Consulto ansiolitici senza ricetta
Buonasera mia suocera è stata ricoverata per un'intossicazione causata dall'assunzione di farmaci ansiolitici ( Tavor ed altro.....) associati ad alcol.
Essendo lei una persona che abusa spesso di questi farmaci da anni ed il più delle volte venduti da una farmacia senza ricetta medica, mi chiedevo se fosse possibile denunciare la farmacia per un atteggiamento non professionale.
Cordialità Ezio
Essendo lei una persona che abusa spesso di questi farmaci da anni ed il più delle volte venduti da una farmacia senza ricetta medica, mi chiedevo se fosse possibile denunciare la farmacia per un atteggiamento non professionale.
Cordialità Ezio
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Salve, Ezio,
ovviamente è il vostro diritto, anche se esistono le situazioni nelle quali il farmacista può dispensare il farmaco anche senza ricetta medica, sostanzialmente quando si debba assicurare la prosecuzione del trattamento, soprattutto se la persona è una cliente abituale e nelle precedenti occasioni ha dimostrato le ricette. Nel caso specifico della dipendenza da farmaci ansiolitici, il non dispensarli può significare esporre la persona al rischio della crisi d'astinenza...
Ecco il link con alcune note sulla legislazione:
http://www.fcr.re.it/database/fcr/farmacie.nsf/pagine/60C7A80CA9841CE5C1256C600040A4A2?OpenDocument
Penso però che il problema non è solo l'atteggiamento di alcuni farmacisti, ma soprattutto la malattia della persona, la quale, finche' soffre dal suo disturbo, troverà un'altra farmacia o altri modi per procurare i farmaci. La dipendenza da farmaci non va sottovalutata, è una malattia, e "curarla" solo e semplicemente vietando alla persona di assumerli può significare il disconoscere la malattia e può non essere la strategia che dia i risultati, ma, assieme con gli specialisti curanti, vanno cercati approcci complementari.
un saluto
ovviamente è il vostro diritto, anche se esistono le situazioni nelle quali il farmacista può dispensare il farmaco anche senza ricetta medica, sostanzialmente quando si debba assicurare la prosecuzione del trattamento, soprattutto se la persona è una cliente abituale e nelle precedenti occasioni ha dimostrato le ricette. Nel caso specifico della dipendenza da farmaci ansiolitici, il non dispensarli può significare esporre la persona al rischio della crisi d'astinenza...
Ecco il link con alcune note sulla legislazione:
http://www.fcr.re.it/database/fcr/farmacie.nsf/pagine/60C7A80CA9841CE5C1256C600040A4A2?OpenDocument
Penso però che il problema non è solo l'atteggiamento di alcuni farmacisti, ma soprattutto la malattia della persona, la quale, finche' soffre dal suo disturbo, troverà un'altra farmacia o altri modi per procurare i farmaci. La dipendenza da farmaci non va sottovalutata, è una malattia, e "curarla" solo e semplicemente vietando alla persona di assumerli può significare il disconoscere la malattia e può non essere la strategia che dia i risultati, ma, assieme con gli specialisti curanti, vanno cercati approcci complementari.
un saluto
Dr. Alex Aleksey Gukov
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 05/01/2011.
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