Eccesso di estrogeni dopo tos, effetti sulla digestione, possibili interazioni con integratori
Buongiorno,
ho iniziato la TOS (con estrogeni in gel transdermico) a giugno scorso, consigliatami a esclusivo scopo anti-aging.
Il 7 dicembre (quel giorno avevo assunto metilsulfonil metano in dose eccedente perché si era rotto lo spray...).
ho avuto in poche ore un improvviso aumento volumetrico delle mammelle, aumento di adipe nelle zone tipicamente ginoidi e digestione fortemente rallentata (per 10 gg.
ho mangiato tutto semiliquido per mangiare).
Ho sospeso immediatamente la TOS.
Dopo 10 giorni il problema alla digestione si era risolto.
Dopo 2 mesi e mezzo si era attenuata anche la problematica alle mammelle (negli ultimi 2 giorni si era attenuato l'aumento volumetrico che compariva alle 18).
Senonche il 26 febbraio ho iniziato ad assumere glutatione liposomiale e in 4 giorni sono esplosi gli stessi sintomi: significativo aumento volumetrico delle mammelle, adipe nelle zone ginoidi e digestione molto rallentata: sentivo un peso sotto il petto e facevo fatica a fare respiri profondi.
Mi occorrevano 4 ore per digerire.
Ho sospeso il glutatione e i sintomi sono subito regrediti.
Come si può spiegare la connessione fra la assunzione di molecole solforate (msm e glutatione) e il manifestarsi dei sintomi che ho descritto?
È normale che dopo quasi 3 mesi dalla sospensione della tos, gli estrogeni siano ancora così in eccesso, da avere aumento volumetrico delle mammelle e tutti gli altri sintomi tipici dell'eccesso di estrogeni (aumento adipe in zone ginoidi, trofismo vaginale)?
Preciso che dalle analisi del sangue l'estradiolo risultava e risulta sia dopo l'evento acuto del 7 dicembre, sia ora, sempre <15, ma mi dicono che il valore nel sangue non è significativo, perché gli estrogeni dati per via transdermica vanno nei tessuti e la quantità non è misurabile attraverso il sangue.
Preciso che ALT, AST, Bilirubina, e tutti gli altri parametri di funzionalità epatica e renale, risultano normali.
Prolattina 4, 6.
Unico dato che non mi spiego è la vitamina d=90: infatti la integro da anni con un prodotto che mi dà un valore intorno a 65, era infatti 63 al 21 dicembre: sembra che dopo il 21 dicembre - pur a supplementazione e alimentazione invariate - la vitamina d sia rimasta nel sangue senza essere utilizzata.
Precisi di avere un peso abituale di 47, 5, e di essere aumentata di 2 kg nei descritti momenti acuti (alt.
153)
Vi sarei infine grata se poteste consigliami sul da farsi.
ho iniziato la TOS (con estrogeni in gel transdermico) a giugno scorso, consigliatami a esclusivo scopo anti-aging.
Il 7 dicembre (quel giorno avevo assunto metilsulfonil metano in dose eccedente perché si era rotto lo spray...).
ho avuto in poche ore un improvviso aumento volumetrico delle mammelle, aumento di adipe nelle zone tipicamente ginoidi e digestione fortemente rallentata (per 10 gg.
ho mangiato tutto semiliquido per mangiare).
Ho sospeso immediatamente la TOS.
Dopo 10 giorni il problema alla digestione si era risolto.
Dopo 2 mesi e mezzo si era attenuata anche la problematica alle mammelle (negli ultimi 2 giorni si era attenuato l'aumento volumetrico che compariva alle 18).
Senonche il 26 febbraio ho iniziato ad assumere glutatione liposomiale e in 4 giorni sono esplosi gli stessi sintomi: significativo aumento volumetrico delle mammelle, adipe nelle zone ginoidi e digestione molto rallentata: sentivo un peso sotto il petto e facevo fatica a fare respiri profondi.
Mi occorrevano 4 ore per digerire.
Ho sospeso il glutatione e i sintomi sono subito regrediti.
Come si può spiegare la connessione fra la assunzione di molecole solforate (msm e glutatione) e il manifestarsi dei sintomi che ho descritto?
È normale che dopo quasi 3 mesi dalla sospensione della tos, gli estrogeni siano ancora così in eccesso, da avere aumento volumetrico delle mammelle e tutti gli altri sintomi tipici dell'eccesso di estrogeni (aumento adipe in zone ginoidi, trofismo vaginale)?
Preciso che dalle analisi del sangue l'estradiolo risultava e risulta sia dopo l'evento acuto del 7 dicembre, sia ora, sempre <15, ma mi dicono che il valore nel sangue non è significativo, perché gli estrogeni dati per via transdermica vanno nei tessuti e la quantità non è misurabile attraverso il sangue.
Preciso che ALT, AST, Bilirubina, e tutti gli altri parametri di funzionalità epatica e renale, risultano normali.
Prolattina 4, 6.
Unico dato che non mi spiego è la vitamina d=90: infatti la integro da anni con un prodotto che mi dà un valore intorno a 65, era infatti 63 al 21 dicembre: sembra che dopo il 21 dicembre - pur a supplementazione e alimentazione invariate - la vitamina d sia rimasta nel sangue senza essere utilizzata.
Precisi di avere un peso abituale di 47, 5, e di essere aumentata di 2 kg nei descritti momenti acuti (alt.
153)
Vi sarei infine grata se poteste consigliami sul da farsi.
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Gentile utente
le molecole solforate in alcuni soggetti possono dare gli effetti collaterali che Lei ha descritto. per quanto riguarda gli estrogeni occorre considerare che non conta solo le concentrazioni ematiche ma principalmente l'attività recettoriale da parte degli estrogeni stessi
le molecole solforate in alcuni soggetti possono dare gli effetti collaterali che Lei ha descritto. per quanto riguarda gli estrogeni occorre considerare che non conta solo le concentrazioni ematiche ma principalmente l'attività recettoriale da parte degli estrogeni stessi
Tommaso Vannucchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 669 visite dal 03/03/2024.
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