Tiroide di hashimoto, altri esami o cure?

Qualche mese fa ho fatto una ecografia al collo per un linfonodo ingrossato sottomentale indolente il referto dice: la tiroide e' di normali dimensioni, a profili sfumati ed ecostruttura diffusamente disomogenea senza franche nodularita'. In sede sotto mentoniera mediana e' presente una formazione ipoecogena di 14x8x5mm con scarsissima vascolarizzazzione riferibile ad adenopatia, a verosimile carattere reattivo.
Dalle analisi del sangue risultano alterati i seguenti valori, tireoglubina IgG 122
tpo IgG 353. La diagnosi del mio dott. e' la tiroide di Hashimoto. Vorrei sapere se il linfonodo ingrossato e' riconducibile a questa patologia dal momento che gli esami del sangue non hanno evidenziato nessun'altra alterazione. Ho fatto un'altra ecografia da poco e mi e' stato detto di non preoccuparmi e di farlo controllare solo nel caso si dovesse ingrossare ulteriormente. Secondo lei dovrei fare degli altri esami? (dimenticavo mi sono acccorta di questo linfonodo 7/8 mesi fa). La ringrazio per la sua disponibilita' distini saluti.
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Dr. Salvatore Ripa Endocrinologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico 17
Gentile Utente,
è possibile che il linfonodo ingrossato sia riconducibile alla tiroidite,che dovrà comunque curare.A questo proposito mi permetto di consigliarle l'Omotossicologia, la versione moderna ed aggiornata dell'Omeopatia.In questo modo è possibile curare il processo infiammatorio alla base della tiroidite e regolarizzare la funzionalità tiroidea (se necessario)senza usare gli ormoni tiroidei(che rappresentano l'aspetto caratterizzante della terapia tradizionale)e senza avere gli effetti collaterali indesiderati (tachicardia,dolori muscolari,insonnia,etc) che derivano dal loro uso.
Inoltre,la terapia Omotossicologica deve essere seguita solo per il tempo necessario a normalizzare e regolarizzare la situazione clinica,e non a vita come nel caso della terapia tradizionale.
Per avere ulteriori informazioni sulla terapia omotossicologica delle malattie endocrine può andare sul sito studiomedicoripa.com
Cordiali saluti ed auguri di risolvere nel modo migliore il suo problema
Dr.Salvatore Ripa

PROF. SALVATORE RIPA
SPEC.ENDOCRINOLOGIA-SC.ALIMENTAZIONE
STUDI A ROMA, MILANO E BOLZANO
TEL.06/8546702 346/6495601

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Dr. Giuseppe Ielo Endocrinologo, Medico nucleare 228 4
Giuseppe Ielo
Medico Chirurgo
Specialista in Ecografia
Specialista in Endocrinologia
Specialista in Medicina Nucleare
Studio: via Roma 10- Gorgonzola (Mi)
Tel. +39-02-95302424 / 333-3164013
Fax +39-0363-596670

Gentile Utente 1638,
la tiroidite cronica linfocitaria (Hashimoto)è una malattia di origine autoimmune, generalmente accompagnata da gozzo e che talvolta può dare segni Clinici di ipotiroidismo.
Oltre alla elevazione dei titoli anticorpali verso la Tg, sono presenti anche alti titoli di autoanticorpi anti-TPO (queste situazioni sono però anche presenti in altre tireopatie ed in soggetti sani, pur se con livelli inferiori); ma proprio per le sue caratteristiche di affezione linfocitaria si rendono necessari due esami: una scintigrafia tiroidea e soprattutto un esame citologico con ago sottile (agoaspirato), segnatamente sul nodulo da lei segnalato, poiché non vi è altra possibilità di porre diagnosi di Hashimoto o per escludere tale patologia.
Se fosse una Hashimoto, non si richiede alcuna terapia specifica; ma in presenza di gozzo e nella possibilità che la malattia progredisca verso lo stato di ipotiroidismo, è indicata la terapia di sostegno e/o sostitutiva con L-T4 (L-Tiroxina) a dosi piene e per tutta la vita; tenga conto che questa ultima eventualità riguarda il 10% delle malattie di Hashimoto a causa della eventuale atrofia della ghiandola in seguito all'attacco autoimmune.
Cordialità
Dottor Giuseppe Ielo
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