Negata la possibilità di rifiutare un medicinale generico
Buon giorno,
mio padre è in cura da un anno con il CASODEX per un tumore alla prostata, da subito questa terapia associata all’ENANTONE ha riscontrato un notevole successo tanto che i valori del PSA sono scesi a zero ma l’ultima volta che sono andata a richiedere le medicine, la farmacia mi ha dato un generico dicendo che il CASODEX non veniva più fornito.
Io mi sono informata, ho chiamato anche la farmacia dell’ospedale la quale mi ha spiegato che questo nuovo farmaco (generico, di cui non ricordo il nome) aveva vinto un “appalto” e quindi la regione Emilia Romagna doveva fornire solo questo e non più il CASODEX. Se io avessi continuato a volere il Casodex avrei dovuto far mettere sulla richiesta del medico il timbro NON SOSTITUIBILE solo così la mia farmacia avrebbe potuto procurarmi tale farmaco fornendosi , però, presso un altro magazzino.
Così ho fatto ma non ho ottenuto ciò che volevo, nonostante anche il mio farmacista si sia adoperato per procurarmi il casodex, c’è stato l’intervento dell’ USL che ha voluto contattare il medico curante chiedendogli quali erano le motivazioni scientifiche per cui non accettavo il generico. Il medico ha semplicemente risposto che era il paziente stesso a volere il CASODEX e non il generico .
Ora mi chiedo PERCHE’ NON POSSO AVERE IL MEDICINALE CHE VOGLIO ?, consapevole che avrei dovuto pagare anche una parte di tiket.
Io sono fiduciosa in questo nuovo farmaco GENERICO, ma mi domando perché devo compromettere la buona risposta che ha avuto mio padre con l’assunzione del CASODEX per far contento/i CHI ??. Mi è stata inoltre spiegata la differenza tra il “classico” farmaco e il Generico e mi pare di aver capito che il problema più grave si manifesta dal passaggio tra un generico e un altro generico. Mi viene quindi spontaneo pensare che tra un po’ possa succedere una cosa del genere, ma forse l’USL , più prevenuta di me, avrà pensato che nel frattempo mio padre non sarà più un problema !!!
Io ritengo che tutto ciò sia altamente vergognoso , se dovesse succedere qualche cosa a mio padre quale giustificazione morale mi darà l’USL per non aver permesso l’assunzione del CASODEX.?!
Attendo vostri commenti e suggerimenti.
Grazie.
mio padre è in cura da un anno con il CASODEX per un tumore alla prostata, da subito questa terapia associata all’ENANTONE ha riscontrato un notevole successo tanto che i valori del PSA sono scesi a zero ma l’ultima volta che sono andata a richiedere le medicine, la farmacia mi ha dato un generico dicendo che il CASODEX non veniva più fornito.
Io mi sono informata, ho chiamato anche la farmacia dell’ospedale la quale mi ha spiegato che questo nuovo farmaco (generico, di cui non ricordo il nome) aveva vinto un “appalto” e quindi la regione Emilia Romagna doveva fornire solo questo e non più il CASODEX. Se io avessi continuato a volere il Casodex avrei dovuto far mettere sulla richiesta del medico il timbro NON SOSTITUIBILE solo così la mia farmacia avrebbe potuto procurarmi tale farmaco fornendosi , però, presso un altro magazzino.
Così ho fatto ma non ho ottenuto ciò che volevo, nonostante anche il mio farmacista si sia adoperato per procurarmi il casodex, c’è stato l’intervento dell’ USL che ha voluto contattare il medico curante chiedendogli quali erano le motivazioni scientifiche per cui non accettavo il generico. Il medico ha semplicemente risposto che era il paziente stesso a volere il CASODEX e non il generico .
Ora mi chiedo PERCHE’ NON POSSO AVERE IL MEDICINALE CHE VOGLIO ?, consapevole che avrei dovuto pagare anche una parte di tiket.
Io sono fiduciosa in questo nuovo farmaco GENERICO, ma mi domando perché devo compromettere la buona risposta che ha avuto mio padre con l’assunzione del CASODEX per far contento/i CHI ??. Mi è stata inoltre spiegata la differenza tra il “classico” farmaco e il Generico e mi pare di aver capito che il problema più grave si manifesta dal passaggio tra un generico e un altro generico. Mi viene quindi spontaneo pensare che tra un po’ possa succedere una cosa del genere, ma forse l’USL , più prevenuta di me, avrà pensato che nel frattempo mio padre non sarà più un problema !!!
Io ritengo che tutto ciò sia altamente vergognoso , se dovesse succedere qualche cosa a mio padre quale giustificazione morale mi darà l’USL per non aver permesso l’assunzione del CASODEX.?!
Attendo vostri commenti e suggerimenti.
Grazie.
[#1]
Gentile utente
è per una questione di costi,non tanto per lei che potrebbe pagare la differenza del ticket ma per la comunità(in quanto il farmaco dispensato dalla farmacia interna)al servizio sanitario costa meno;comunque può stare assolutamente tranquilla sul farmaco che le viene rilasciato
è per una questione di costi,non tanto per lei che potrebbe pagare la differenza del ticket ma per la comunità(in quanto il farmaco dispensato dalla farmacia interna)al servizio sanitario costa meno;comunque può stare assolutamente tranquilla sul farmaco che le viene rilasciato
Tommaso Vannucchi
[#2]
Utente
Ringrazio per l'intervento, ma continuo a pensare che non sia giusto negarmi la possibilità di scelta del farmaco, credo sia un mio diritto.
Comunque sto tranquilla finchè non si dovrà passare ad un altro generico...cosa mi dice in merito?
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E di questa osservazione cosa devo pensare?:
Attenzione ad alcuni farmaci sostitutivi,la bioequivalenza del composto varia per legge del 20%,ossia un dosaggio di un equivalente può variare del 20% in più o in meno rispetto al marchio originale
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Grazie
Comunque sto tranquilla finchè non si dovrà passare ad un altro generico...cosa mi dice in merito?
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E di questa osservazione cosa devo pensare?:
Attenzione ad alcuni farmaci sostitutivi,la bioequivalenza del composto varia per legge del 20%,ossia un dosaggio di un equivalente può variare del 20% in più o in meno rispetto al marchio originale
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Grazie
[#3]
In realtà il più o meno 20% non riguarda la dose del farmaco ma la biodisponibilità per semplicità possiamo dire la quantità di farmaco attivo che va nel sangue e può legarsi ai siti d'azione.
Comunque considerando che l'efficacia clinica non dipende solo da questo valore ma tanti altri fattori questi farmaci sono considerati effettivamente di efficacia equivalente al primo farmaco brevettato.
Poi anch'io penso che debba essere lasciata più possibile libertà di scelta, soprattutto quando questa non grava sul servizio sanitario
Comunque considerando che l'efficacia clinica non dipende solo da questo valore ma tanti altri fattori questi farmaci sono considerati effettivamente di efficacia equivalente al primo farmaco brevettato.
Poi anch'io penso che debba essere lasciata più possibile libertà di scelta, soprattutto quando questa non grava sul servizio sanitario
Dr. Luca Spaccapelo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 11/02/2010.
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