Intossicazione da farmaco?

Buongiorno,
A seguito dell’assunzione di un qualsiasi farmaco antidepressivo, già dopo il primo o il secondo giorno soffro di una fortissima cefalea che dura sempre tre giorni, durante i quali sono costretta a rimanere a letto con dolori continui quasi insopportabili. Ovviamente sospendo l’assunzione del farmaco, e nessun analgesico fa effetto. Quando dormo, sudo continuamente su tutto il corpo (è come se il corpo volesse espellere le tossine in circolo?)
Specifico che dopo aver assunto l’antidepressivo (e ne ho provati diversi, ma tutti con lo stesso risultato), dopo circa due ore la pelle diventa gialla (quindi dovrebbe trattarsi di ittero?) e poi inizia qualche fitta al fegato. Spesso sento una tensione muscolare sulla parte posteriore del cranio.
Quindi avevo dedotto che si trattasse di una insufficienza epatica, tossicità epatica da farmaci, fegato intossicato, o una malattia del fegato. Non abuso di farmaci, perché ogni volta che prendo un antidepressivo ho questo effetto collaterale, e prima di aver coraggio di riprovarci, essendo stata così male, passano parecchie settimane, durante le quali mi curo con rimedi naturali disintossicanti, depurativi.
Ho fatto l’esame di laboratorio:
Glucosio, creatinina, biribulina: totale, diretta (un pò sotto il valore minimo) e indiretta, proteine totali, triglicidi (valore un pò alto)e colesterolo totale (valore un pò’ alto), AST; ALT, fosfasi alcalina, Gamma GT, Amilasi pancreatica, Ferro, VES, elettroforesi sierica, albumina, Alfa globulina e Beta globulina, analisi urina.
Diagnosi: il dottore dice che è il fegato è perfetto. (premetto che non bevo, non fumo, non mi drogo, non assumo altri farmaci)
Quindi da cosa potrebbe dipendere questa fortissima cefalea? Secondo me, dovrei fare le analisi nel momento della crisi, per monitorare i parametri… ma come si fa? Dovrei farmi ricoverare in ospedale?
Sarei lieta se poteste darmi qualche spiegazione in merito...
Ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
gentile utente
si tratta di un effetto collaterale abbastanza frequente,in quanto la cefalea e gli altri sintomi , con differenze individuali fra chi ne soffre di più e chi di meno, sono legati alla liberazione di neurotrasmettitori come la dopamina,serotonina e noradrenalina,normalmente con il proseguimento della cura si ottiene la tolleranza a questi effetti

Tommaso Vannucchi

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Utente
Utente
Grazie per la risposta,
ma purtroppo è da 8 anni che sto cercando di proseguire nelle cure, ma la situazione invece di migliorare peggiora a tal punto che non posso nemmeno più lavorare (per questo motivo ho provato anche dei rimedi alternativi naturali come iperico, rodiola omeopatia ecc. ma sono troppo blandi e in primavera la mia depressione peggiora). Non credevo che la liberazione di neurotrasmettitori potesse causare anche ittero e dolori al fegato... anche perchè dopo l'assunzione del farmaco, ***inizialmente*** ho ittero e dolori al fegato e appena ***dopo*** (il giorno successivo) arriva la fortissima cefalea, è come se fosse un'intossicazione... non sarebbe forse il caso di fare qualche analisi più approfondita per vedere se il problema parte dal fegato? Oppure cosa potrei fare? Un consiglio? Mi scusi ma sono disperata, non so più cosa fare e sto malissimo... ho assolutamente bisogno di poter prendere qualche farmaco...
Grazie mille,
Buona giornata
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
da come descrive la situazione in quest'ultima, le consiglio di effettuare accertamenti approfonditi sulla funzionalità epatica, in quanto la presenza di ittero non ha niente a che fare con i comuni effetti collaterali di questo tipo di farmaci
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Utente
Utente
quali esami specifici, approfonditi dovrei fare oltre a quelli che avevo elencato? (che mi erano stati prescritti dal medico di base e che, stando alla sua diagnosi, era tutto "perfetto" e quindi non occorreva altro)
Grazie
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
le consiglio di sottoprsi a visita da uno specilaista epatologo se lamenta , come ha riferito, ittero e dolori al fegato
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Utente
Utente
si certamente, grazie per le risposte,
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera gentili dottori,
aggiorno la mia situazione: dopo aver avuto un colloquio con uno psichiatra, la diagnosi è che il mio caso dipende da una intolleranza ai farmaci antidepressivi, quindi la causa è una disfunzione del sistema immunitario e non del fegato perchè la reazione avviene solo dopo aver assunto una compressa, altrimenti il fegato è sano. I sintomi sono da intossicazione e sarei a rischio di una epatite fulminante.
A questo punto: dovrei rivolgermi a un immunologo per risolvere il problema (sperando che esista una cura), dovendo per forza assumere psicofarmaci?
Ringrazio anticipatamente,
Cordiali saluti
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
è utile una collaborazione fra allergologo e psichiatra
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Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto... dato che dovrei assumere un nuovo antidepressivo per valutarne gli effetti, allora dovrei ***prima*** farmi visitare da un allergologo che dovrebbe poi contattare lo psichiatra? Mi scuso se sembro paranoica ma questa situazione è paradossale e non so più cosa fare... qua la depressione peggiora e sono sempre più demoralizzata...
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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
prima valuti se è allergica al nuovo antidepressivo con lo specialista allergologo poi si potrà decidere se continuare la terapia
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Utente
Utente
ma se la reazione è tossica e non di natura allergica (i sintomi sono da intolleranza e non da allergia), non dovrei piuttosto rivolgermi ad un immunologo? Qua i specialisti sono o allergologi o immunologi... sono sempre più confusa :-(
In ogni caso spero che sia possibile curare il sistema immunitario, in modo da non sospendere il farmaco...
La ringrazio,
Cordiali saluti

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Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.8k 406 1
per evitare confusione se si parla di allergia o intolleranza (ben diverso da considerare questa come l'espressione di effetti collaterali) ove la conseguenza del farmaco comporta un impegno del sistema immunitario è necessario consultare un allergologo.
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Utente
Utente
adesso ho capito :-)
La ringrazio per la disponibilità,
Cordiali saluti
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