Alcol, cannabis e Sertralina
Gentili Dottori,
ho 23 anni e a causa di un eccessiva rimuginazione su problemi di carattere ordinario e conseguente leggera depressione, mi è stata prescritta Sertralina 50 mg, una al giorno.
Alla mia domanda sugli effetti collaterali conseguenti all'assunzione di alcol e cannabis, lo psichiatra non ha espresso particolari timori, con la raccomandazione di non eccedere.
Ho fatto anche alcuni esempi per cercare di capire quale fosse il tetto massimo, specie per l'alcol, ma l'unica raccomandazione è rimasta quella di "darsi un limite", sostenendo che antidepressivi e alcol/cannabis creano problemi solo nei casi in cui si assumano entrambi con regolarità e in dosi massicce.
Cosa ne pensate?
Grazie
ho 23 anni e a causa di un eccessiva rimuginazione su problemi di carattere ordinario e conseguente leggera depressione, mi è stata prescritta Sertralina 50 mg, una al giorno.
Alla mia domanda sugli effetti collaterali conseguenti all'assunzione di alcol e cannabis, lo psichiatra non ha espresso particolari timori, con la raccomandazione di non eccedere.
Ho fatto anche alcuni esempi per cercare di capire quale fosse il tetto massimo, specie per l'alcol, ma l'unica raccomandazione è rimasta quella di "darsi un limite", sostenendo che antidepressivi e alcol/cannabis creano problemi solo nei casi in cui si assumano entrambi con regolarità e in dosi massicce.
Cosa ne pensate?
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Ad una domanda del genere che risposta voleva ? Una non-risposta. Darsi un limite non vuol dire nulla di preciso, così come "il tetto massimo" (per che cosa ?). Mica il medico la deve autorizzare a dei consumi alcolici o di cannabis indicando anche le quantità ?
Ad una domanda del genere che risposta voleva ? Una non-risposta. Darsi un limite non vuol dire nulla di preciso, così come "il tetto massimo" (per che cosa ?). Mica il medico la deve autorizzare a dei consumi alcolici o di cannabis indicando anche le quantità ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
onestamente non vedo il motivo per il quale la domanda risulti strana o illecita. Lo psichiatra mi ha segnalato gli effetti collaterali e domandato di riportare eventuali dubbi e domande, di conseguenze ho avuto la premura di segnalare tutto ciò che mi pareva degno di nota.
Assumo esomeprazolo, ad esempio, e in quanto a ciò mi sono state fornite risposte e delucidazioni. Mi è sembrato doveroso indicare qualsiasi agente esterno introdotto in corpo per capire quali di questi non siano consigliati.
A tal riguardo, segnalo che il web è pieno di pareri discordanti, alcuni molto allarmanti, quindi porre una domanda per salvaguardare la propria salute continua a sembrarmi la scelta più sensata.
Circa il "tetto massimo" c'è da capire se bere un bicchiere di vino ai pasti o quattro, nel caso di matrimoni, serate importanti ecc. possa essere deleterio e visto che sono occasioni che penso capitino più o meno a tutti, mi piacerebbe capirlo per sapere se devo evitare o posso continuare a comportarmi come di consueto.
Cordiali saluti
onestamente non vedo il motivo per il quale la domanda risulti strana o illecita. Lo psichiatra mi ha segnalato gli effetti collaterali e domandato di riportare eventuali dubbi e domande, di conseguenze ho avuto la premura di segnalare tutto ciò che mi pareva degno di nota.
Assumo esomeprazolo, ad esempio, e in quanto a ciò mi sono state fornite risposte e delucidazioni. Mi è sembrato doveroso indicare qualsiasi agente esterno introdotto in corpo per capire quali di questi non siano consigliati.
A tal riguardo, segnalo che il web è pieno di pareri discordanti, alcuni molto allarmanti, quindi porre una domanda per salvaguardare la propria salute continua a sembrarmi la scelta più sensata.
Circa il "tetto massimo" c'è da capire se bere un bicchiere di vino ai pasti o quattro, nel caso di matrimoni, serate importanti ecc. possa essere deleterio e visto che sono occasioni che penso capitino più o meno a tutti, mi piacerebbe capirlo per sapere se devo evitare o posso continuare a comportarmi come di consueto.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile utente,
Perché non avrà mai una risposta se non genericamente di cautela per il medico che gliela dà. Non troverà nessuno che le dica che può bere fino a tot o fumare fino a tot, se non altro per una questione medicolegale.
Più che evitare o fare attenzione come indicazioni non troverà temo, senza specificazione di alcun quantitativo.
Perché non avrà mai una risposta se non genericamente di cautela per il medico che gliela dà. Non troverà nessuno che le dica che può bere fino a tot o fumare fino a tot, se non altro per una questione medicolegale.
Più che evitare o fare attenzione come indicazioni non troverà temo, senza specificazione di alcun quantitativo.
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
la mia domanda non nasce specificatamente dall'esigenza di conoscere i quantitativi esatti. Comprendo benissimo che tradurre i limiti in numeri sia impossibile oltre che da considerare sull'individuo e probabilmente non mi sarei postoparticolari interrogativi se solo non fossi incappato in opinioni molto discordanti, che vanno dall'assoluto divieto di assumere alcol e droghe leggere per evitare rischi persino letali, alla semplice cautela (come raccomandato dal suo collega).
In definitiva, vorrei solo capire se i rischi possono essere concreti anche di fronte ad assunzioni medio basse e saltuarie.
Grazie
la mia domanda non nasce specificatamente dall'esigenza di conoscere i quantitativi esatti. Comprendo benissimo che tradurre i limiti in numeri sia impossibile oltre che da considerare sull'individuo e probabilmente non mi sarei postoparticolari interrogativi se solo non fossi incappato in opinioni molto discordanti, che vanno dall'assoluto divieto di assumere alcol e droghe leggere per evitare rischi persino letali, alla semplice cautela (come raccomandato dal suo collega).
In definitiva, vorrei solo capire se i rischi possono essere concreti anche di fronte ad assunzioni medio basse e saltuarie.
Grazie
[#5]
Gentile utente,
Il rischio è un concetto statistico, per cui non esiste mai un "non rischio". Purtroppo nessuno darà mai un quantitativo perché uno finirebbe per ricavarne un parere piuttosto simile ad un buon senso generico.
Si tratta di sostanze psicoattive, una in genere ben tollerata entro certi consumi, cioè l'alcol, l'altra meno prevedibile, cioè la cannabis.
Il rischio è un concetto statistico, per cui non esiste mai un "non rischio". Purtroppo nessuno darà mai un quantitativo perché uno finirebbe per ricavarne un parere piuttosto simile ad un buon senso generico.
Si tratta di sostanze psicoattive, una in genere ben tollerata entro certi consumi, cioè l'alcol, l'altra meno prevedibile, cioè la cannabis.
[#9]
"Alla mia domanda sugli effetti collaterali conseguenti all'assunzione di alcol e cannabis, lo psichiatra non ha espresso particolari timori, con la raccomandazione di non eccedere."
"unica raccomandazione è rimasta quella di "darsi un limite", sostenendo che antidepressivi e alcol/cannabis creano problemi solo nei casi in cui si assumano entrambi con regolarità e in dosi massicce."
Non capisco oltre questo cosa un medico dovrebbe dirLe.
Lei ha chiesto circa i limiti consigliabili di assunzione di quelle sostanze. Non è una domanda che può trovare risposta medica in questi termini.
Adesso la domanda si sposta sui rischi generici legati a quelle sostanze, così dalla A alla Z senza una precisa ragione.
Oltretutto si tratta di sostanze che già ha consumato, quindi non si capisce bene la logica di questa preoccupazione così insistente.
Può darsi che sia una delle domande "infinite" e talmente teoriche da rientrare in quel tipo di rimuginazioni di cui parlava.
"unica raccomandazione è rimasta quella di "darsi un limite", sostenendo che antidepressivi e alcol/cannabis creano problemi solo nei casi in cui si assumano entrambi con regolarità e in dosi massicce."
Non capisco oltre questo cosa un medico dovrebbe dirLe.
Lei ha chiesto circa i limiti consigliabili di assunzione di quelle sostanze. Non è una domanda che può trovare risposta medica in questi termini.
Adesso la domanda si sposta sui rischi generici legati a quelle sostanze, così dalla A alla Z senza una precisa ragione.
Oltretutto si tratta di sostanze che già ha consumato, quindi non si capisce bene la logica di questa preoccupazione così insistente.
Può darsi che sia una delle domande "infinite" e talmente teoriche da rientrare in quel tipo di rimuginazioni di cui parlava.
[#10]
Utente
Non lo escludo, è vero, potrebbe essere mia eccessiva preoccupazione, ma rimane il fatto che, se non è possibile identificare il livello di rischio, almeno sarebbe apprezzabile conoscere il tipo di rischio.
Continuo a pensare che, rimuginazioni a parte, siano domande lecite che meritino risposte esaurienti al fine di valutare se "il gioco vale la candela", poichè mi perdoni, ma "darsi un limite" non rappresenta alcuna raccomandazione.
Comunque sia, se dalla sua non sente di dover aggiungere altro, non c'è nessun problema. Vorrà dire che i rischi non sono tali da preoccuparsi.
Saluti
Continuo a pensare che, rimuginazioni a parte, siano domande lecite che meritino risposte esaurienti al fine di valutare se "il gioco vale la candela", poichè mi perdoni, ma "darsi un limite" non rappresenta alcuna raccomandazione.
Comunque sia, se dalla sua non sente di dover aggiungere altro, non c'è nessun problema. Vorrà dire che i rischi non sono tali da preoccuparsi.
Saluti
[#11]
Gentile utente,
I pensieri ossessivi non sono "non leciti", non c'entra nulla questo piano, non si tratta di concedere o meno risposte, ma di capire come nascono le domande, altrimenti ci troviamo a discutere di cosa fare se domani ci dovesse investire un'auto mentre usciamo di casa, cosa possibilissima e lecita da chiedere così come altrettanto inutile come argomento su cui ragionare.
"Vorrà dire che i rischi non sono tali da preoccuparsi."
Assolutamente no, se si usa il termine rischio cosa si intende se non qualcosa di cui preoccuparsi. Per questo a livello operativo non vedo dove stia il senso della questione. Il medico le ha già indicato come comportarsi, poi dobbiamo star qui a elencare i possibili effetti a tutti i livelli di dose e di uso di alcol e cannabis, informazioni disponibili un po' ovunque ? Oltretutto Lei le ha usate, quindi perché ha bisogno di essere rassicurato su questo ?
I pensieri ossessivi non sono "non leciti", non c'entra nulla questo piano, non si tratta di concedere o meno risposte, ma di capire come nascono le domande, altrimenti ci troviamo a discutere di cosa fare se domani ci dovesse investire un'auto mentre usciamo di casa, cosa possibilissima e lecita da chiedere così come altrettanto inutile come argomento su cui ragionare.
"Vorrà dire che i rischi non sono tali da preoccuparsi."
Assolutamente no, se si usa il termine rischio cosa si intende se non qualcosa di cui preoccuparsi. Per questo a livello operativo non vedo dove stia il senso della questione. Il medico le ha già indicato come comportarsi, poi dobbiamo star qui a elencare i possibili effetti a tutti i livelli di dose e di uso di alcol e cannabis, informazioni disponibili un po' ovunque ? Oltretutto Lei le ha usate, quindi perché ha bisogno di essere rassicurato su questo ?
[#12]
Utente
Gentile dottore,
non si sta cavillando sui "se" della vita, si sta cercando di capire le controindicazioni legate all'assunzione di sostanze alcoliche o cannabinoidi durante la terapia.
Cosa significa che le ho già assunte, se nel momento dell'assuzione non ero in terapia farmacologica?
Mi accorgo che la mia domanda iniziale non era soddisfabile, d'accordo, ma mi permetta di sapere se quando prendo il bicchiere in mano posso stare tranquillo o no.
Le faccio un esempio: se l'effetto collaterale è un sonno profondo o un inspettato senso di nausea (sto inventando) è un conto, se fra i rischi includiamo coma etilico o l'arresto cardiaco (altri esempi puramente inventati), forse sarà meglio evitare di bere. Concorda?
Tutto qui.
A me nessuno ha detto a cosa vado incontro, mi è solo stato detto di non esagerare e mi spiace ma non credo rappresenti un'idicazione esaustiva.
non si sta cavillando sui "se" della vita, si sta cercando di capire le controindicazioni legate all'assunzione di sostanze alcoliche o cannabinoidi durante la terapia.
Cosa significa che le ho già assunte, se nel momento dell'assuzione non ero in terapia farmacologica?
Mi accorgo che la mia domanda iniziale non era soddisfabile, d'accordo, ma mi permetta di sapere se quando prendo il bicchiere in mano posso stare tranquillo o no.
Le faccio un esempio: se l'effetto collaterale è un sonno profondo o un inspettato senso di nausea (sto inventando) è un conto, se fra i rischi includiamo coma etilico o l'arresto cardiaco (altri esempi puramente inventati), forse sarà meglio evitare di bere. Concorda?
Tutto qui.
A me nessuno ha detto a cosa vado incontro, mi è solo stato detto di non esagerare e mi spiace ma non credo rappresenti un'idicazione esaustiva.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 27.3k visite dal 25/06/2014.
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