Consumo lsd: effetti?
Salve a tutti! Prima di tutto vorrei principiare facendo i complimenti a tutti i medici di questo portale, che ho avuto modo di constatare svolgono un lavoro davvero notevolissimo!
Ebbene, ho un dubbio che mi attanaglia: quali sono gli effetti del consumo di LSD?
Intendo sia consumo "una tantum", sia consumo abituale.
A leggere su internet e libri, non parrebbe esserci concordanza di pensiero: si passa dalle tesi catastrofiste di chi dice "brucia le cellule del cervello" (citazione testuale), a chi dice "non crea dipendenza, non ha effetti dannosi se non possibili reazioni sconsiderate nel caso del cosìddetto bad trip".
Mi piacerebbe avere un parere autorevole al riguardo, vista anche l'entità dei danni fisici e mentali prospettati da alcune fonti.
Vi ringrazio anticipatamente, saluti!
Ebbene, ho un dubbio che mi attanaglia: quali sono gli effetti del consumo di LSD?
Intendo sia consumo "una tantum", sia consumo abituale.
A leggere su internet e libri, non parrebbe esserci concordanza di pensiero: si passa dalle tesi catastrofiste di chi dice "brucia le cellule del cervello" (citazione testuale), a chi dice "non crea dipendenza, non ha effetti dannosi se non possibili reazioni sconsiderate nel caso del cosìddetto bad trip".
Mi piacerebbe avere un parere autorevole al riguardo, vista anche l'entità dei danni fisici e mentali prospettati da alcune fonti.
Vi ringrazio anticipatamente, saluti!
[#1]
Gentile utente,
Le sostanze producono effetti potenzialmente tossici in rapporto a due componenti: una è la loro proprietà neurologica, in questo caso la sostanza è allucinogena come tipo di effetto caratteristico, oltre che genericamente stimolante.
In secondo luogo, la sensibilità neurologica dell'assuntore, e in questo caso le differenze non si possono stabilire sempre in partenza.
La dipendenza intesa come tossicodipendenza caratterizza alcune droghe, ma non è l'unico tipo di danno da droga.
Nei consumatori di lsd si possono sviluppare dei quadri di alterazione persistente delle percezioni (corporee, visive, uditive etc), così come disturbi psichiatrici altrimenti noti e a decorso cronico o comunque prolungato.
Un discorso a parte merita la psicosi da consumo di sostanze allucinogene, già descritta e ritenuta possibile nei manuali, ma che non per tutte le sostanze può essere chiaramente riferita al consumo dell'allucinogeno, perché quadri psicotici cronici esistono anche in natura.
Le sostanze producono effetti potenzialmente tossici in rapporto a due componenti: una è la loro proprietà neurologica, in questo caso la sostanza è allucinogena come tipo di effetto caratteristico, oltre che genericamente stimolante.
In secondo luogo, la sensibilità neurologica dell'assuntore, e in questo caso le differenze non si possono stabilire sempre in partenza.
La dipendenza intesa come tossicodipendenza caratterizza alcune droghe, ma non è l'unico tipo di danno da droga.
Nei consumatori di lsd si possono sviluppare dei quadri di alterazione persistente delle percezioni (corporee, visive, uditive etc), così come disturbi psichiatrici altrimenti noti e a decorso cronico o comunque prolungato.
Un discorso a parte merita la psicosi da consumo di sostanze allucinogene, già descritta e ritenuta possibile nei manuali, ma che non per tutte le sostanze può essere chiaramente riferita al consumo dell'allucinogeno, perché quadri psicotici cronici esistono anche in natura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, innanzitutto grazie per la pronta e dettagliata risposta! In relazione anche al tipo di sostanza, nello specifico l'LSD che ingenera nell'utilizzatore una forte tolleranza -a detta di molti, se usato spesso è necessario raddoppiare o triplicare le dosi di volta in volta- e che quindi non è adatta ad un uso abituale, ma più ad un uso saltuario -viene citata una somministrazione al mese-, quali danni fisici potrebbe causare?
Nel caso invece di mutamenti della personalità è corretto parlare di effetti dell'LSD o è più corretto dire che l'LSD non fa altro che far emergere un quadro psichico patogeno preesistente?
La ringrazio ancora per il suo illuminante intervento.
Saluti.
Nel caso invece di mutamenti della personalità è corretto parlare di effetti dell'LSD o è più corretto dire che l'LSD non fa altro che far emergere un quadro psichico patogeno preesistente?
La ringrazio ancora per il suo illuminante intervento.
Saluti.
[#3]
Gentile utente,
Il problema con gli allucinogeni è un altro, perché oltre alla nota assuefazione, per altri effetti si verifica un fenomeno di tolleranza "inversa", ovvero di sensibilizzazione.
Nel tempo è possibile che i fenomeni inizialmente indotti dall'lsd si riproducano spontaneamente, o in risposta a dosi che prima erano insufficienti.
Questo effetto avviene in individui predisposti psichiatricamente, ma non è escluso che sia un effetto tossico indipendente, che cio può riguardare chiunque ne faccia uso intensivo e protratto.
"Personalità" è sempre una espressione del funzionamento cerebrale, per cui se si sviluppa un disturbo mentale con sintomi maggiori (tipo allucinazioni e deliri o alterazioni dell'umore) che è persistente, chiaramente la "persona" cambia, non che cambi tanto la personalità, cioè le inclinazioni, l'atteggiamento, cambiano cose molto più grossolane, ovvero il pensiero, le percezioni, la capacità di interazione con l'ambiente.
Il problema con gli allucinogeni è un altro, perché oltre alla nota assuefazione, per altri effetti si verifica un fenomeno di tolleranza "inversa", ovvero di sensibilizzazione.
Nel tempo è possibile che i fenomeni inizialmente indotti dall'lsd si riproducano spontaneamente, o in risposta a dosi che prima erano insufficienti.
Questo effetto avviene in individui predisposti psichiatricamente, ma non è escluso che sia un effetto tossico indipendente, che cio può riguardare chiunque ne faccia uso intensivo e protratto.
"Personalità" è sempre una espressione del funzionamento cerebrale, per cui se si sviluppa un disturbo mentale con sintomi maggiori (tipo allucinazioni e deliri o alterazioni dell'umore) che è persistente, chiaramente la "persona" cambia, non che cambi tanto la personalità, cioè le inclinazioni, l'atteggiamento, cambiano cose molto più grossolane, ovvero il pensiero, le percezioni, la capacità di interazione con l'ambiente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 19/01/2011.
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