell'effetto del farmaco? Può voler dire che finalmente questo farmaco funziona? Grazie.
[#11]
Gentile utente,
Vede, non è difficile rispondere a queste domande, però sono in parte ciò che ci siamo già detti prima, sulla tempistica etc. Lei verifica che in effetti torna, ma lo ripropone anche come domanda. L'altra domanda, su come andrà, rimane aperta per noi come per Lei.
E' più utile far la cura e fare il bilancio dopo un po'.
Vede, non è difficile rispondere a queste domande, però sono in parte ciò che ci siamo già detti prima, sulla tempistica etc. Lei verifica che in effetti torna, ma lo ripropone anche come domanda. L'altra domanda, su come andrà, rimane aperta per noi come per Lei.
E' più utile far la cura e fare il bilancio dopo un po'.
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Utente
Grazie dottor Pacini . Ma io sono già molto contenta, sono 4 giorni che sto decisamente meglio. Nonostante si siano presentati nuovi effetti collaterali sono soddisfatta ugualmente. Gli effetti sono tachicardia anche a riposo ma non quella della ansia ,purtroppo la conosco bene ed è totalmente diversa , è proprio la tachicardia da effetto indesiderato, il secondo è il prurito diffuso in tutto il corpo che passa solo con la crema al cortisone e il terzo e l'insonnia e il sonno molto leggero cioè appena mi addormento comincio a fare sogni strani. Siccome anche da un altro medico di questo sito mi è stato detto che la tachicardia è un effetto collaterale della reboxetina,in questi casi bisogna sospenderla o si può trovare un rimedio che l la attenui? Davvero mi dispiacerebbe dover smettere il farmaco per questi effetti collaterali perché finalmente sembra che io abbia trovato la terapia giusta. Può darmi un consiglio sugli effetti collaterali sopraelencati? Soprattutto la tachicardia. Grazie infinite. Tenga presente che lo chiedo a lei perché dovrò cambiare psichiatra e finché non avrò l'appuntamento con un altro non potrò risolvere però questa tachicardia mi sta davvero facendo stare male perché è continua, giorno e notte battiti oltre 140 pulsazioni al minuto. Grazie ancora
[#13]
Utente
buongiorno,continuo terapia con edronax e l'umore è migliorato e mi sento piu' attiva. Presento però effetti collaterali
1 : di notte mi sveglio per un prurito insopportabile ,a volte alle braccia, altre alle gambe e sempre alle mani e ai talloni. Passa solo se metto una crema al cortisone.
2 : forte tachicardia ( non da ansia,quella purtroppo la conosco bene ed in ogni caso il cuore continua a battere forte anche dopo l'assunzione dell'ansiolitico.) E' piu' forte da sdraiata che da seduta o in piedi,i battiti arrivano fino a 140 a riposo. Non succede tutti i giorni e il medico mi ha prescritto un quarto di pastiglia di atenololo al bisogno. Effettivamente così passa ma chiedo se sia una soluzione valida e logica dal momento che soffro anche di pressione bassa e non so se sia utile usare un altro medicinale per tamponare gli effetti collaterali.
3 : irritabilità e tremore interno.
Chiedo a voi medici cosa ne pensate perchè sia la crema al cortisone che l'atenololo mi sono stati prescritti dal medico di base perchè devo cambiare psichiatra ma al momento non posso.
Con questi effetti collaterali posso continuare ad assumere il medicinale o sarebbe opportuno sospenderlo? Smettere mi scoraggerebbe molto perchè dopo più di un anno ed altre 2 terapie precedenti fallite (zoloft e citalopram) per la prima volta vedo effetti positivi ed incoraggianti,mi sembra di tornare a vivere e di ritrovare lentamente me stessa com'ero prima della depressione.Potreste darmi un cosiglio per favore? Grazie.
1 : di notte mi sveglio per un prurito insopportabile ,a volte alle braccia, altre alle gambe e sempre alle mani e ai talloni. Passa solo se metto una crema al cortisone.
2 : forte tachicardia ( non da ansia,quella purtroppo la conosco bene ed in ogni caso il cuore continua a battere forte anche dopo l'assunzione dell'ansiolitico.) E' piu' forte da sdraiata che da seduta o in piedi,i battiti arrivano fino a 140 a riposo. Non succede tutti i giorni e il medico mi ha prescritto un quarto di pastiglia di atenololo al bisogno. Effettivamente così passa ma chiedo se sia una soluzione valida e logica dal momento che soffro anche di pressione bassa e non so se sia utile usare un altro medicinale per tamponare gli effetti collaterali.
3 : irritabilità e tremore interno.
Chiedo a voi medici cosa ne pensate perchè sia la crema al cortisone che l'atenololo mi sono stati prescritti dal medico di base perchè devo cambiare psichiatra ma al momento non posso.
Con questi effetti collaterali posso continuare ad assumere il medicinale o sarebbe opportuno sospenderlo? Smettere mi scoraggerebbe molto perchè dopo più di un anno ed altre 2 terapie precedenti fallite (zoloft e citalopram) per la prima volta vedo effetti positivi ed incoraggianti,mi sembra di tornare a vivere e di ritrovare lentamente me stessa com'ero prima della depressione.Potreste darmi un cosiglio per favore? Grazie.
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Utente
Buonasera dottor Pacini , dopo circa un anno di terapie antidepressive prima citalopram poi zoloft adesso reboxetina senza grossi risultati, forse l'ultima qualcosa in più ma niente di così incisivo, l'altra settimana ho incontrato casualmente un amico di famiglia che è un endocrinologo il quale mi ha invitata a controllare la tiroide e le varie ghiandole endocrine perché ha supposto che forse ci potesse essere qualcosa che non andava. Dalle prime analisi effettuate è risultato che probabilmente ho una tiroidite autoimmune in quanto gli anticorpi TPO sono positivi anche se non altissimi. L'endocrinologo mi ha spiegato che le tiroiditi autoimmuni possono avere sintomi che si sovrappongono perfettamente a quelli della depressione soprattutto a quelli che ho io come spossatezza difficoltà di concentrazione mancanza di fiato e non riuscire a fare anche le minime cose quotidiane. Mi ha anche detto che queste patologie possono scaturire da uno stress elevato ed è quello che è successo a me l'anno scorso quando sono sprofondata in depressione. Anche l'ecografia conferma che dovrebbe esserci in atto una tiroidite ma dovrò ancora andare a fondo a queste cose. Quello che però ancora non ho avuto modo di chiedere a questa persona è :se ci fosse davvero un problema del genere gli antidepressivi continuano ad essere indicati? Oppure è meglio curare la tiroide e sospendere l'uso di questi medicinali? Sono davvero stupita, mai avrei immaginato che la tiroide ipofisi l'ipotalamo le ghiandole surrenali potessero se scompensate dare disturbi così simili alla depressione e all'ansia. Onestamente le dirò la verità, spero che sia questo perché della depressione davvero non ne posso più e in ogni caso notato che con qualsiasi cura antidepressiva io abbia fatto l'ansia non se n'è mai andata e quindi spero che la tiroide o qualche altra ghiandola abbiano dei problemi così almeno è davvero un problema organico e riesco a curarlo. Potrei avere un suo parere per favore? Grazie infinite come al solito per la sua pazienza. Dimenticavo di dirle che già 15 anni fa avevo avuto una tiroidite con ipertiroidismo abbastanza grave che però non era stata curata e si era risolta spontaneamente lasciandomi un nodulo nella tiroide.
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Gentile utente,
Mi pare che stia facendo considerazioni del tutto gratuite. Nessuno ha stabilito che siano sintomi dovuti a un problema tiroideo.
Quindi secondo Lei l'ansia e la depressione non sono organiche ? Interessante... Il corpo è sempre corpo, il cervello non è un organo ? I sintomi che un problema tiroideo produce secondo Lei da dove vengono fuori ?
In generale i sintomi di un ipertiroidismo sono riconoscibili come tali, non creano grossi problemi di distinzione con un disturbo d'ansia con una depressione (tra l'altro non è chiaro se stiamo parlando di tiroidite, di ipertirodismo, o di niente di clinicamente rilevante, visto che si parla di probabile tiroidite, non di una diagnosi fatta).
Pertanto mi sembra stia facendo tutta una serie di ragionamenti a vuoto su una diagnosi non fatta.
Mi pare che stia facendo considerazioni del tutto gratuite. Nessuno ha stabilito che siano sintomi dovuti a un problema tiroideo.
Quindi secondo Lei l'ansia e la depressione non sono organiche ? Interessante... Il corpo è sempre corpo, il cervello non è un organo ? I sintomi che un problema tiroideo produce secondo Lei da dove vengono fuori ?
In generale i sintomi di un ipertiroidismo sono riconoscibili come tali, non creano grossi problemi di distinzione con un disturbo d'ansia con una depressione (tra l'altro non è chiaro se stiamo parlando di tiroidite, di ipertirodismo, o di niente di clinicamente rilevante, visto che si parla di probabile tiroidite, non di una diagnosi fatta).
Pertanto mi sembra stia facendo tutta una serie di ragionamenti a vuoto su una diagnosi non fatta.
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Utente
Buongiorno, certo che lo so che la depressione è una malattia organica, infatti se legge un mio commento su un suo articolo scritto un po' di tempo fa vedra' che a chi si scoraggia i primi tempi per gli effetti collaterali e vuole abbandonare la terapia mi permetto di dare il consiglio di tenere duro e dico che bisogna stare peggio per poi poter stare meglio. Intendevo dire che speravo che trovassero qualche problema alla tiroide o a qualche ghiandola endocrina perché così potevo finalmente azzittire chi continua a non credere che la depressione esiste perché sono stufa di combattere contro i mulini a vento, ci sono ancora troppi pregiudizi riguardo questa malattia, troppe persone pensano ancora che la depressione non esista, che la persona depressa sia solo un pigro, debole, privo di forza di volontà e spesso ti ripetono vai a farti un giro in un reparto oncologico e poi vedi quando esci che tutte le tue tristezze e tuoi problemi ti sono passati perché ti rendi conto di com'è quando si sta veramente male. Ci vuole coraggio a dirlo a me che ho perso mia madre per tumore al seno a 14 anni comunque questo è un altro discorso. Siccome purtroppo di questa grossa fetta di persone che hanno pregiudizi fanno parte anche i miei famigliari speravo mi trovassero qualcosa di più tangibile che si possa dimostrare con un'ecografia o analisi del sangue. Oggi avrò la visita dall'endocrinologo che finalmente mi prescriverà tutti gli esami necessari e mi farà una visita completa cosa che ne' lo psichiatra quando mi ha preso in cura né il mio medico di base hanno mai fatto prima di cominciare a somministrarmi antidepressivi. Volevo solo condividere questa esperienza con lei perché visto che da molti mesi le rompo le scatole e lei puntualmente comunque mi risponde e trovo che questo sito sia encomiabile perché date informazioni e supporto in modo totalmente gratuito a chiunque ne ha la necessità. Naturalmente le ho detto queste cose anche perché mi sono basata sulla mia esperienza pregressa di problemi alla tiroide e so che all'inizio di questo ultimo anno i sintomi depressivi si associavano ai sintomi della tiroidite avuta 15 anni fa quindi prima di essere curata con antidepressivi avevo esplicitamente domandato al medico di base di fare un controllo completo sulla tiroide ma sono stata completamente ignorata. Per questo ho rivolto le domande a lei perché speravo potesse darmi un parere. Fortunatamente nella mia vita sono sempre stata bene però ora che sto così voglio andare fino in fondo e curarmi nella maniera più adeguata. Però per carattere non sono una persona che va dal medico e prendere la pillola che le viene prescritta senza chiedere spiegazioni, sono una rompiscatole di natura e mi piace sapere che cosa sta esattamente succedendo nel mio corpo, quindi faccio domande su sintomi, cura, effetti collaterali ecc ma non per mancanza di fiducia ma solo per mia personale informazione. A dirla tutta un po' di dubbi li ho visto che dopo tre terapie antidepressive gli effetti sono stati praticamente nulli. Ho appena iniziato anche sedute psicoterapeutiche proprio perché sono convinta che la mente e cervello sono i principali motori della nostra esistenza e della nostra salute. Se avra'ancora voglia di rispondermi ne sarò molto contenta e in ogni caso le dico che non mi arrenderò dottor Pacini, le farò sapere in ogni caso com'è andata la visita e qual è stata la diagnosi! Buona giornata dottore e grazie sempre di tutto.
[#20]
Gentile utente,
Molto semplicemente, mi sembra che il percorso non sia per ora molto logico. Soltanto perché un medico interpellato per caso le indica una cosa da verificare, e per il momento c'è ancora da capire se ci sia o meno qualcosa, non significa che allora la sua condizione sia una sindrome tiroidea.
Pertanto prima di fare commenti e considerazioni su equivoci diagnostici, antidepressivi da usare o meno (è evidente che non c'entrano nulla con la tiroidite, ma nessuno ha detto che questo sia il problema) attenderei.
Capisco che se uno non ottiene risultati cerca altrove, ma può semplicemente significare che la diagnosi è giusta ma con le cure fatte fino ad ora non ha ottenuto risultati.
Molto semplicemente, mi sembra che il percorso non sia per ora molto logico. Soltanto perché un medico interpellato per caso le indica una cosa da verificare, e per il momento c'è ancora da capire se ci sia o meno qualcosa, non significa che allora la sua condizione sia una sindrome tiroidea.
Pertanto prima di fare commenti e considerazioni su equivoci diagnostici, antidepressivi da usare o meno (è evidente che non c'entrano nulla con la tiroidite, ma nessuno ha detto che questo sia il problema) attenderei.
Capisco che se uno non ottiene risultati cerca altrove, ma può semplicemente significare che la diagnosi è giusta ma con le cure fatte fino ad ora non ha ottenuto risultati.
[#21]
Utente
Buonasera dottor Pacini, vorrei chiedere un consiglio sulle mie gambe : devo continuamente tenerle in tensione, in qualsiasi posizione :se sono in piedi punto le dita sul pavimento e tendo tutta la gamba, dalla coscia al piede. Da sdraiata devo tenderle dalla coscia alle dita dei piedi che tendo verso il basso. Da seduta devo tirare divaricando le gambe per poterle tendere oppure stringere le ginocchia una contro l'altra. Anche questa estate al mare sul lettino dovevo tenderle eppure ero rilassata e tranquilla. ....Ovviamente la sera le gambe mi fanno malissimo e sento i muscoli bruciare perché è come se avessi fatto ginnastica tutto il giorno. .... Il giorno dopo tutto ricomincia.....da quasi un anno. ...Vorrei chiedere a che specialista dovrei rivolgermi per una diagnosi e quali esami diagnostici sarebbe bene fare.Chi si occupa di muscoli, nervi, articolazioni? Neurologo,reumatologo o chi altro? Grazie.
[#22]
Gentile utente,
Questa è una decisione sua. Non è detto che si tratti di nessuna di queste componenti, i medici vanno "a sintomi" a meno che uno non sappia già la sede. Sintomi del genere possono anche essere compatibili con il disturbo per cui si sta già curando. Ha un medico di base e uno specialista per decidere se e da chi debba eventualmente farsi controllare.
Questa è una decisione sua. Non è detto che si tratti di nessuna di queste componenti, i medici vanno "a sintomi" a meno che uno non sappia già la sede. Sintomi del genere possono anche essere compatibili con il disturbo per cui si sta già curando. Ha un medico di base e uno specialista per decidere se e da chi debba eventualmente farsi controllare.
[#23]
Utente
Buongiorno dottor Pacini, eccomi qui fi nuovo :ho cambiato psichiatra e ho iniziato psicoterapia, morale : non sono depressa! Diagnosi avuta dal nuovo psichiatra dopo attenta visita ,il mio sistema nervoso è andato in tilt per troppo stress fisico e psichico causandomi problemi fisici compresi spossatezza e repulsione per una vita che non sento mia da troppi anni.Consigliata psicoterapia per ridurre stress e ansia.Sembra funzionare anche se ho fatto x ora solo 3 sedute. Ciò che volevo chiedere :il troppo stress fa ammalare, abbassa le difese immunitarie e i malanni arrivano a vagonate. Ora dovrò imparare a gestire lo stress e ce la metterò tutta,però i problemi organici vanno risolti sennò portano altro stress e non se ne esce più. Tiroidite,dolori e infiammazioni muscolari, amenorrea, infezioni da candida ricorrenti, problemi digestivi e di intestino, perdita di massa muscolare. ....Non credo se ne vadano solo riducendo lo stress,potranno non presentarsi più ma prima devo curarli.È giusto il mio ragionamento? Farò questo discorso al mio medico di base,ma vorrei il suo parere:non sono problemi immaginari, io ho male davvero! Vorrei andare a fondo x risolvere i problemi di salute e nel frattempo lavorare su me stessa. Il mio ragionamento è giusto? Oppure tutti questi malanni se ne andranno da soli una volta ridotta la tensione? Io credo di doverli curare perché anche se sono stati causati dallo stress ormai ci sono.La pensa come me dottore? Grazie.
[#24]
Gentile utente,
Questa non è una diagnosi, è una descrizione, ancora una volta con una spiegazione che è la cosa meno importante, perché tanto è una interpretazione che poi è generica. Stress è un termine utilizzato per qualsiasi cosa, perché alle persone piace pensare che i loro malesseri vengano da sforzi, conflitti etc. Possibile, ma le diagnosi si basano sui sintomi e i segni, quasi mai su meccanismi ambientali noti.
Tiroidite perché è stato accertato o no ? Lei aveva riferito solo un esame anticorpale, da cui si poteva ipotizzare una tiroidite, non che ci fosse una tiroidite. Quindi se non è stato confermato non traduca in diagnosi delle ipotesi.
Quindi una diagnosi magari c'è ma non va oltre i sintomi che gi conosciamo. La psicoterapia è indicata sempre in modo generico, come fosse una categoria che non ha bisogno di connotati: quale tecnica psicoterapica ?
Questa non è una diagnosi, è una descrizione, ancora una volta con una spiegazione che è la cosa meno importante, perché tanto è una interpretazione che poi è generica. Stress è un termine utilizzato per qualsiasi cosa, perché alle persone piace pensare che i loro malesseri vengano da sforzi, conflitti etc. Possibile, ma le diagnosi si basano sui sintomi e i segni, quasi mai su meccanismi ambientali noti.
Tiroidite perché è stato accertato o no ? Lei aveva riferito solo un esame anticorpale, da cui si poteva ipotizzare una tiroidite, non che ci fosse una tiroidite. Quindi se non è stato confermato non traduca in diagnosi delle ipotesi.
Quindi una diagnosi magari c'è ma non va oltre i sintomi che gi conosciamo. La psicoterapia è indicata sempre in modo generico, come fosse una categoria che non ha bisogno di connotati: quale tecnica psicoterapica ?
[#25]
Utente
buongiorno,si la tiroidite c'è : Confermata dall'ecografia tiroidea in cui si evidenzia molta vascolarizzazione con florida tiroidite in atto oltre a 2 noduli. Lo psichiatra mi ha anche prescritto uno schema per scalare ed arrivare a cessare le benzodiazepine: ho iniziato a scalare il lexotan 2 gocce al giorno, nel frattempo mi ha prescritto 20 gocce di valium 3 volte al giorno da tenere fisse finchè cesserò definitivamente il lexotan, poi comincerò a scalare il valium. Ora devo andare dal medico di base per cercare di risolvere i problemi di stomaco ed intestino;prendo pantoprazolo da 40 da anni per acidità di stomaco ma non posso assumerlo per sempre,ho cominciato a ridurre la dose a 20 ma l'acidità si sta ripresentando,quindi desidero approfondire le cause e risolverle. In questi anni credo di non essere stata seguita con molta attenzione ma nonostante ciò ho ancora fiducia nel mio medico di base ma desidero parlargli apertamente spiegandogli che desidero risolvere i problemi che ho,non solo tamponarli. Se troverò riscontro e collaborazione da parte del medico continuerò con lui,se invece continuerò a vedere superficialità cambierò medico di base anche se con dispiacere,ma non posso evitare di essere curata se lui continua a rispondermi che purtroppo oggi il ssn controlla il numero di esami diagnostici prescritti e se nota che ce ne sono troppi manda lettere di richiamo ai medici.Mi sembra una spiegazione senza senso,francamente se un paziente necessita di approfondimenti diagnostici credo che il medico li debba prescrivere,non è possibile che il responsabile dell'asl blocchi il medico con lettere di richiamo! Se sto male devo tenermelo? Non posso accettare una simile risposta e non intendo più assecondare queste affermazioni. Un suo parere? Grazie.
[#27]
Utente
Buongiorno dottor Pacini, gli ormoni tiroidei sono nei limiti,il mio tsh è molto ballerino: varia da 0,61 a 2,90 nel giro di qualche settimana, la diagnosi è tiroidite autoimmune in eutiroidismo ma lo stesso endocrinologo è perplesso dai valori che cambiano così repentinamente. Per avere diagnosi più approfondita crede sia meglio rivolgersi ad un polo universitario come ho già letto più volte in questo sito? Che lei sappia a Torino ci sono ospedali qualificati per queste patologie? Come Molinette o Gradenico? Grazie. Inoltre vorrei chiederle: in questo ultimo anno così difficile non ho ottenuto sufficiente supporto dei miei familiari e da mio marito, problema che sto affrontando in psicoterapia.Domani vedrò la dottoressa ma vorrei sapere se in situazioni così difficili e con questa mancanza di appoggio, anzi sempre più spesso con reazioni rabbiose e spazientite nei miei riguardi, può essere utile un allontanamento. Sono fortunata perché ho due zii che vivono in un'altra regione e si sono offerti di ospitarmi ed aiutarmi. In caso come il mio può essere utile? Stando qui appena mi sento un po' meglio tutti pensano che basti schioccare le dita e tutto è passato, ma appena vedono un piccolo passo indietro cominciano le recriminazioni. Ho bisogno di prendere le distanze, sono ancora troppo vulnerabile al giudizio di mio marito e famiglia . Un allontanamento può servire? Io ne sento la necessità ma vorrei conoscere la sua opinione o quella di qualche suo collega in merito. Grazie.
[#28]
Gentile utente,
Questo è un sito medico e non si indicazioni su come gestire i rapporti con gli altri.
Qui manca fondamentalmente una diagnosi e non sappiamo quale tecnica psicoterapica è stata indicata, e con che obiettivo clinico.
Questo è un sito medico e non si indicazioni su come gestire i rapporti con gli altri.
Qui manca fondamentalmente una diagnosi e non sappiamo quale tecnica psicoterapica è stata indicata, e con che obiettivo clinico.
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 22.1k visite dal 28/01/2017.
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