Interazione farmaci

Egr.dr.Vannucchi

sono nuovamente a disturbarLa per mia mamma.

Il neurologo le ha prescritto jumex 5 mg,inoltre prende sertralina 50mg,quietapina 25mg.

Potrebbe esserci qualche problema dato che sul bugiardino ho letto che si deve evitare la contemporanea somministrazione con i ssri ?

Grazie 1000

Con stima
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
sì, Jumex (selegilina) è un farmaco inibitore dell'enzima MAO (MAO-inibitore) ed è controindicato assieme con altri farmaci antidepressivi.

Il neurologo era al corrente che Lei assume anche gli altri farmaci ?

Per quale indicazione è stato prescritto Jumex ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
Utente
Utente
Egr.dr.Gukov

prima di tutto grazie per la risposta.

Il neurologo era al corrente che mia madre prende sertralina e altri farmaci,inoltre gli ho detto che è anche in fibrillazione atriale.

Lo ha prescritto insieme al Nootropil per decadimento cognitivo marcato.

Il Nootropil lo prende regolarmente,mentre per lo Jumex ho avuto paura e non l'ho somministrato.

Poco fa ho mandato una mail al neurologo per chiedere cosa devo fare al riguardo.

Dr.Gukov grazie 1000 se ha suggerimenti da consigliare.

Con stima
[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,

Rispetto a Jumex e Sertralina, bisogna decidere quale dei due è più essenziale.

Se si tratta di un disturbo degenerativo del sistema nervoso centrale, allora è possibile che la Sertralina non è d'aiuto o, anzi, in alcuni casi può peggiorare.

Se verrà decisa la sospensione della Sertralina e l'introduzione di Jumex, allora la sospensione della Sertralina deve essere graduale, e fra la sospensione completa della Sertralina e l'inizio della terapia con Jumex si dovrebbe osservare una pausa.

Jumex (Selegilina) è meno problematico per la Fibrillazione Atriale rispetto ai farmaci anti-demenziali classici. Però l'efficacia e l'opportunità di usare il farmaco dipendono da quale è la malattia sottostante al decadimento cognitivo.

La Sua madre ha avuto altri sintomi neurologici prima che il decadimento cognitivo diventasse marcato ?
[#4]
Utente
Utente
Egr.dr.Gukov

grazie per l esauriente e precisa risposta.

Mia madre è tanti anni che soffre di sindrome depressiva ansiosa curata nella maggior parte con farmaci ssri.

Da circa 5-6 anni ha cominciato a presentare problemini di memoria,senso di confusione,intontimento,poi 4 anni fa è successo che hanno investito e ucciso mia sorella e da quel momento è cominciato un peggioramento notevole.

Da circa 5 mesi poi ha cominciato ad accusare noi figli che la facciamo girare e cambiare casa ogni giorno,inoltre pensa che le persone che vede in televisione la salutino o al contrario la guardino male e per questo si copre gli occhi.Per questo motivo è stata aggiunta la quietapina.

L ultima tac di novembre 2013 evidenzia una leucoencefalopatia vascolare cronica.

Dopo un lunghissimo rapporto con lo stesso psichiatra(che è anche neurologo) ho voluto provare un nuovo consulto ed è stata prescritta la suddetta cura.

Essendo sempre a contatto con mia mamma in questo momento mi verrebbe da pensare che forse sarebbe il caso di provare lo Jumex viste le continue lamentele di intontimento-stordimento.

Però ho paura di sbagliare.

Dr Gukov grazie 1000

Con tanta stima

[#5]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Nella luce della storia clinica della Sua madre, che Lei riporta,

nonostante i segni di encefalopatia sugli esami strumentali, e dei sintomi di demenza, il quadro clinico è dominato probabilmente non dai sintomi di tale demenza (che, dagli esami risulterebbe su base vascolare), ma dalle manifestazioni di una patologia più "psichiatrica", ovvero di evoluzione psicotica della sindrome depressiva della Sua madre.

L'approccio farmacologico a tale quadro deve essere cauto per quanto riguarda i rimedi stimolanti (come Jumex), perché possono peggiorare i sintomi psicotici. Anche per quanto riguarda la Sertralina è da valutare se sta aiutando alla Sua madre o se sta peggiorando i sintomi psicotici (e contribuisce anche alla confusione e alla sensazione dell'intontinimento).

Ovviamente, sebbene non mi sembra la dominante, bisogna considerare anche la componente delle alterazioni dello stato mentale su base organica (cerebro-vascolare, come sembra). Il quadro che fa capo a tali alterazioni può assumere forme diverse: in alcuni casi prevale l'inibizione ed il rallentamento, nelle altre forme - l'iperattivazione. Il caso della Sua madre, nel periodo attuale, sembra di appartenere di più al secondo tipo, perché se la Sua madre fosse veramente "stordita" dal punto di vista del Suo stato psicofisico, allora non avrebbe tanta energia e percezione per poter lamentare in continuazione questi sintomi.

Dunque, anche da questo punto di vista, ci vuole cautela con farmaci attivanti.

L'intontinimento può fare parte del quadro di malattia, ma non sembra la caratteristica principale, e può essere dovuta anche ai farmaci che la madre già assume (vedi oltre).

Dal punto di vista dell'approccio sintomatologico (con obbiettivo di attenuare e di controllare i sintomi), sono indicati i farmaci come la Quetiapina (che è stata già presritta alla Sua madre), e che è spesso prescritta agli anziani nei casi simili, perché ha un profilo degli effetti collaterali più tollerabile rispetto ad altri farmaci della stessa classe. Tuttavia, lo svantaggio della Quetiapina è più efficace come sedativo-ansiolitico e meno efficace (rispetto ad altri farmaci della stessa classe) sui sintomi psicotici. Scegliere un altro farmaco antipsicotico non è facile, perché un farmaco meno sedativo e più "incisivo" sui sintomi psicotici potrebbe essereun po' più rischioso dal punto di vista della situazione cardiaca della Sua madre. Tuttavia, la valutazione in tal senso dovrebbe essere fatta.

Dal punto di vista non solo "sintomatologico", ma con obbiettivo di prevenire la progressione dela demenza, bisogna studiare il tipo della demenza. Nelle forme "micro-infartuali" le lesioni nei tessuti del sistema nervoso centrale sono dovute alle multiple occlusioni dei piccoli vasi nel cervello, che portano a micro-infarti del tessuto irrorato, e, accumulatasi col tempo, tale danno compromette il funzionamento del sistema nervoso centrale in maniera progressiva.

La Fibrillazione Atriale può essere la causa almeno di una parte di tali lesioni, perché facilita la formazione degli emboli del sangue, che possono essere portati, tramite il circolo sanguigno, fino ai piccoli vasi dei tessuti del cervello, occludendoli.

Sono dunque molto importanti tutti gli aspetti di prevenzione dal punto di vista cardio-vascolare. Di solito si usano certi farmaci che rende il sangue "più sciolto", diminuendo il rischio che si formino gli emboli. Si e che i vasi si occludino. Si controllano anche gli altri fattori di rischio cardio-vascolare (ad esempio, il tasso dei grassi nel sangue). Si controlla anche la Pressione Arteriosa. Ed anche la Fibrillazione Atriale stessa è potenzialmente controllabile. Tutti questi aspetti sono di competenza del cardiologo, ma, quando si è di fronte ad un quadro demenziale, anche del neurologo, nel senso che il neurologo può indicare a controllare tutti questi fattori e senz'altro deve essere al corrente dei rispettivi controlli, visite cardiologoche e delle rispettive cure.

Secondo alcuni, i farmaci che sciolgono il sangue e che hanno un effetto antiinfiammatorio (ad esempio, l'Aspirina, giusto per dare un esempio) possono dare benefici anche direttamente allo stato mentale (effetti su umore, su stato di veglia), ovviamente, nelle giuste dosi, e se indicati.

Esistono anche i farmaci anti-demenziali specifici dell'ultima generazione, che non sono attivanti (come Jumex) e non hanno gli stessi effetti potenziali collaterali a livello cardiaco (come gli anti-demenziali classici); ma bisogna vedere se sono indicati e se si può attendere benefici.

Tornerei dal vostro neuro-psichiatra (che ha curato la Sua madre prima), per discutere con lui tutto questo.
[#6]
Utente
Utente
Egr.dr.Gukov

è un vero peccato trovare dottori bravi e competenti come Lei e sapere che si trovano a centinaia di km di distanza.

In effetti vivendo con mia mamma,sono stato in grado di comprendere quasi sempre i suoi peggioramenti di umore con relative visite dallo psichiatra,ma adesso la situazione è troppo complicata.

Oggi per esempio mia mamma è stata quasi sempre a letto e il poco tempo che ha passato sulla sedia lo ha fatto sempre con gli occhi chiusi dicendo continuamente che era invornita,ma nonostante ciò i suoi discorsi erano incentrati sul fatto che voleva andare a casa e non dovevamo farla andare in case diverse.

Di solito quando si trovava in queste condizioni di assonnamento lo psichiatra aumentava leggermente l antidepressivo e si aveva un miglioramento,ma ADESSO PUO' ESSERE VALIDO PROVARE AD AUMENTARE L ANTIDEPRESSIVO?

Dal punto di vista cardiologico la situazione è complessa ma cerchiamo di tenerla sotto controllo con farmaci ,prima della fibrillazione prendeva cardioaspirina,ora sostituita dal Coumadin+Lanoxin+Diltiem+naturalmente Diuretici,e durante il ricovero il Citalopram prescritto dallo psichiatra è stato sostituito dalla Sertralina.

La pressione con i diuretici è perennemente bassa,sui 100-105 su 60-65 e anche questa situazione penso complichi l intontimento.

Nell ultima visita dallo psichiatra ( dicembre 2014) è stato prescritto un integratore a base di Bacopa che sembra possedere effetti anti-demenza agendo sull acetilcolina,e in caso di inefficacia provare a prendere Destezil 5mg ( anche in questo caso ho avuto paura). Il Destezil è di prima generazione? può essere pericoloso?

Ormai è diventato problematico anche a fare un Day Hospital come in passato (trasportare mia mamma x 10 giorni è difficile).

Non so cosa fare!

Dr. Gukov,Grazie tante per La sua disponibilità

Con tanta stima

[#7]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Effettivamente, non posso seguirvi via internet, ed inoltre, non ho la specializzazione in neurologia, ma solo in psichiatria.

Tornando al punto iniziale della Sua richiesta, non si deve utilizzare contemporaneamente Jumex (Selegilina) e l'antidepressivo.

Dunque, vi consiglio di tornare dal vostro neuro-psichiatra, che conosce la Sua madre da anni.

<<.. Non so cosa fare! ..>>

Dovrà decidere il vostro psichiatra che cosa fare. Vi ha aiutato già diverse volte.

<<.. Di solito quando si trovava in queste condizioni di assonnamento lo psichiatra aumentava leggermente l antidepressivo e si aveva un miglioramento,ma ADESSO PUO' ESSERE VALIDO PROVARE AD AUMENTARE L ANTIDEPRESSIVO?..>>

Conoscendo il caso solo in base alla Sua descrizione, in linea teorica, non avrei pensato ad aumentare l'antidepressivo, ma piuttosto valuterei se non è proprio l'antidepressivo - uno dei fattori controproducenti. Anche tenendo conto che di solito gli episodi simili si riusciva a curare con l'antidepressivo, le condizioni di una persona anziana con l'età si complicano con problematiche nuove, e la sua malattia può non essere più quella di prima... Anche negli episodi precedenti di "asonnamento" coesistevano le idee di non trovarsi nella casa propria o la percezione che i personaggi della TV comunichino con lei ?

Sta a decidere allo specialista che conosce la Sua madre da più tempo e che ha la possibilità di paragonare il quadro di questo periodo con gli episodi precedenti.

Da quello che ho capito, all'ultima visita (a dicembre) neanche il vostro psichiatra ha pensato ad incrementare la dose della Sertralina, ma ha prescritto i farmaci anti-demenziali. Tale approccio di lui è stato senz'altro corretto, perché la demenza è probabilmente alla base di una buona parte del quadro. Lui ha prescritto Bacopa (lo avete provato?), e solo come la seconda tappa, eventualmente: il Destezil (che è un anti-demenziale relativamente vecchio, con possibili effetti a livello cardio-vascolare, ma non c'è la controindicazione assoluta, lo stesso Lanoxin ed i diuretici possono avere effetti indesiderati a livello cardio-vascolare: importante è come si usano ed il monitoraggio).

Si può tornare e riparlarne con lui. Non mi sembra che lui non sappia cosa fare.

Secondo me, lo psichiatra non doveva lasciare la valutazione a voi sull'efficacia o meno di Bacopa e se introdurre il Destezil. Sarebbe stato il caso che lui vi invitasse a tornare da lui dopo la prova con Bacopa.

In ogni caso, la situazione richiede le visite di monitoraggio periodiche regolari e non solo nei periodi di scompenso, perché la malattia è purtroppo in progressione costante (a periodi veloce, a periodi lento), e conta la prevenzione, che permette di rallentare il peggioramento.

Oltre a quei farmaci nuovi, che ha prescritto il vostro psichiatra a dicembre, parlerei con lui anche dell'antidepressivo (sertralina), ed anche dell'antipsicotico (quetiapina), i quali la Sua madre sta già assumendo.

Dell'antidepressivo ho già scritto.

Rispetto all'antipsicotico: è possibile che contribuisca alla sonnolenza ? Con questo farmaco (quetiapina) si è riuscito ad attenuare i sintomi psicotici (come la comunicazione della madre con la TV) oppure no ? E' possibile che sia più ottimale un altro antipsicotico ?

(sono le domande al vostro psichiatra).

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Inoltre, se non è stato ancora fatto, andrebbe ricontrollata la situazione con la visita medica e con esami (almeno quelli di routine), perché anche l'insufficienza dei diversi organi interni (insufficienza cardiaca, o renale, o epatica,..; o anche l'eventuale stipsi) possono contribuire all'asonnamento.

un saluto
[#8]
Utente
Utente
Egr.dr.Gukov

prima possibile ritornerò dal neuro-psichiatra.

Mia mamma dal punto di vista dei controlli è veramente sicura.ogni 3 settimana faccio esami di routine che praticamente sono sempre normali.Eseguo anche piu' spesso INR perchè il coumadin è veramente un farmaco difficile e sta complicando qualsiasi aggiunta di nuove medicine.La digossinemia è in range.

In effetti l antidepressivo veniva aumentato quando compariva assonnamento senza esserci però il nuovo sintomo del cambiare spesso casa.

L'integratore a base di bacopa lo prende ancora e qualche piccolo miglioramento l'ho notato,mentre il miglioramento con la dose minima di quietapina,risulta essere piu' evidente.Sono rimasto senza farmaco per 4 giorni e in questo lasso di tempo le sue accuse di farla girare sono peggiorate notevolmente,così pure il fatto della tv.

Comunque sono 3 giorni che sto diminuendo la sertralina a 25 mg e piano piano cercherò di sospenderlo,così quando andrò dal dr.e magari sarà d'accordo nell usare lo jumex sarò pronto a somministrarlo.

Dr. Gukov, grazie 1000 di tutto

Con tanta stima

[#9]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119
Gentile utente,
è un errore presumere a priori che il vostro specialista sarà dell'idea di ridurre o di sospendere la Sertralina, ed è anche un errore presumere che lui sarà d'accordo di introdurre lo Jumex. L'errore è presumerlo a priori. Bisogna contattare lui prima di fare le modifiche della farmacoterapia. Altrimenti, a che cosa serve lo specialista ?
[#10]
Utente
Utente
Egr.dr.Gukov

effettivamente ha ragione,da oggi ho ripreso la normale terapia.

Fra 15 giorni andrò dal dr e poi le farò sapere la diagnosi.

Intanto non so come ringraziarLa per la sua pazienza.

Con tanta stima

Cordiali saluti
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