Iperprolattinemia maschile
Gentili dottori,
vorrei richiedere un consulto attorno ad un problema di iperprolattinemia.Ho 37 anni,e nella primavera del 2006 a causa di problemi di gastroduodenite da helicobacter ho assunto insieme agli antibiotici per l'eradicazione dell'hp,anche Levopraid per circa tre mesi.All'inizio dell'estate ebbi un episodio di ginecomastia vera accertata con ecografia mammaria.In seguito a ciò,verificai la prolattinemia che si attestava intorno ai 50-60 ng.I medici attribuirono l'innalzamento all'uso dei farmaci che avevo fatto(Levosulpiride+esomeprazolo).A seguire,il turgore della ghiandola mammaria si era via via ridotto.Ho sempre effettuato il dosaggio della prolattina,che si era attestata attorno ai 45 ng.Purtroppo,da diversi anni soffro di insonnia e di una forte alterazione del ritmo sonno veglia e anche di attacchi di panico.In seguito a questo,assumo benzodiazepine la sera(prima EN e poi Xanax)e per gli attacchi di panico mi è stato prescritto Cipralex (10 gocce al mattino).Sono un soggetto molto ansiogeno ed emotivo,e la specialista presso cui sono in cura ,vedendo il valore della prolattina a 88 ng a dicembre dello scorso anno(quando ho assunto di nuovo gastroprotettori),mi ha consigliato di ripetere il prelievo della prolattina a distanza di qualche mese dalla sospensione dei farmaci inibitori della pompa protonica.In questi mesi ,ho continuato ad assumere alprazolam la sera ed escitalopram al mattino per i problemi che ho esposto in precedenza.Tuttavia,il risultato ottenuto è ,diciamo così,soddisfacente solo in parte,perchè mentre gli attacchi di panico sono ridotti e più facilemte gestibili,l'insonnia permane anche se in misura ridotta rispetto al passato(ho una media di sonno di 5 ore per notte e mi sveglio sempre insoddisfatto,mentre senza benzodiazepine era ancora peggio,e inoltre fortunatamente sono quasi cessati i risvegli notturni).Da pochi giorni ho ripetuto il dosaggio della prolattina ai tempi 0,30,60;in laboratorio hanno provato a posizionarmi il vigo per il prelievo ,ma ciò risultava difficile per gli operatori,e quindi mi è stato fatto il prelievo in clinostatismo e con tre aghi diversi ai tempi prescritti.I risultati sono i seguenti:primo campione 67,66 ng,secondo campione 74,12 ng, terzo campione 80,29 ng.Essendo molto emotivo,non mi sono molto rilassato anche se ero disteso sul letto,e inoltre gli aghi facevano anche abbastanza male.Volevo sapere se questi valori sono attendibili per effettuare una rmn con contrasto per controllare l'ipofisi,oppure questa alterazione dipende dallo stress psico fisico che ho,oppure dipende dai farmaci che sto assumendo.Effettuai anche una radiografia del cranio e il dosaggio degli ormoni tiroidei ,tutto con esito negativo.Grazie anticipatamente delle risposte e mi scuso se la terminologia adottata non è esatta.
vorrei richiedere un consulto attorno ad un problema di iperprolattinemia.Ho 37 anni,e nella primavera del 2006 a causa di problemi di gastroduodenite da helicobacter ho assunto insieme agli antibiotici per l'eradicazione dell'hp,anche Levopraid per circa tre mesi.All'inizio dell'estate ebbi un episodio di ginecomastia vera accertata con ecografia mammaria.In seguito a ciò,verificai la prolattinemia che si attestava intorno ai 50-60 ng.I medici attribuirono l'innalzamento all'uso dei farmaci che avevo fatto(Levosulpiride+esomeprazolo).A seguire,il turgore della ghiandola mammaria si era via via ridotto.Ho sempre effettuato il dosaggio della prolattina,che si era attestata attorno ai 45 ng.Purtroppo,da diversi anni soffro di insonnia e di una forte alterazione del ritmo sonno veglia e anche di attacchi di panico.In seguito a questo,assumo benzodiazepine la sera(prima EN e poi Xanax)e per gli attacchi di panico mi è stato prescritto Cipralex (10 gocce al mattino).Sono un soggetto molto ansiogeno ed emotivo,e la specialista presso cui sono in cura ,vedendo il valore della prolattina a 88 ng a dicembre dello scorso anno(quando ho assunto di nuovo gastroprotettori),mi ha consigliato di ripetere il prelievo della prolattina a distanza di qualche mese dalla sospensione dei farmaci inibitori della pompa protonica.In questi mesi ,ho continuato ad assumere alprazolam la sera ed escitalopram al mattino per i problemi che ho esposto in precedenza.Tuttavia,il risultato ottenuto è ,diciamo così,soddisfacente solo in parte,perchè mentre gli attacchi di panico sono ridotti e più facilemte gestibili,l'insonnia permane anche se in misura ridotta rispetto al passato(ho una media di sonno di 5 ore per notte e mi sveglio sempre insoddisfatto,mentre senza benzodiazepine era ancora peggio,e inoltre fortunatamente sono quasi cessati i risvegli notturni).Da pochi giorni ho ripetuto il dosaggio della prolattina ai tempi 0,30,60;in laboratorio hanno provato a posizionarmi il vigo per il prelievo ,ma ciò risultava difficile per gli operatori,e quindi mi è stato fatto il prelievo in clinostatismo e con tre aghi diversi ai tempi prescritti.I risultati sono i seguenti:primo campione 67,66 ng,secondo campione 74,12 ng, terzo campione 80,29 ng.Essendo molto emotivo,non mi sono molto rilassato anche se ero disteso sul letto,e inoltre gli aghi facevano anche abbastanza male.Volevo sapere se questi valori sono attendibili per effettuare una rmn con contrasto per controllare l'ipofisi,oppure questa alterazione dipende dallo stress psico fisico che ho,oppure dipende dai farmaci che sto assumendo.Effettuai anche una radiografia del cranio e il dosaggio degli ormoni tiroidei ,tutto con esito negativo.Grazie anticipatamente delle risposte e mi scuso se la terminologia adottata non è esatta.
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I farmaci assunti possono influenzare il valore della Prolattina. Prima di effettuare indagini strumentali consulterei un endocrinologo che potra' valutare, anche di comune acordo con chi la segue per le altre problematiche, eventuali ulteriori passaggi diagnostici.
Dr. Sergio Di Martino
Specialista in Endocrinologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 28/06/2009.
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