Farmaci per l'ipertensione
Salve,
vi scrivo per mia madre che soffre di ipertensione da circa 20 anni.
Lei ha 61 anni.
Il primo farmaco che ha assunto, è stato acediur per alcuni anni.
Poi le hanno dato losazid ed infine lobivon.
Nonostante l'utilizzo di questi farmaci, la pressione è rimasta nel corso degli anni sempre un pò altina, per la precisione intorno ai 160/90.
Successivamente, le hanno prescritto lobivon 5 mg di mattina e combisartan 160/25 mg verso il pomeriggio.
Quest'ultima è la terapia attuale, che sta seguendo da almeno da 3 anni.
Con questa cura i valori sono sempre come quelli succitati.
Vedendo tutto ciò, mia madre è andata in un centro specializzato per l'ipertensione.
Qui il medico le ha prescritto un nuovo farmaco in sostituzione del lobivon. Il farmaco è cardiovasc 20 mg.
Con quest'ultimo, mia madre ha accusato in passato forte tachicardia, pertanto si è rifiutata di prenderlo, essendo stata pure al pronto soccorso per il suddetto farmaco che le ha procurato tale sintomo.
Il medico quasi la voleva costringere ad assumere tale farmaco essendo secondo lui l'unico farmaco in grado di tenere sotto controllo la pressione alta. Inoltre mia madre aveva provato ad assumere il cardiovasc ad un dosaggio inferiore, precisamente 10 mg.
Nonostante tutto ciò il sintomo si ripresentava con la stessa intensità.
La risposta del medico fu questa: La tachicardia che aveva mia madre era semplice suggestione e il lobivon era un farmaco inutile per lei.
Siccome i farmaci utilizzati da lei, non hanno l'effetto desiderato, anzi qualche farmaco, peggiora pure la situazione, potrebbe utilizzare qualche altra categoria di farmaci che siano efficaci contro l'ipertensione, visto che i medici che lei ha consultato, prescrivono sempre questi farmaci ?
Grazie per l'attenzione.
Distinti saluti.
vi scrivo per mia madre che soffre di ipertensione da circa 20 anni.
Lei ha 61 anni.
Il primo farmaco che ha assunto, è stato acediur per alcuni anni.
Poi le hanno dato losazid ed infine lobivon.
Nonostante l'utilizzo di questi farmaci, la pressione è rimasta nel corso degli anni sempre un pò altina, per la precisione intorno ai 160/90.
Successivamente, le hanno prescritto lobivon 5 mg di mattina e combisartan 160/25 mg verso il pomeriggio.
Quest'ultima è la terapia attuale, che sta seguendo da almeno da 3 anni.
Con questa cura i valori sono sempre come quelli succitati.
Vedendo tutto ciò, mia madre è andata in un centro specializzato per l'ipertensione.
Qui il medico le ha prescritto un nuovo farmaco in sostituzione del lobivon. Il farmaco è cardiovasc 20 mg.
Con quest'ultimo, mia madre ha accusato in passato forte tachicardia, pertanto si è rifiutata di prenderlo, essendo stata pure al pronto soccorso per il suddetto farmaco che le ha procurato tale sintomo.
Il medico quasi la voleva costringere ad assumere tale farmaco essendo secondo lui l'unico farmaco in grado di tenere sotto controllo la pressione alta. Inoltre mia madre aveva provato ad assumere il cardiovasc ad un dosaggio inferiore, precisamente 10 mg.
Nonostante tutto ciò il sintomo si ripresentava con la stessa intensità.
La risposta del medico fu questa: La tachicardia che aveva mia madre era semplice suggestione e il lobivon era un farmaco inutile per lei.
Siccome i farmaci utilizzati da lei, non hanno l'effetto desiderato, anzi qualche farmaco, peggiora pure la situazione, potrebbe utilizzare qualche altra categoria di farmaci che siano efficaci contro l'ipertensione, visto che i medici che lei ha consultato, prescrivono sempre questi farmaci ?
Grazie per l'attenzione.
Distinti saluti.
[#1]
Salve, le rispondo in qualità di Medico Frequentatore di un reparto di Cardiologia.
Dunque, stando a quello che ci dice, la terapia attuale della madre è:
- lobivon 5 mg
- combistartan 160/25 mg
e con questi farmaci la pressione si mantiene costante a 160/90.
Alla luce di questo le chiedo se tali valori sono frutto di misurazioni domiciliari, ambulatoriali, e se le è mai stato applicato un Holter Pressorio che possa aver stabilito con certezza che il valore MEDIO pressorio di sua madre corrisponde a quei valori.
Seconda domanda. Ha eseguito mai un Ecocardiogramma? Se si, l'ultimo con quale esito?
Ultimi esami ematochimici? Ha i valori?
Ci faccia sapere.
Dunque, stando a quello che ci dice, la terapia attuale della madre è:
- lobivon 5 mg
- combistartan 160/25 mg
e con questi farmaci la pressione si mantiene costante a 160/90.
Alla luce di questo le chiedo se tali valori sono frutto di misurazioni domiciliari, ambulatoriali, e se le è mai stato applicato un Holter Pressorio che possa aver stabilito con certezza che il valore MEDIO pressorio di sua madre corrisponde a quei valori.
Seconda domanda. Ha eseguito mai un Ecocardiogramma? Se si, l'ultimo con quale esito?
Ultimi esami ematochimici? Ha i valori?
Ci faccia sapere.
Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com
[#2]
Utente
Dottore,
i valori che ho riportato, sono frutto di misurazioni prevalentemente ambulatoriali.
Riguardo all'holter pressorio, gliel'hanno applicato un paio di anni fa e il valore medio è stato questo: sistolico 153 diastolico 95 PAM 116 ed infine frequenza cardiaca 78.
L'ecocardiogramma, l'ha fatto ed i risultati sono i seguenti: ventricolo sx di normali dimensioni con cinesi globale conservata.
Ipertrofia del setto basale.
Normali i restanti segmenti. Frazione d'eizione normale.
Mitrale: fibrosclerosi dei lembi ma con regolari escursioni.
Sclerosi della radice aortica e delle cuspidi con ectasia del tratto ascendente.
L'apertura delle semilunari è regolare.
Atrio sx ai limiti. Cavità dx di volume regolare.
Color doppler:
Pattern flussimetrico mitralico come da alterata compliance.
Rigurgito tricuspidalico di scarso significato emodinamico.
Tutto ciò lo ha effettuato il 13/12/07.
In riferimento alla sua ultima domanda, ecco i risultati delle ultime analisi effettuate il 18/09/07.
Per ovvi motivi, le riporto solo i valori alterati.
Esame urine: Ph 8.5
Nitriti presenti.
Aldosterone in ortostadismo (352,0) 35-300
Emoglobina (11,4) 11,5-16,5
Ematocrito (36,3) 37-47
MCV (62,4) 77-96
MCH (19,5) 27-32
MCHC (31,3) 32-36
Note delle analisi: anisopoichilocitosi ipocromica tend. microcitica.
Grazie ancora e tanti auguri.
Distinti saluti.
i valori che ho riportato, sono frutto di misurazioni prevalentemente ambulatoriali.
Riguardo all'holter pressorio, gliel'hanno applicato un paio di anni fa e il valore medio è stato questo: sistolico 153 diastolico 95 PAM 116 ed infine frequenza cardiaca 78.
L'ecocardiogramma, l'ha fatto ed i risultati sono i seguenti: ventricolo sx di normali dimensioni con cinesi globale conservata.
Ipertrofia del setto basale.
Normali i restanti segmenti. Frazione d'eizione normale.
Mitrale: fibrosclerosi dei lembi ma con regolari escursioni.
Sclerosi della radice aortica e delle cuspidi con ectasia del tratto ascendente.
L'apertura delle semilunari è regolare.
Atrio sx ai limiti. Cavità dx di volume regolare.
Color doppler:
Pattern flussimetrico mitralico come da alterata compliance.
Rigurgito tricuspidalico di scarso significato emodinamico.
Tutto ciò lo ha effettuato il 13/12/07.
In riferimento alla sua ultima domanda, ecco i risultati delle ultime analisi effettuate il 18/09/07.
Per ovvi motivi, le riporto solo i valori alterati.
Esame urine: Ph 8.5
Nitriti presenti.
Aldosterone in ortostadismo (352,0) 35-300
Emoglobina (11,4) 11,5-16,5
Ematocrito (36,3) 37-47
MCV (62,4) 77-96
MCH (19,5) 27-32
MCHC (31,3) 32-36
Note delle analisi: anisopoichilocitosi ipocromica tend. microcitica.
Grazie ancora e tanti auguri.
Distinti saluti.
[#3]
Ma le hanno fatto diagnosi di Ipertensione Essenziale o di Ipertensione Secondaria?
Glielo chiedo perchè il valore che ci riporta di Aldosterone è alto e questo mi fa pensare a una forma secondaria di Ipertensione che effettivamente è refrattaria alla terapia standard.
In questo caso andrebbe rifatto l'esame per quantificare l'aldosterone ed in più dovrebbe essere quantificato un enzima, la Renina, nell'Attività Reninica Plasmatica.
In più consiglierei anche una TAC dei surreni, organo posto sopra il rene, da dove parte tale patologia, se sarà confermata, definita Sindrome di Conn o Iperaldosteronismo Primario.
Restiamo anche in attesa dell'intervento di un collega specializzato perchè preferisco che quanto da me esposto venga confermato/modificato da una seconda persona.
Saluti.
Glielo chiedo perchè il valore che ci riporta di Aldosterone è alto e questo mi fa pensare a una forma secondaria di Ipertensione che effettivamente è refrattaria alla terapia standard.
In questo caso andrebbe rifatto l'esame per quantificare l'aldosterone ed in più dovrebbe essere quantificato un enzima, la Renina, nell'Attività Reninica Plasmatica.
In più consiglierei anche una TAC dei surreni, organo posto sopra il rene, da dove parte tale patologia, se sarà confermata, definita Sindrome di Conn o Iperaldosteronismo Primario.
Restiamo anche in attesa dell'intervento di un collega specializzato perchè preferisco che quanto da me esposto venga confermato/modificato da una seconda persona.
Saluti.
[#4]
Utente
Dottore,
purtroppo i medici non hanno mai parlato di ipertensione essenziale o secondaria. Quindi non le saprei dire.
Comunque il livello di aldosterone rispetto alle analisi precedenti, è leggermente aumentato, ma sia il medico di famiglia che lo specialista, hanno detto che non c'era motivo di preoccuparsi.
Per quanto riguarda gli esami che lei gentilmente mi ha suggerito, le dico che al più presto gliele farò fare (dopo le festività). Naturalmente, le farò sapere i risultati.
Volevo dirle un’altra cosa, da circa sei mesi, mia madre accusa un fastidio alla schiena, lato destro, all'altezza del rene.
Tale fastidio, si manifesta in modo importante quando lei svolge qualche attività faticosa restando all'impiedi.
Potrebbero esserci connessioni tra ciò che lei ha detto e tale fastidio ? (Surreni).
In attesa di risposta, colgo l'occasione per porgerle distinti saluti.
purtroppo i medici non hanno mai parlato di ipertensione essenziale o secondaria. Quindi non le saprei dire.
Comunque il livello di aldosterone rispetto alle analisi precedenti, è leggermente aumentato, ma sia il medico di famiglia che lo specialista, hanno detto che non c'era motivo di preoccuparsi.
Per quanto riguarda gli esami che lei gentilmente mi ha suggerito, le dico che al più presto gliele farò fare (dopo le festività). Naturalmente, le farò sapere i risultati.
Volevo dirle un’altra cosa, da circa sei mesi, mia madre accusa un fastidio alla schiena, lato destro, all'altezza del rene.
Tale fastidio, si manifesta in modo importante quando lei svolge qualche attività faticosa restando all'impiedi.
Potrebbero esserci connessioni tra ciò che lei ha detto e tale fastidio ? (Surreni).
In attesa di risposta, colgo l'occasione per porgerle distinti saluti.
[#7]
Ricambio gli auguri e, nell'occasione, le confermo che il corteo sintomatologico della Sindrome di Conn non contempla quanto da lei segnalato (fastidi alla schiena) ma sarà cmq necessario, prima o poi, eseguire una TAC per escludere l'eventuale comparsa di un'adenoma (formazione benigna).
[#8]
Utente
Dottore, ecco i risultati degli esami:
Aldosterone in ortostatismo (305,0) 35 - 300
Renina in ortostatismo (3,4) 4,4 - 46,1
Rispetto alle ultime analisi, c'è un abbassamento dell'aldosterone.
Cosa significa tutto ciò ?
La TAC è ancora necessaria ?
Le dico questo perchè mia madre ha un pò paura di fare la TAC.
Sa che deve prendere del liquido per il contrasto (iodato o bario) e ha paura di avere qualche reazione allergica.
C'è qualche strumento di rilevazione alternativo ?
Grazie ancora per l'attenzione.
Distinti saluti.
Aldosterone in ortostatismo (305,0) 35 - 300
Renina in ortostatismo (3,4) 4,4 - 46,1
Rispetto alle ultime analisi, c'è un abbassamento dell'aldosterone.
Cosa significa tutto ciò ?
La TAC è ancora necessaria ?
Le dico questo perchè mia madre ha un pò paura di fare la TAC.
Sa che deve prendere del liquido per il contrasto (iodato o bario) e ha paura di avere qualche reazione allergica.
C'è qualche strumento di rilevazione alternativo ?
Grazie ancora per l'attenzione.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 19.1k visite dal 25/12/2007.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.